Invalidità e idoneità oss
Salve,
ho un'invalidità civile del 70% per trapianto di rene e vorrei sapere se è compatibile con la figura di Operatore socio sanitario. Sono già operatore sanitario e sinora sono sempre risultato idoneo al lavoro, le mie attuali mansioni prevedono il contatto con campioni biologici e non direttamente con i pazienti. Grazie.
Cordiali saluti.
ho un'invalidità civile del 70% per trapianto di rene e vorrei sapere se è compatibile con la figura di Operatore socio sanitario. Sono già operatore sanitario e sinora sono sempre risultato idoneo al lavoro, le mie attuali mansioni prevedono il contatto con campioni biologici e non direttamente con i pazienti. Grazie.
Cordiali saluti.
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L'idoneità specifica alla mansione viene valutata dal Medico Competente (D.Lgs.81/08) della azienda presso cui il lavoratore presta servizio.
Premesso che la condizione di "invalidità civile", di per sè, non costituisce a priori incompatibilità con l'attività lavorativa, il giudizio del Medico Competente terrà conto delle limitazioni che le infermità (nel Suo caso "esiti di trapianto renale") comportano per lo svolgimento, in concreto, della specifica attività lavorativa, ovverosia quella di operatore socio-sanitario.
Se dalla condizione clinica risultassero elementi che controindicano relativamente lo svolgimento di tale mansione, il giudizio del medico competente sarà quello di -idoneo con prescrizioni e/o limitazioni- oppure, nel caso vi sia controindicazione assoluta, un giudizio di -non idoneità- alla mansione.
In tale ipotesi, Lei potrà presentare entro 30 giorni ricorso all'Organo di Vigilanza (S.Pre.SAL) chiedendo la rivalutazione.
In ogni caso, l'idoneità o meno alla mansione dipende dalle Sue condizioni cliniche attuali, sia relativamente alla funzione renale, oltre che dalla patologia per cui il trapianto renale si è reso necessario; senza conoscere ciò, non è possibile formulare ipotesi.
In linea di massima, un soggetto di età giovane adulta, con pregresso trapianto renale per insufficienza renale cronica, e buona funzione del rene trapiantato, senza co-morbilità e che non sia sottoposto a terapia con immuno-soppressori, non dovrebbe avere limitazioni tali da controindicare la mansione di operatore socio-sanitario.
Distinti Saluti.
Premesso che la condizione di "invalidità civile", di per sè, non costituisce a priori incompatibilità con l'attività lavorativa, il giudizio del Medico Competente terrà conto delle limitazioni che le infermità (nel Suo caso "esiti di trapianto renale") comportano per lo svolgimento, in concreto, della specifica attività lavorativa, ovverosia quella di operatore socio-sanitario.
Se dalla condizione clinica risultassero elementi che controindicano relativamente lo svolgimento di tale mansione, il giudizio del medico competente sarà quello di -idoneo con prescrizioni e/o limitazioni- oppure, nel caso vi sia controindicazione assoluta, un giudizio di -non idoneità- alla mansione.
In tale ipotesi, Lei potrà presentare entro 30 giorni ricorso all'Organo di Vigilanza (S.Pre.SAL) chiedendo la rivalutazione.
In ogni caso, l'idoneità o meno alla mansione dipende dalle Sue condizioni cliniche attuali, sia relativamente alla funzione renale, oltre che dalla patologia per cui il trapianto renale si è reso necessario; senza conoscere ciò, non è possibile formulare ipotesi.
In linea di massima, un soggetto di età giovane adulta, con pregresso trapianto renale per insufficienza renale cronica, e buona funzione del rene trapiantato, senza co-morbilità e che non sia sottoposto a terapia con immuno-soppressori, non dovrebbe avere limitazioni tali da controindicare la mansione di operatore socio-sanitario.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13k visite dal 10/12/2010.
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