Protusione cervocale

Buongiorno vorrei sottoporrela seguente situazione.
La condizione fisica risultante dalla TAC del 2003 di una donna di 50 anni risulta la seguente:
C5-C6: minima riduzione di spessore del disco intersomatico che presenta modesta protusione a largo raggio senza conflitti, Regolari i forami di coniugazione.
C6-C7: netta riduzione di spessore del disco intersomatico che presenta protrusione mediana paramediana sin cancellando il grasso epidurale cancellando il grasso epidurale con associato conflitto disco midollare e radicolare; inoltre si segnala asimmetria dei forami di coniugazione con marcata riduzione del forame di sin. ed irregolarità artrosica margino-somatica posteriore in C6-C7.
C7-D1: Disco intersomatico di regolare spessore in assenza di protrusioni. regolari e simmetrici i forami di coniugazione.
In tutti i distretti esaminati il canale spinale si presenta di regolare calibro.
Inoltre si segnala inversione della lordosi e cervicoartrosi.

TAC eseguita dopo 2 episodi di contrattura muscolare paravertebrale dx per cuiper lavoro esisteva un movimento continuo di rotazione-elevazione dell'arto sx.

La 2° TAC eseguita nel 2007 riporta la seguente diagnosi:
Giudizio diagnostico limitato da artefatti da indurimento del fascio.
Rettilinineizzazione della fisiologica lordosi cervicale
Metameri normoallineati.
Diffusi segni di spondilosicoartrosi con esposizioni osteofitosiche e degenerazione gassosa del disco intersomatico C6-C7 con riduzione di ampiezza dello spazio intersomatico corrispondente.

Ora in relazione ad una offerta di lavoro chiedo cortesemente, stante alla descritta situazione, che differenza sostanziale esiste frale due TAC, le protusioni sono rientrate?
Potrei eseguire lavori in postura eretta (non fissa) per 7,5 ore al giorno con pausa mensa di 30 minuti e pause fisiologiche?
Potrei eseguire lavori di assemblaggio (peso medio 400 g), con rotazione sulle postazioni di lavoro ogni due circa?
Grazie per la cortese attenzione, resto in attesa della Vostra gentile risposta e ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
Le due TAC sono sotanzialmente sovrapponibili. Le apparenti differenze sono dovute alla descrizione soggettiva di due diversi radiologi.
Non entro nel merito delle problematiche lavorative che andrebebro valutate direttamente e oggettivamente.
Qui intervengo dal punto di vista clinico, consigliandoLe una visita neurochirurgica o ortopedica al fine di considerare le opportunità terapeutiche, compresa quella del cambiamento delle mansioni lavorative.

Cordiali saluti
[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua gentile e competente risposta; mi sarebbe piaciuto avere anche un suo parere preventivo e generico sulla possibilità di accettare un lavoro non faticoso ma che si svolge in piedi come descritto nella domanda iniziale (non postura fissa), considerando che normalmente non faccio nessuna cura perché non sento dolore ed eseguo 1, 40 ore di tapis roulant quasi tutti i giorni ad una velocità di 5,5 Km/h senza saltare e senza dolori anzi sembra che ciò giovi al mio stato di salute.
Comunque, ripeto,vorrei essere tranquilla dal punto di vista di rischio eventuale; in sostanza la domanda é questa: con la situazione clinica su descritta la postura eretta é dannosa? Grazie ancora per la Sua pazienza che vorrà concedermi.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
se la postura eretta fosse dannosa, dovrei consigliare di camminare mani e piedi a Lei e a milioni di persone affette da problemi più o meno gravi alla colonna vertebrale, ma non mi sembrerebbe la situazione ideale.

Le ho consigliato una visita specialistica perchè a distanza qualsiaisi consiglio o parere deve essere preso con cautela.
Intuitivamente non credo che ci siano limitazioni al lavoro, ma è bene che ciò sia valutato clinicamente.

Coredialità ed auguri.
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Utente
Utente
Grazie ancora per la Sua pazienza, ritengo preziosi i Suoi che certamente seguirò. Cordiali Saluti.