Ernia e protrusioni
Salve,
come da intestazione mi è stato diagnosticato in fase di esami recenti nella zona lombare l' insorgere di una serie di problemi della colonna.
Riporto quindi il referto relativo all' esame della risonanza magnetica:
"RMN COLONNA VERTEBRALE
Eseguite scansioni assiali e sagittali con sequenze SE T1, FSE T2.
non alterazioni patologiche del segnale dei somi vertebrali esplorati.
Regolare allineamento somatico posteriore.
Conservata la fisiologica lordosi lombare.
Non cedimenti somatici.
L4-L5: protrusione discale posteriore paramediana sn ad impronta durale.
L5-S1: ernia estrusa mediana- paramediana ad impronta durale.
Conservati e contenuti posteriormente i dischi intersomatici lombari.
Regolare il segnale del midollo dorsale inferiore visibile e del cono midollare. Non masse in sede paravertebrale."
Questo il referto del primo esame, giusto per illustrare la situazione.
Premetto che non ho mai avuto pregressi episodi di mal di schiena fino a quattro anni fa e che in passato ho sempre svolto attività fisica di tipo sportivo senza mai avere problemi, come verificabile dagli esami risalenti a quel periodo. Il presentarsi delle problematiche è avvenuto con l' ultima attività lavorativa intrapresa per l' appunto quattro anni ed 8 mesi fa con la specifica funzione di "apprendista montatore di infissi e serramenti": in poche parole riassumibile in "carico e scarico di porte blindate di tipo artigianale fino al piano X a mezzo scale sulla schiena, in solitaria". Da qui le prime lombaggini e dolori saltuari fino ad arrivare in continua a notti insonni, terapie intramuscolari, problemi a stare in posizione eretta, seduta o sdraiata. Il successivo incontro col medico del lavoro (che si è rivelata essere una persona piuttosto umana e competente fortunatamente); avvenuto dopo gli accertamenti su riportati, il consiglio di una visita neurochirurgica. Lo specialista mi ha vivamente sconsigliato però un intervento vista l'età perché forse troppo invasivo. Altro incontro col medico del lavoro che mi conferma l' inidoneità permanente alla mansione dovuta al carico continuo di peso eccessivo sulla colonna per misura preventiva e relativo licenziamento da parte della ditta per mancanza di mansioni da potermi affidare; in poche parole o il mulo o niente. Pertanto mi ritrovo al momento disoccupato e inidoneo completamente a certi tipi di lavoro per aver lavorato, oltre che coi problemi succitati. Ora vorrei chiedere a chi è sicuramente più illuminato di me in materia, in quale modo dovrei agire per me stesso nel modo migliore e nei confronti di chi mi ha procurato tale danno e a quali enti o specialisti rivolgermi per risolvere l' incresciosa situazione. Nello scusarmi per il dilungarsi della mia stesura, rimango in attesa di una vostra gentile e sicuramente professionale risposta.
Distinti saluti.
come da intestazione mi è stato diagnosticato in fase di esami recenti nella zona lombare l' insorgere di una serie di problemi della colonna.
Riporto quindi il referto relativo all' esame della risonanza magnetica:
"RMN COLONNA VERTEBRALE
Eseguite scansioni assiali e sagittali con sequenze SE T1, FSE T2.
non alterazioni patologiche del segnale dei somi vertebrali esplorati.
Regolare allineamento somatico posteriore.
Conservata la fisiologica lordosi lombare.
Non cedimenti somatici.
L4-L5: protrusione discale posteriore paramediana sn ad impronta durale.
L5-S1: ernia estrusa mediana- paramediana ad impronta durale.
Conservati e contenuti posteriormente i dischi intersomatici lombari.
Regolare il segnale del midollo dorsale inferiore visibile e del cono midollare. Non masse in sede paravertebrale."
Questo il referto del primo esame, giusto per illustrare la situazione.
Premetto che non ho mai avuto pregressi episodi di mal di schiena fino a quattro anni fa e che in passato ho sempre svolto attività fisica di tipo sportivo senza mai avere problemi, come verificabile dagli esami risalenti a quel periodo. Il presentarsi delle problematiche è avvenuto con l' ultima attività lavorativa intrapresa per l' appunto quattro anni ed 8 mesi fa con la specifica funzione di "apprendista montatore di infissi e serramenti": in poche parole riassumibile in "carico e scarico di porte blindate di tipo artigianale fino al piano X a mezzo scale sulla schiena, in solitaria". Da qui le prime lombaggini e dolori saltuari fino ad arrivare in continua a notti insonni, terapie intramuscolari, problemi a stare in posizione eretta, seduta o sdraiata. Il successivo incontro col medico del lavoro (che si è rivelata essere una persona piuttosto umana e competente fortunatamente); avvenuto dopo gli accertamenti su riportati, il consiglio di una visita neurochirurgica. Lo specialista mi ha vivamente sconsigliato però un intervento vista l'età perché forse troppo invasivo. Altro incontro col medico del lavoro che mi conferma l' inidoneità permanente alla mansione dovuta al carico continuo di peso eccessivo sulla colonna per misura preventiva e relativo licenziamento da parte della ditta per mancanza di mansioni da potermi affidare; in poche parole o il mulo o niente. Pertanto mi ritrovo al momento disoccupato e inidoneo completamente a certi tipi di lavoro per aver lavorato, oltre che coi problemi succitati. Ora vorrei chiedere a chi è sicuramente più illuminato di me in materia, in quale modo dovrei agire per me stesso nel modo migliore e nei confronti di chi mi ha procurato tale danno e a quali enti o specialisti rivolgermi per risolvere l' incresciosa situazione. Nello scusarmi per il dilungarsi della mia stesura, rimango in attesa di una vostra gentile e sicuramente professionale risposta.
Distinti saluti.
[#1]
Gentile Utente,
se la patologia di cui soffre si è presentata a seguito di movimentazione manuale di carichi elevati come lei riferisce, nel caso non sia già stato fatto, sarebbe utile effettuare una denuncia di sospetta malattia professionale presso l'INAIL. Se non le risulta sia già stata fatta può farlo lei rivolgendosi ad un patronato.
Cordiali saluti
se la patologia di cui soffre si è presentata a seguito di movimentazione manuale di carichi elevati come lei riferisce, nel caso non sia già stato fatto, sarebbe utile effettuare una denuncia di sospetta malattia professionale presso l'INAIL. Se non le risulta sia già stata fatta può farlo lei rivolgendosi ad un patronato.
Cordiali saluti
Susanna Borriero
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 02/10/2012.
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