Giudizio di non idoneita'mansioni e orario di lavoro
salve sono un oss operatore socio sanitario affetta da artrite reumatoide deformante da circa un anno e mezzo lavoro con un partime da me richiesto legati alla patologia indicata.Purtroppo non riesco a sostenere i ritmi del partime poiche'sono collocata nel turno del pomeriggio non ho precise mansioni ore di lavoro 5 e giorni 4 piu'un mattino di 6 ore e 36.poiche' ho fatto richiesta di ritornare al partime verticale con tre turni 7ore e 56 mi e' stato rifiutato dal datore di lavoro poiche'non piu'idonea al turno completo il medico del lavoro non si e' mai pronunciato sull'orario e non c'e nessun giudizio medico che dice quante ore di lavoro posso sostenere premetto che ho fatto ricorso all ultimo giudizio anche se da me ritenuto esatto per quanto riguarda le limitazioni da rispettare ma con la speranza che il medico desse un parere su quante ore potrei lavorare ma niente di tutto cio'. Per cortesia vorrei una risposta e vorrei sapere come devo comportarmi visto che sono soggetta a continue allusioni sullo stato della mia salute e che mi e stata tolta la possibilita' di difendermi e accettare cio'che loro mi hanno proposto perche'ho bisogno di lavorare e mi rendo conto che il mio stato psico fisico ne sta risentendo molto.Chi puo'decidere quante ore di lavoro posso sostenere visto che ho ancora una buona deambulazione e che conosco bene la mia patologia?In attesa di risposta ringrazio anticipatamente.
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Utente
Grazie per aver risposto ma.il medico competente non ha mai interferito con me sull orario e sulle mansioni non ha mai specificato l'esonero del turno e io continuo a dialogare con il datore di lavoro chiedendo di tornare all'orario che facevo fino al 2009 tre giorni a settimana per 7ore e 56 a mio avviso meno faticoso dell'orario attuale creda.Le chiedo gentilmente chi e'il medico che puo'decidere quante ore di lavoro posso sostenere?Il reumatologo nel mio caso?E il medico competente deve specificare l'idoneita'al turno?Insisto perche'so che nella struttura dove lavoro c'e'per me la possibilita'di essere collocata con l'orario precedente e mansioni adeguate al mio stato di salute ma il mio datore di lvoro e suoi collaboratori co posso ntinuano a ripetere che non piu'sostenere l'orario normale vietandomi cose che sono ancora in grado di svolgere tipo accompagnare un ospite in bagno.lavorare al turno notte perche'conosco le precise mansioni e quando lo facevo tre notti al mese non riscontravo particolari problemi.Scusi la mia insistenza ma tra false cortesie e sorrisi gentili sto subendo veramente e non lo trovo giusto perche'per 5 anni ho prestato servizio costante e responsabile ma con le stesse limitazioni importanti di ora.Anche lei puo'capire che ci sono cose ingiuste in tutto questo.Distinti saluti.
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Medico del lavoro
L'unico medico che può decidere sull'idoneità o meno a svolgere una certa mansione lavorativa è il Medico Competente; l'orario di lavoro stabilito dal contratto e può essere contrattato direttamente con il datore di lavoro. Nel suo caso il Medico Competente potrebbe porre delle limitazioni sul tipo di mansione, sulle pause, sulle alternanze dei turni ma non certo sul tipo di contratto. Non mi è ben chiaro su quale base il suo datore di lavoro affermi che lei non è in grado di compiere certe cose, visto che le uniche limitazioni che valgono sono quelle poste da Medico Competente sul giudizio di idoneità. Provi a parlarne con lui e veda se è possibile renderle il lavoro più gratificante.
Saluti
Saluti
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Utente
Sulle basi delle limitazioni e su una frase che l'ultimo giudizio medico riporta alternare la posizione eretta a quella seduta io capisco il significato essendo affetta dalla malattia da 23 anni,loro mi ripetono che non posso stare in piedi molte ore e via dicendo.E le ripeto che il medico competente ha sempre delegato me per le proposte da fare al datore di lavoro finche'non ascoltata mi sono vista costretta a chiedere l'orario ridotto e senza poter scegliere per la mia salute e naturalmente con conseguenze negative.Le faccio presente che dovevo fare la visita per la sorveglianza sanitaria nel gennaio 2012 ma non l'ho ancora fatta e la direttrice mi ha detto che e'il medico a richiederla secondo lei e'normale?Gazie alla sua precedente risposta mi convinco che la loro presa di posizione riguarda solo la parte contrattuale ma spero di farcela a riottenere un mio diritto.Saluti.
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Medico del lavoro
Il Medico Competente esprime un giudizio che è vincolante per il datore di lavoro... delegare al paziente può essere un modo per lasciare margine di manovra ed evitare problemi di incompatibilità fra le mansioni disponibili e le limitazioni, però in certi casi non è per nulla vantaggioso per il lavoratore. La visita periodica viene fissata secondo la disponibilità del medico competente, ma è facoltà del lavoratore richiedere una visita straordinaria. Provi ad insistere.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.2k visite dal 23/02/2012.
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