Infarto da stress?
Buongiorno,
ho 47 anni,fumatore,in buono stato di salute fino al 26/12/2011 giorno in cui sono stato colpito da infartomiocardico acuto (STEMI) da occlusione trombotica dell'arteria interventricolare anteriore trattata con trombectomia ed impianto stent medicato;coronaropatia monovasale;Ecocardiogramma asinergia anterosettoapicale del ventricolo sx (WMSI 1,88) con FE 48%.
I fatti.
Da circa 2 anni per problemi aziendali (di mia proprietà) sono caduto in un forte stato di depressione,subendo ripetuti attacchi di panico (anche con ricovero).
Ho seguito un trattamento psicologico,per circa 5 mesi.durante questo periodo,pensando in un rilancio ho ceduta in affitto l'azienda a terzi.I terzi sarebbe stata un altra azienda dello stesso settore con cui esistono rapporti anche di parentela.
Sono stato assunto da questi, con incarichi dirigenziali,ma si sono subito dimostrati con intenzioni truffaldine con il solo scopo di farmi definitivamente sparire dal mercato eliminando così ogni sorta di concorrenza e mettendomi in enormi difficoltà economiche.
Il 26/07/2011 a seguito di uno scontro verbale molto accesso con uno dei proprietari,esigendo i miei diritti e quello dei miei ex dipendenti,sono stato costretto a dover rinunciare a continuare la collaborazione (come dipendente) dovendo in settembre presentare le mie dimissione. Sono riuscito soltanto in Novembre a trovare un nuovo lavoro,ma per niente gratificante sia dal lato professionale che economico.Tutto questo a riacutizzato il mio stato di depressione e di stress.
La mia domanda è: quali estremi di denuncia per lesioni fisiche da stress procurato da questa persona potrei avanzare (datore di lavoro)? L'infarto che mi ha colpito può essere collegato a i fatti di cui sopra,che ho raccontato solo nelle grandi linee,ma con risvolti raccapriccianti che potrei raccontare solo in pvt.
Chiaramente il tutto è regolamentato come rapporto datore/dipendente.
Ringrazio chiunque può darmi una mano.
ho 47 anni,fumatore,in buono stato di salute fino al 26/12/2011 giorno in cui sono stato colpito da infartomiocardico acuto (STEMI) da occlusione trombotica dell'arteria interventricolare anteriore trattata con trombectomia ed impianto stent medicato;coronaropatia monovasale;Ecocardiogramma asinergia anterosettoapicale del ventricolo sx (WMSI 1,88) con FE 48%.
I fatti.
Da circa 2 anni per problemi aziendali (di mia proprietà) sono caduto in un forte stato di depressione,subendo ripetuti attacchi di panico (anche con ricovero).
Ho seguito un trattamento psicologico,per circa 5 mesi.durante questo periodo,pensando in un rilancio ho ceduta in affitto l'azienda a terzi.I terzi sarebbe stata un altra azienda dello stesso settore con cui esistono rapporti anche di parentela.
Sono stato assunto da questi, con incarichi dirigenziali,ma si sono subito dimostrati con intenzioni truffaldine con il solo scopo di farmi definitivamente sparire dal mercato eliminando così ogni sorta di concorrenza e mettendomi in enormi difficoltà economiche.
Il 26/07/2011 a seguito di uno scontro verbale molto accesso con uno dei proprietari,esigendo i miei diritti e quello dei miei ex dipendenti,sono stato costretto a dover rinunciare a continuare la collaborazione (come dipendente) dovendo in settembre presentare le mie dimissione. Sono riuscito soltanto in Novembre a trovare un nuovo lavoro,ma per niente gratificante sia dal lato professionale che economico.Tutto questo a riacutizzato il mio stato di depressione e di stress.
La mia domanda è: quali estremi di denuncia per lesioni fisiche da stress procurato da questa persona potrei avanzare (datore di lavoro)? L'infarto che mi ha colpito può essere collegato a i fatti di cui sopra,che ho raccontato solo nelle grandi linee,ma con risvolti raccapriccianti che potrei raccontare solo in pvt.
Chiaramente il tutto è regolamentato come rapporto datore/dipendente.
Ringrazio chiunque può darmi una mano.
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Medico del lavoro
Stabilire un "nesso di causa", cioè un rapporto causa effetto giuridicamente rilevante fra lo stress e l'infarto miocardico credo sia praticamente impossibile. Quello che può fare è sottoporsi a valutazioni che consentano di valutare in maniera obiettiva gli effetti che i comportamenti del datore di lavoro hanno avuto sulla sua salute psichica. Le consiglio di rivolgersi all'Istituto di Medicina del Lavoro dell'Università della sua città, che sicuramente potrà rispondere alla sua richiesta.
In seguito, anche sulla base dei risultati di tale valutazione, potrà eventualmente intraprendere un'azione giudiziaria.
Saluti
In seguito, anche sulla base dei risultati di tale valutazione, potrà eventualmente intraprendere un'azione giudiziaria.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 25/02/2012.
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