Stress da lavoro correlato
Salve, sono un lavoratore 51enne del comparto privato settore vigilanza privata:dopo una lunga procedura di visite mediche,lo UOOML ospedaliero di XXXXX mi ha riconosciuto una patologia da " stress da lavoro correlato con ansia e somatizzazione" Ed un punteggio per invalidità permanente pari al 20% della scala "Vanini-Buzzi" Nel frattempo la situazione e' peggiorata (lettere di contestazione durante malattia e sanzioni prontamente impugnate) ad aprile ci sara' la mia causa di lavoro e relativa richiesta di risarcimento danni.nel frattempo ho richiesto volontariamente una visita medica presso il medico del lavoro della mia azienda,al quale ho consegnato una copia della mia cartella clinica UOOML,il medico mi ha ritenuto non idoneo temporaneamente assegnandomi un mese di malattia.Il mio medico ha provveduto ad informarne attraverso gli appositi moduli tutti i soggetti previsti dalla legge.L'inps mi ha chiamato a visita per la meta' di marzo 2015.La mia domanda e' la seguente: Il 20% di invalidità permanente della Vannini-Buzzi a che punteggio Inail potrebbe corrispondere? Attualmente sono in malattia con la diagnosi in oggetto sono passibile di controllo medico fiscale da parte del datore di lavoro?.Grazie a chi vorrà fornirmi una risposta esauriente.Cordiali Saluti
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Buon giorno,
snza una precisa perizia medico-legale è impossibile dare indicazioni anche approssimative sulla eventuale percentuale di invalidità riconoscibile da INAIL.
Strano che Lei risulti in malattia INOS: se è stata posta diagnosi di malattia da stress lavoro correlato, dovrebbe eessere stata fatta anche denuncia di malattia professionale all'INAIL, dall'ente ospedaliero che ha formulato la diagnosi e quindi la sua assenza dal lavoro è di competennza INAIL e non soggetta ai controlli fiscali rischiesti dal datore di lavoro. Se invece in effetti Lei è in malattia con certificazione INPS redatta dal medico curante del SSN Lei è comunque soggetto ai controlli, qualsiasi sia la diagnosi.
Cordialmente,
snza una precisa perizia medico-legale è impossibile dare indicazioni anche approssimative sulla eventuale percentuale di invalidità riconoscibile da INAIL.
Strano che Lei risulti in malattia INOS: se è stata posta diagnosi di malattia da stress lavoro correlato, dovrebbe eessere stata fatta anche denuncia di malattia professionale all'INAIL, dall'ente ospedaliero che ha formulato la diagnosi e quindi la sua assenza dal lavoro è di competennza INAIL e non soggetta ai controlli fiscali rischiesti dal datore di lavoro. Se invece in effetti Lei è in malattia con certificazione INPS redatta dal medico curante del SSN Lei è comunque soggetto ai controlli, qualsiasi sia la diagnosi.
Cordialmente,
Dr. Gilberto Marcello Boschiroli
[#2]
Utente
Egregio Dott. Boschiroli,innanzitutto grazie per la sua gentilissima e pronta risposta al mio quesito.Le rispondo in modo dettagliato :Quando effettuai visita medica del lavoro presso la struttura UOMML ospedaliero della città di xxxx,la Dottoressa del Lavoro che stilò la cartella medica conclusiva Yyyy ,su mia precisa domanda ( Chi deve inoltrare la denuncia agli Enti preposti? ) Lei mi rispose che il suo compito terminava lì,per tutto il resto delle incombenze avrebbe dovute farle il mio medico curante,attraverso gli appositi moduli Inail presenti sul sito.Cosa che fù prontamente fatta entro tre giorni lavorativi (Asl,Datore di lavoro,Inail,e DTL) Tre giorni fa' sono stato convocato a visita Inail presso la quale ho sostenuto un colloquio di 2 ore con un medico del lavoro ,che (Constati i miei problemi fisici e psicologici) Ha ritenuto opportuno inviarmi a visita neurologica,che effettuerò a breve... Quindi a questo punto le chiedo a livello medico legale chi ha sbagliato? Cosa dovrei fare?? Sto' rischiando il posto di lavoro a 52 anni e sono gravemente depresso.Grazie se vorra' rispondermi. Utente 375059
[#3]
gentilissimo signore, stia tranquillo, nessuno ha sbagliato, è stata fatta denuncia malattia professionale in modo corretto e quindi lei non ne soggetto al controlli fiscali disposti dal datore di lavoro. è possibile tuttavia che INAIL disponga autonomamente un controllo ma date le caratteristiche della sua malattia lei non ha obbligo di stare in casa. per quanto riguarda il timore di perdere il posto di lavoro le conviene sentire un patronato sindacale che possa darle assistenza legale. per la mia esperienza se la malattia professionale viene riconosciuta dall'INAIL il licenziamento da parte del datore di lavoro diventa praticamente impossibile.
nella speranza di esserle in qualche modo stato utile cordialmente e Le auguro una buona serata.
nella speranza di esserle in qualche modo stato utile cordialmente e Le auguro una buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.9k visite dal 11/03/2015.
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