Scoliosi e inidoneità alla mansione di impiegato
Gent.mi specialisti di Medicitalia,
ho un dubbio al quale difficilmente riesco a trovare risposta, e spero di aver scritto nella sezione giusta. Mi è stata diagnosticata, a seguito di una visita di assunzione per un posto da impiegato di 6° livello in un'azienda privata come addetto aeroportuale di scalo (operatore check-in nello specifico), una scoliosi lombare di 25° e una scoliosi dorsale di 22°, a seguito di una radiografia. Il medico competente dell'azienda ritiene che io abbia una patologia molto invalidante per il mio futuro, e che io non possa compiere ripetute torsioni nel busto nell'etichettare un bagaglio stando seduta su una sedia con rotelle, che "collasserò definitivamente" la mia schiena con una futura gravidanza (cito testualmente sue parole) o che non possa "accompagnare spingendo con la mano" il bagaglio appena etichettato sul rullo perchè questo carico, seppur minimo, peggiorerebbe la mia schiena, secondo lui già gravemente compromessa. Non sarei idonea nemmeno nella mansione di addetta alle vendite nei duty free, poichè nel piegarmi e prendere un prodotto nello scaffale più basso del negozio, solleciterei troppo la mia schiena. Preoccupata da questa prospettiva catastrofica, mi rivolgo presso un fisiatra di struttura pubblica, il quale mi tranquillizza affermando che la mia scoliosi rientra nei limiti fisiologici e non c'è assolutamente nulla di grave, dicendo che con una scoliosi di questo tipo si possono svolgere anche attività pesanti,come il paracadutismo, e in effetti documentandomi, per fare il paracadutista il grado massimo di scoliosi consentito è proprio 25. Mi rivolgo nuovamente al medico competente dell'azienda, il quale si è goffamente giustificato affermando che ha imposto dei limiti così rigidi perchè molti addetti assunti precedentemente hanno fatto causa all'azienda per mal di schiena derivanti da scoliosi. Insoddisfatta a seguito di questa risposta, e da persona assolutamente incompetente quale sono, ho "navigato" su internet trovando questo documento: http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_MEDICINA&nextPage=MEDICINA/Prodotti/Medicina_del_lavoro/Vademecum_medico_competente_P_A_/info-920099999.jsp nel quale mi pare che addirittura potrei movimentare dei carichi, quindi addirittura fare l'operaio, mentre ho concorso per fare l'impiegato. La mia domanda è: come posso ottenere giustizia e chiarezza in merito? Se si, a chi mi devo rivolgere? E' davvero pericoloso per me piegarmi su uno scaffale, in un qualsiasi supermercato, o effettuare torsioni del busto, oppure posso fare anche paracadutismo senza rischiare? Grazie per la cortese attenzione
ho un dubbio al quale difficilmente riesco a trovare risposta, e spero di aver scritto nella sezione giusta. Mi è stata diagnosticata, a seguito di una visita di assunzione per un posto da impiegato di 6° livello in un'azienda privata come addetto aeroportuale di scalo (operatore check-in nello specifico), una scoliosi lombare di 25° e una scoliosi dorsale di 22°, a seguito di una radiografia. Il medico competente dell'azienda ritiene che io abbia una patologia molto invalidante per il mio futuro, e che io non possa compiere ripetute torsioni nel busto nell'etichettare un bagaglio stando seduta su una sedia con rotelle, che "collasserò definitivamente" la mia schiena con una futura gravidanza (cito testualmente sue parole) o che non possa "accompagnare spingendo con la mano" il bagaglio appena etichettato sul rullo perchè questo carico, seppur minimo, peggiorerebbe la mia schiena, secondo lui già gravemente compromessa. Non sarei idonea nemmeno nella mansione di addetta alle vendite nei duty free, poichè nel piegarmi e prendere un prodotto nello scaffale più basso del negozio, solleciterei troppo la mia schiena. Preoccupata da questa prospettiva catastrofica, mi rivolgo presso un fisiatra di struttura pubblica, il quale mi tranquillizza affermando che la mia scoliosi rientra nei limiti fisiologici e non c'è assolutamente nulla di grave, dicendo che con una scoliosi di questo tipo si possono svolgere anche attività pesanti,come il paracadutismo, e in effetti documentandomi, per fare il paracadutista il grado massimo di scoliosi consentito è proprio 25. Mi rivolgo nuovamente al medico competente dell'azienda, il quale si è goffamente giustificato affermando che ha imposto dei limiti così rigidi perchè molti addetti assunti precedentemente hanno fatto causa all'azienda per mal di schiena derivanti da scoliosi. Insoddisfatta a seguito di questa risposta, e da persona assolutamente incompetente quale sono, ho "navigato" su internet trovando questo documento: http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_MEDICINA&nextPage=MEDICINA/Prodotti/Medicina_del_lavoro/Vademecum_medico_competente_P_A_/info-920099999.jsp nel quale mi pare che addirittura potrei movimentare dei carichi, quindi addirittura fare l'operaio, mentre ho concorso per fare l'impiegato. La mia domanda è: come posso ottenere giustizia e chiarezza in merito? Se si, a chi mi devo rivolgere? E' davvero pericoloso per me piegarmi su uno scaffale, in un qualsiasi supermercato, o effettuare torsioni del busto, oppure posso fare anche paracadutismo senza rischiare? Grazie per la cortese attenzione
[#1]
Gentile Signora,
l'art.41, comma 9 del D.Lgs. 81/08 recita testualmente:
"Avverso i giudizi del medico competente, ivi compresi quelli formulati in fase preassuntiva, é
ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di
vigilanza territorialmente competente (SPISAL) che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso."
Per quanto riguarda gli aspetti clinici, ivi compresi i movimenti e/o gli atti di forza che possono determinare aggravamento della scoliosi, Le consiglio di rivolgersi ad un Ortopedico di Sua fiducia.
Distinti Saluti.
l'art.41, comma 9 del D.Lgs. 81/08 recita testualmente:
"Avverso i giudizi del medico competente, ivi compresi quelli formulati in fase preassuntiva, é
ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all’organo di
vigilanza territorialmente competente (SPISAL) che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso."
Per quanto riguarda gli aspetti clinici, ivi compresi i movimenti e/o gli atti di forza che possono determinare aggravamento della scoliosi, Le consiglio di rivolgersi ad un Ortopedico di Sua fiducia.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Gent. mo dottor Mascotti,
la ringrazio innanzitutto per la tempestività della risposta e per la cortesia.
Il medico competente dell'azienda per la quale ho concorso si è rifiutato di produrre un giudizio scritto di inidoneità. Suppongo che per fare ricorso, un tale documento sia come minimo indispensabile. Il mio ortopedico di fiducia ritiene, dopo aver visto le lastre, che io non abbia alcun problema fisico nell'effettuare l'esercizio di "reverse" necessario per lo svolgimento di questa professione.
la ringrazio innanzitutto per la tempestività della risposta e per la cortesia.
Il medico competente dell'azienda per la quale ho concorso si è rifiutato di produrre un giudizio scritto di inidoneità. Suppongo che per fare ricorso, un tale documento sia come minimo indispensabile. Il mio ortopedico di fiducia ritiene, dopo aver visto le lastre, che io non abbia alcun problema fisico nell'effettuare l'esercizio di "reverse" necessario per lo svolgimento di questa professione.
[#3]
Spett.le Utente,
la procedura che Lei descrive è quanto meno strana ed inusuale.
Sempre il D.Lgs. 81/08, art. 41, comma 6 e 6BIS, riporta quanto segue:
<6. Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche di cui al comma 2, esprime uno dei
seguenti giudizi relativi alla mansione specifica:
a) idoneità;
b) idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni;
c) inidoneità temporanea;
d) inidoneità permanente.
6-bis. Nei casi di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 6 il medico competente esprime il proprio
giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro.>
Le consiglio di rivolgersi ad un Ente di Patronato od a uno Studio Legale che si occupi di Diritto del Lavoro, e di valutare se ricorrono violazioni di Legge, ed in ogni caso di far valere i Suoi diritti.
Ancora Distinti Saluti.
la procedura che Lei descrive è quanto meno strana ed inusuale.
Sempre il D.Lgs. 81/08, art. 41, comma 6 e 6BIS, riporta quanto segue:
<6. Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche di cui al comma 2, esprime uno dei
seguenti giudizi relativi alla mansione specifica:
a) idoneità;
b) idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni;
c) inidoneità temporanea;
d) inidoneità permanente.
6-bis. Nei casi di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 6 il medico competente esprime il proprio
giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro.>
Le consiglio di rivolgersi ad un Ente di Patronato od a uno Studio Legale che si occupi di Diritto del Lavoro, e di valutare se ricorrono violazioni di Legge, ed in ogni caso di far valere i Suoi diritti.
Ancora Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Gent.mo dottor Mascotti,
concordo con lei quando parla di procedura strana ed inusuale: avevo il sospetto di qualcosa del genere, ma non essendo nè un esperto nè una persona estranea ai fatti, necessitavo di sapere se i miei sospetti fossero fondati o meno. Vede, ci sono troppi retroscena raccapriccianti in questa vicenda che preferisco omettere per 2 ragioni: 1. perchè questa non è la sede adatta per denunciare abusi e 2. perchè preferisco credere che l'unica sanità da tenere in considerazione sia quella vissuta come una vocazione, deontologicamente corretta e in linea coi principi espressi nel giuramento di Ippocrate, piuttosto che quella che specula sulla salute psicofisica dei cittadini che non otterranno mai giustizia.
Ringrazio ancora lei e tutto lo staff di Medicitalia per aver scelto il primo tipo di sanità.
concordo con lei quando parla di procedura strana ed inusuale: avevo il sospetto di qualcosa del genere, ma non essendo nè un esperto nè una persona estranea ai fatti, necessitavo di sapere se i miei sospetti fossero fondati o meno. Vede, ci sono troppi retroscena raccapriccianti in questa vicenda che preferisco omettere per 2 ragioni: 1. perchè questa non è la sede adatta per denunciare abusi e 2. perchè preferisco credere che l'unica sanità da tenere in considerazione sia quella vissuta come una vocazione, deontologicamente corretta e in linea coi principi espressi nel giuramento di Ippocrate, piuttosto che quella che specula sulla salute psicofisica dei cittadini che non otterranno mai giustizia.
Ringrazio ancora lei e tutto lo staff di Medicitalia per aver scelto il primo tipo di sanità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.3k visite dal 13/06/2011.
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