Toner
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Gentile Utente,
il Ministero dell’Ambiente, con D.M. 22 ottobre 2008, pubblicato sulla G.U. DEL 12 NOVEMBRE 2008, ha stabilito procedure per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di cartucce toner per stampanti laser, cartucce di stampanti inkjet e cartucce di nastri per stampanti ad aghi e per i quali è attribuito al COD. CER 080318.
Le analisi sulla tossicità dei toner effettuate attraverso sperimentazioni sugli animali dimostrano che questi prodotti devono essere classificati nella categoria “polveri granulari bio-persistenti senza tossicità sostanziale specifica conosciuta” (GBS).
La polvere di toner non è solubile in soluzioni acquose e quindi è persistente nei liquidi e nei tessuti biologici; è una polvere respirabile, capace di penetrare fino agli alveoli polmonari e, con le stampanti in funzione, presenta percentuali nell’ordine di <100 nm (polveri ultrafini).
È inoltre una sostanza non biodisponibile e biologicamente ha un comportamento pressoché inerte.
In concentrazioni vicine a quelle reali, in caso di inalazione, ingestione e contatto con la pelle, la
polvere di toner non presenta tossicità acuta specifica. In caso di accumulo di particelle di toner nel
tessuto polmonare di animali da laboratorio dopo un’inalazione di lunga durata di concentrazioni
elevate di toner, sono state confermate polmoniti croniche e crescita del tessuto polmonare (fibrosi).
Soggette anche ad analisi epidemiologiche e sperimentazioni su animali, le polveri di toner sono
state classificate come sostanza non cancerogena; infatti, poiché l’uso di stampanti laser e
fotocopiatrici è connesso a una scarsa esposizione all’inalazione di toner, non si devono temere
effetti cancerogeni. Non si può escludere un effetto cancerogeno delle polveri di toner, ma, allo
stato attuale delle conoscenze, tale effetto non può essere giudicato probabile.
Riguardo a disturbi alla salute raramente, tra i lavoratori, possono verificarsi disturbi specifici, per
esempio prurito e irritazione cutanea, bruciore agli occhi, tosse, dispnea, asma e mal di testa.
Tali reazioni sono eliminabili attraverso il miglioramento delle condizioni di igiene del lavoro. In
letteratura, solo molto raramente sono documentate vere allergie delle vie respiratorie ai toner.
Lo studio pilota dell’università di Giessen (Germania) non ha fornito indicazioni di una reazione infiammatoria
delle vie respiratorie, di una reazione infiammatoria generale o di un aumento di allergie nei
lavoratori che riconducono i propri disturbi alle emissioni dei toner.
I principali provvedimenti finalizzati a ridurre l’inalazione di polvere di toner da utilizzare da
parte di coloro che sostituiscono le cartucce di stampa e provvedono alla pulizia e manutenzione degli apparecchi:
-Effettuare l’operazione con guanti di protezione adeguati
-Pulire gli apparecchi con un aspirapolvere testato e non con aria compressa
-Utilizzare occhiali di protezione e, in caso di possibile forte emissione di polvere, indossare una
mascherina di tipo FFP2.
-Al termine dell’operazione provvedere alla pulizia dell’area circostante l’apparecchio con un panno umido.
Distinti Saluti.
il Ministero dell’Ambiente, con D.M. 22 ottobre 2008, pubblicato sulla G.U. DEL 12 NOVEMBRE 2008, ha stabilito procedure per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di cartucce toner per stampanti laser, cartucce di stampanti inkjet e cartucce di nastri per stampanti ad aghi e per i quali è attribuito al COD. CER 080318.
Le analisi sulla tossicità dei toner effettuate attraverso sperimentazioni sugli animali dimostrano che questi prodotti devono essere classificati nella categoria “polveri granulari bio-persistenti senza tossicità sostanziale specifica conosciuta” (GBS).
La polvere di toner non è solubile in soluzioni acquose e quindi è persistente nei liquidi e nei tessuti biologici; è una polvere respirabile, capace di penetrare fino agli alveoli polmonari e, con le stampanti in funzione, presenta percentuali nell’ordine di <100 nm (polveri ultrafini).
È inoltre una sostanza non biodisponibile e biologicamente ha un comportamento pressoché inerte.
In concentrazioni vicine a quelle reali, in caso di inalazione, ingestione e contatto con la pelle, la
polvere di toner non presenta tossicità acuta specifica. In caso di accumulo di particelle di toner nel
tessuto polmonare di animali da laboratorio dopo un’inalazione di lunga durata di concentrazioni
elevate di toner, sono state confermate polmoniti croniche e crescita del tessuto polmonare (fibrosi).
Soggette anche ad analisi epidemiologiche e sperimentazioni su animali, le polveri di toner sono
state classificate come sostanza non cancerogena; infatti, poiché l’uso di stampanti laser e
fotocopiatrici è connesso a una scarsa esposizione all’inalazione di toner, non si devono temere
effetti cancerogeni. Non si può escludere un effetto cancerogeno delle polveri di toner, ma, allo
stato attuale delle conoscenze, tale effetto non può essere giudicato probabile.
Riguardo a disturbi alla salute raramente, tra i lavoratori, possono verificarsi disturbi specifici, per
esempio prurito e irritazione cutanea, bruciore agli occhi, tosse, dispnea, asma e mal di testa.
Tali reazioni sono eliminabili attraverso il miglioramento delle condizioni di igiene del lavoro. In
letteratura, solo molto raramente sono documentate vere allergie delle vie respiratorie ai toner.
Lo studio pilota dell’università di Giessen (Germania) non ha fornito indicazioni di una reazione infiammatoria
delle vie respiratorie, di una reazione infiammatoria generale o di un aumento di allergie nei
lavoratori che riconducono i propri disturbi alle emissioni dei toner.
I principali provvedimenti finalizzati a ridurre l’inalazione di polvere di toner da utilizzare da
parte di coloro che sostituiscono le cartucce di stampa e provvedono alla pulizia e manutenzione degli apparecchi:
-Effettuare l’operazione con guanti di protezione adeguati
-Pulire gli apparecchi con un aspirapolvere testato e non con aria compressa
-Utilizzare occhiali di protezione e, in caso di possibile forte emissione di polvere, indossare una
mascherina di tipo FFP2.
-Al termine dell’operazione provvedere alla pulizia dell’area circostante l’apparecchio con un panno umido.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 25.7k visite dal 08/06/2011.
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