Stress e problemi psicosomatici
Gentili Dottori,
soffro da tempo di disturbi intestinali acuitisi di molto negliultimi mesi. Gli accertamenti effeuttati hanno rilevato una infiammazione di carattere aspecifico, di cui ancora non se n'è scoperta la causa precisa. Certo che è che la componente psicosomatica è molto presente, il mio stile di vita è molto stressante, lavoro in un'altra città e negli ultimi tempi a causa dello spostamento della sede in luogo più difficilmente raggiungibile tutto ciò ha causato ansia e stress ulteriore che mi acuisce notevolmente questi problemi. Quando sono a casa, il sintomo migliora ma appena si ripresenta una condizione di difficoltà (soprattutto legata al lavoro) sto di nuovo male. Sto fuori di casa per più di 13 ore al giorno in un ambiente lavorativo molto negativo, non scambio parole quasi con nessuno e soprattutto la soddisfazione o la gratificazione che ne deriva è veramente nulla..il che mi ha portato ad avere spesso crisi nervose e di pianto. Ho anche provato a chiedere il part-time, che mi è stato rifutato. Adesso per cercare rimedio a questa situazione ho provato a chiedere un'aspetativa non retribuita per alcuni mesi per vedere se la situazione della mia salute fisica e psicologiaca migliora, in modo anche da poter programmare e riflettere sul da farsi per la vita futura, ma anche questa volta l'azienda mi ha risposto che dovrei documentare il mio stato di salute e forse ci potrebbe essere una possibilità. Ho quindi pensato di rivolgermi ad un esperto in psicoterapia, in modo da farmi certificare il mio stato di esaurimento psico-fisico, quello che vorrei io non è un certificato di malattia, che comunque non so se gioverebbe in quanto cmq mi sentirei in uno stato di "maltatti" e cmq in debito nei confronti dell'azienda. Vorrei invece un periodo di aspettativa (fra l'altro non retribuita per cui l'azienda avrebbe il minimo danno) in cui tentare di ritrovare dei ritmi di vita più "umani" per monitorare anche gli effetti sulla salute. SOno veramente arrivata al limite, quando la mattina entro in ufficio devo trattenere le lacrime, per non parlare dei frequenti disturbi di colite che mi affliggono e che peggiorano ulteriormente la qualità della vita. Che ne pensa? Crede che sarebbe un'alternativa possibile quella di chiedere l'aspettativa supportata da documentazione di uno specialista che attesti (ovviamente dopo accurata visita) qil mio stato? Pensa che si di competenza di uno psicoterapeuta o di uno psichiatra?
Grazie e cordiali saluti
soffro da tempo di disturbi intestinali acuitisi di molto negliultimi mesi. Gli accertamenti effeuttati hanno rilevato una infiammazione di carattere aspecifico, di cui ancora non se n'è scoperta la causa precisa. Certo che è che la componente psicosomatica è molto presente, il mio stile di vita è molto stressante, lavoro in un'altra città e negli ultimi tempi a causa dello spostamento della sede in luogo più difficilmente raggiungibile tutto ciò ha causato ansia e stress ulteriore che mi acuisce notevolmente questi problemi. Quando sono a casa, il sintomo migliora ma appena si ripresenta una condizione di difficoltà (soprattutto legata al lavoro) sto di nuovo male. Sto fuori di casa per più di 13 ore al giorno in un ambiente lavorativo molto negativo, non scambio parole quasi con nessuno e soprattutto la soddisfazione o la gratificazione che ne deriva è veramente nulla..il che mi ha portato ad avere spesso crisi nervose e di pianto. Ho anche provato a chiedere il part-time, che mi è stato rifutato. Adesso per cercare rimedio a questa situazione ho provato a chiedere un'aspetativa non retribuita per alcuni mesi per vedere se la situazione della mia salute fisica e psicologiaca migliora, in modo anche da poter programmare e riflettere sul da farsi per la vita futura, ma anche questa volta l'azienda mi ha risposto che dovrei documentare il mio stato di salute e forse ci potrebbe essere una possibilità. Ho quindi pensato di rivolgermi ad un esperto in psicoterapia, in modo da farmi certificare il mio stato di esaurimento psico-fisico, quello che vorrei io non è un certificato di malattia, che comunque non so se gioverebbe in quanto cmq mi sentirei in uno stato di "maltatti" e cmq in debito nei confronti dell'azienda. Vorrei invece un periodo di aspettativa (fra l'altro non retribuita per cui l'azienda avrebbe il minimo danno) in cui tentare di ritrovare dei ritmi di vita più "umani" per monitorare anche gli effetti sulla salute. SOno veramente arrivata al limite, quando la mattina entro in ufficio devo trattenere le lacrime, per non parlare dei frequenti disturbi di colite che mi affliggono e che peggiorano ulteriormente la qualità della vita. Che ne pensa? Crede che sarebbe un'alternativa possibile quella di chiedere l'aspettativa supportata da documentazione di uno specialista che attesti (ovviamente dopo accurata visita) qil mio stato? Pensa che si di competenza di uno psicoterapeuta o di uno psichiatra?
Grazie e cordiali saluti
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Gentile Signora,
gli psicologi possono rilasciare certificazioni riguardanti lo stato di salute psicologico e la presenza di eventuali disturbi, ma non penso che l'azienda potrebbe ritenere valido un documento rilasciato da un professionista non medico per accordarle un periodo di assenza per malattia e non so se sia opportuno che lei chieda non la malattia ma un'aspettativa non retribuita presentando un documento che attesti il suo stato di profondo stress.
Per sicurezza le consiglio di postare questa specifcia richiesta in Medicina del lavoro e di ponderare bene le diverse possibilità prima di prendere una decisione: è chiaro che in questo momento è in estrema difficoltà e che non riesce a pensarci a mente fredda, perciò prima raccolga le informaiozni e valuti quale reazione potrebbe suscitare nella sua azienda muovendosi in un modo piuttosto che nell'altro.
Per quanto riguarda invece la sua situazione di malessere, se questa è legata alle condizioni di lavoro ed effettivamente in precedenza lei stava bene sarebbe sicuramente opportuno che iniziasse a cercare un altro impiego.
Nel frattempo potrebbe farsi aiutare da uno psicologo che utilizzi tecniche di rilassamento come il Training Autogeno per apprendere gli esercizi di auto-distensione e imparare quindi a rilassarsi e a recuperare la calma e le forze che le situazioni stressanti le tolgono.
Penso che un semplice periodo di stacco dal lavoro attuale non sarebbe sufficiente a risolvere la situazione, e che al rientro tutto sarebbe come prima.
Se invece nel frattempo lei cercherà un altro posto e imparerà a reagire in un modo diverso alle situazioni difficili potrà uscirne rafforzata e molto più serena.
gli psicologi possono rilasciare certificazioni riguardanti lo stato di salute psicologico e la presenza di eventuali disturbi, ma non penso che l'azienda potrebbe ritenere valido un documento rilasciato da un professionista non medico per accordarle un periodo di assenza per malattia e non so se sia opportuno che lei chieda non la malattia ma un'aspettativa non retribuita presentando un documento che attesti il suo stato di profondo stress.
Per sicurezza le consiglio di postare questa specifcia richiesta in Medicina del lavoro e di ponderare bene le diverse possibilità prima di prendere una decisione: è chiaro che in questo momento è in estrema difficoltà e che non riesce a pensarci a mente fredda, perciò prima raccolga le informaiozni e valuti quale reazione potrebbe suscitare nella sua azienda muovendosi in un modo piuttosto che nell'altro.
Per quanto riguarda invece la sua situazione di malessere, se questa è legata alle condizioni di lavoro ed effettivamente in precedenza lei stava bene sarebbe sicuramente opportuno che iniziasse a cercare un altro impiego.
Nel frattempo potrebbe farsi aiutare da uno psicologo che utilizzi tecniche di rilassamento come il Training Autogeno per apprendere gli esercizi di auto-distensione e imparare quindi a rilassarsi e a recuperare la calma e le forze che le situazioni stressanti le tolgono.
Penso che un semplice periodo di stacco dal lavoro attuale non sarebbe sufficiente a risolvere la situazione, e che al rientro tutto sarebbe come prima.
Se invece nel frattempo lei cercherà un altro posto e imparerà a reagire in un modo diverso alle situazioni difficili potrà uscirne rafforzata e molto più serena.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
la ringrazio molto per le informazioni, è prorpio quello che vorrei fare, prendermi qualche mese di tempo per organizzarmi e cercare un altro impiego, usufruendo dell'aspettativa che peraltro ci aspetta per legge, ma in quest'azienda pare che tutto sia regalato anche quando non ti pagano.
Qundi devo inserire il testo della mia richiesta di consulto nel comparto "medicina del lavoro"?
grazie e cordiali saluti
Qundi devo inserire il testo della mia richiesta di consulto nel comparto "medicina del lavoro"?
grazie e cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.9k visite dal 19/06/2012.
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