Prescrizioni
Buonasera. Sono un' infermiera professionale di 38 anni che da parecchio tempo soffre di dolori lombari. Dopo aver fatto accertamenti , terapie riabilitative e mediche tuttora in corso , mi chiedevo se essendomi stata riscontrata una modesta convessità del profilo discale posteriore in l-4,l-5 ed un angioma vertebrale in l-5 ,si possa prevedere una prescrizione per limitazione dei carichi poichè la mia quotidiana attività lavorativa comporta sollevamenti e spostamenti. Anticipatamente la ringrazio per le sua risposta.
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Secondo me la lombalgia e il referto della RNM non sono sufficienti per prescrivere eventuali limitazioni (permanenti), bisognerebbe comunque verificare la funzionalità del rachide ed eventualmente approfondire le cause della lombalgia, comunque alla prossima visita del medico competente aziendale potrebbe inoltrare la richiesta esibendo la documentazione.
Dr. Maurizio Golia - medico del lavoro e medico legale - Brescia
Dr. Maurizio Golia - medico del lavoro e medico legale - Brescia
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
[#2]
Cooncordo con il collega è necessario verificare la funzionalità del rachide alla visita medica e definire anche sulla base degli accertamenti effettuati le enventuali limitazioni lavorative.
saluti
saluti
DOTT. STEFANO BONOMO MEDICO COMPETENTE AZIENDALE-Specialista in Medicina del Lavoro-
[#4]
Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora.
Da quanto riferito lei effettua un lavoro dove avviene la movimentazione manuale dei pazienti.
Il datore di lavoro è obbligato ad INFORMARE/FORMARE (art. 169) tutti i lavoratori esposti ai rischi che vanno in contro durante la movimentazione dei pazienti con dei corsi appropriati.
Con art 167 e 168 la legge obbliga il datore di lavoro ad eliminare i rischi attraverso la valutazione e verifica dell'adozione di ausili specifici per la movimentazione dei pazienti.
In Italia la legge di riferimento per la mavimentazione dei carichi è costituita dal titolo VI del D.Lgs. 81/2008
In tale mansione le vertebre possono essere sottoposte a notevoli carichi compressivi che possono danneggiare il disco intervertebrale.
I limiti di rottura del disco intervertebrale dipendono dal sesso, dalla costituzione e dall'età del soggetto.
I valori presentati in letteratura circa la compressione discale durante la movimentazione non sono concordi, come valori di riferimento si considerano, i limiti fissati da NIOSH rispettivamente 350 e 650 Kg. a livello L5-S1.
Cioè un carico spinale compreso entro i 350 kg. non è pericoloso di conseguenza un carico spinale che supera i 650 Kg comporta quasi sicuramente un danno irreversibile alla schiena.
Quindi pare evidente che sapere spostare in maniera corretta un paziente è necessario,
utilizzando ausili, per sgravare i lavoratori dal sollevamento manuale. Le corsie vengono munite di ausili, la manovra manuale è sostituita o facilitata da sollevatori (ad imbracatura a fascia, a corsetto, a sedia, a barella o da altriausili minori.
Anche con l’utilizzo del sollevatore l’impegno posturale richiesto all’operatore durante la fase di preparazione (ad es. fissaggio dell’imbragatura sotto al paziente) resta considerevole perché richiede una postura in flessione mantenuta per parecchi secondi, con applicazione di forza con le mani e azioni della spalla.
Le forze applicate sono di entità media, ma mantenute per un periodo prolungato ed è quindi importante l’addestramento per operare in modo corretto, adottando la postura e la tecnica più vantaggiose. Il tempo necessario per effettuare una manovra col sollevatore è maggiore rispetto a quello richiesto manualmente, ma un solo operatore ben addestrato può utilizzare in sicurezza l’apparecchiatura; questo consente di ottimizzare la distribuzione dei compiti e raggiungere un più alto rendimento nelle attività assistenziali. L’uso dei sollevatori riduce drasticamente anche il rischio di cadute del paziente e innalza il livello di qualità dell’assistenza.
Quindi dato che a Lei è stata diagnosticata una patologia discale e bene che si sottoponga a visita dal
Medico del Lavoro affinchè possa valutare la sua situazione patologica preservandola dai rischi di MMP
con con una certificazione di idoneità con prescrizioni/limitazioni.
Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti Le porgo i miei cordiali saluti.
Da quanto riferito lei effettua un lavoro dove avviene la movimentazione manuale dei pazienti.
Il datore di lavoro è obbligato ad INFORMARE/FORMARE (art. 169) tutti i lavoratori esposti ai rischi che vanno in contro durante la movimentazione dei pazienti con dei corsi appropriati.
Con art 167 e 168 la legge obbliga il datore di lavoro ad eliminare i rischi attraverso la valutazione e verifica dell'adozione di ausili specifici per la movimentazione dei pazienti.
In Italia la legge di riferimento per la mavimentazione dei carichi è costituita dal titolo VI del D.Lgs. 81/2008
In tale mansione le vertebre possono essere sottoposte a notevoli carichi compressivi che possono danneggiare il disco intervertebrale.
I limiti di rottura del disco intervertebrale dipendono dal sesso, dalla costituzione e dall'età del soggetto.
I valori presentati in letteratura circa la compressione discale durante la movimentazione non sono concordi, come valori di riferimento si considerano, i limiti fissati da NIOSH rispettivamente 350 e 650 Kg. a livello L5-S1.
Cioè un carico spinale compreso entro i 350 kg. non è pericoloso di conseguenza un carico spinale che supera i 650 Kg comporta quasi sicuramente un danno irreversibile alla schiena.
Quindi pare evidente che sapere spostare in maniera corretta un paziente è necessario,
utilizzando ausili, per sgravare i lavoratori dal sollevamento manuale. Le corsie vengono munite di ausili, la manovra manuale è sostituita o facilitata da sollevatori (ad imbracatura a fascia, a corsetto, a sedia, a barella o da altriausili minori.
Anche con l’utilizzo del sollevatore l’impegno posturale richiesto all’operatore durante la fase di preparazione (ad es. fissaggio dell’imbragatura sotto al paziente) resta considerevole perché richiede una postura in flessione mantenuta per parecchi secondi, con applicazione di forza con le mani e azioni della spalla.
Le forze applicate sono di entità media, ma mantenute per un periodo prolungato ed è quindi importante l’addestramento per operare in modo corretto, adottando la postura e la tecnica più vantaggiose. Il tempo necessario per effettuare una manovra col sollevatore è maggiore rispetto a quello richiesto manualmente, ma un solo operatore ben addestrato può utilizzare in sicurezza l’apparecchiatura; questo consente di ottimizzare la distribuzione dei compiti e raggiungere un più alto rendimento nelle attività assistenziali. L’uso dei sollevatori riduce drasticamente anche il rischio di cadute del paziente e innalza il livello di qualità dell’assistenza.
Quindi dato che a Lei è stata diagnosticata una patologia discale e bene che si sottoponga a visita dal
Medico del Lavoro affinchè possa valutare la sua situazione patologica preservandola dai rischi di MMP
con con una certificazione di idoneità con prescrizioni/limitazioni.
Rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti Le porgo i miei cordiali saluti.
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Medico del lavoro, Medico di base, Medico di medicina generale, Medico osteopata
Cara signora
Dato che a Lei è stata diagnosticata una patologia discale e bene che si sottoponga a visita dal
Medico del Lavoro affinchè possa valutare la sua situazione patologica preservandola dai rischi di MMP
con con una certificazione di idoneità con prescrizioni/limitazioni.
Dato che a Lei è stata diagnosticata una patologia discale e bene che si sottoponga a visita dal
Medico del Lavoro affinchè possa valutare la sua situazione patologica preservandola dai rischi di MMP
con con una certificazione di idoneità con prescrizioni/limitazioni.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 27/08/2008.
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