Malattia proffesionale
Buon giorno,
gentilmente chiedo se posso avere delle risposte e indicazioni corrette, per poter capire come posso trovare spiegazione, al mio caso.
Sono un uomo di 44 anni, che nel lontano 1990, mi è stata riconosciuta per mezzo di una sentenza chiusa nel 1993, una IPOACUSIA DA RUMORE di grado 14%.
Nel 2006 L'INAIL mi liquida in capitale, premetto che, nel corso di tutti questi anni non sono mai stato chiamato a verifica per aggravamento da Parte di INAIL, ed io non ho mai fatto richiesta per aggravamento ( non ero al corrente di questa procedura).
In tutti questi anni ho lavorato è tutt'ora lavoro in ambiente rumoroso, il mio datore di lavoro mi fa obbligo dei mezzi protettivi >80dba, l'azienda in cui lavoro non è la stessa in cui è stata fatta azione legale nel 1990, ma posso assicurare che il rumore esiste.
Quando nel 2006 ho ricevuto la lettera da parte di INAIL per liquidazione in capitale, per mezzo di un associacizione e' stato fatto ricorso, L'INAIL ha risposto negativo.
Ad oggi sto cercando risposta anche da un patronato, ma vedo non trovo via d'uscita.
Mi chiedo allora: come puo'L'INAIL sapere e non tener conto del mio stato di salute, il grado di invalidita assegnatomi e di 14%, come non puo' essere invariato in tutti questi anni, lavorando in ambiente rumoroso?
Dimenticavo, l'Associazione con il proprio medico legale, ha riscontrato un invalidita di 20%, oltre ad aver eseguito un altro esame in una struttura ospedaliara ( per ulteriore responso non di parte).
Non trovo corretta questa situazione, mi sento " figlio di nessuno".
A 24 anni mi sono trovato in questa situazione di sordita, ci convivo da anni ormai e con tutte le altre conseguenze.
Cosa posso fare??
Attenso gentilmente un Vs. consiglio e come comportarmi.
Grazie
gentilmente chiedo se posso avere delle risposte e indicazioni corrette, per poter capire come posso trovare spiegazione, al mio caso.
Sono un uomo di 44 anni, che nel lontano 1990, mi è stata riconosciuta per mezzo di una sentenza chiusa nel 1993, una IPOACUSIA DA RUMORE di grado 14%.
Nel 2006 L'INAIL mi liquida in capitale, premetto che, nel corso di tutti questi anni non sono mai stato chiamato a verifica per aggravamento da Parte di INAIL, ed io non ho mai fatto richiesta per aggravamento ( non ero al corrente di questa procedura).
In tutti questi anni ho lavorato è tutt'ora lavoro in ambiente rumoroso, il mio datore di lavoro mi fa obbligo dei mezzi protettivi >80dba, l'azienda in cui lavoro non è la stessa in cui è stata fatta azione legale nel 1990, ma posso assicurare che il rumore esiste.
Quando nel 2006 ho ricevuto la lettera da parte di INAIL per liquidazione in capitale, per mezzo di un associacizione e' stato fatto ricorso, L'INAIL ha risposto negativo.
Ad oggi sto cercando risposta anche da un patronato, ma vedo non trovo via d'uscita.
Mi chiedo allora: come puo'L'INAIL sapere e non tener conto del mio stato di salute, il grado di invalidita assegnatomi e di 14%, come non puo' essere invariato in tutti questi anni, lavorando in ambiente rumoroso?
Dimenticavo, l'Associazione con il proprio medico legale, ha riscontrato un invalidita di 20%, oltre ad aver eseguito un altro esame in una struttura ospedaliara ( per ulteriore responso non di parte).
Non trovo corretta questa situazione, mi sento " figlio di nessuno".
A 24 anni mi sono trovato in questa situazione di sordita, ci convivo da anni ormai e con tutte le altre conseguenze.
Cosa posso fare??
Attenso gentilmente un Vs. consiglio e come comportarmi.
Grazie
[#1]
Gentile utente, il consiglio e' di recarsi direttamente all'Inail. E' un fatto amministrativo e non medico.
Posso esprimere solo qualche considerazione: nel 2006, lei dice di aver fatto ricorso con risposta negativa. Mi permetto di ritenere strano cio' che le ha riferito il Patronato, perche' se avesse fatto richiesta di aggravamento (collegiale medica o revisione passiva), avrebbero dovuto invitarlo a visita e non e' possibile che non sia stato fatto.
Se la decorrenza della rendita e' dal 1990 (mi pare il suo caso), i tempi sono scaduti per fare ricorso, cosi' come lo sono anche con decorrenza 1993, ma e' proprio questo che deve andare a chiedere (dopo il quindicennio c'e' ancora del tempo per fare ricorso, ed e' questo che deve accertare).
Ad ogni modo, ricordi che i tempi per richiedere un apparecchio acustico (qualora sia ritenuto opportuno dall'otorino), non scadono per cui puo' almeno cercare di non far peggiorare la sua ipoacusia.
Posso esprimere solo qualche considerazione: nel 2006, lei dice di aver fatto ricorso con risposta negativa. Mi permetto di ritenere strano cio' che le ha riferito il Patronato, perche' se avesse fatto richiesta di aggravamento (collegiale medica o revisione passiva), avrebbero dovuto invitarlo a visita e non e' possibile che non sia stato fatto.
Se la decorrenza della rendita e' dal 1990 (mi pare il suo caso), i tempi sono scaduti per fare ricorso, cosi' come lo sono anche con decorrenza 1993, ma e' proprio questo che deve andare a chiedere (dopo il quindicennio c'e' ancora del tempo per fare ricorso, ed e' questo che deve accertare).
Ad ogni modo, ricordi che i tempi per richiedere un apparecchio acustico (qualora sia ritenuto opportuno dall'otorino), non scadono per cui puo' almeno cercare di non far peggiorare la sua ipoacusia.
Dr. maria assunta pasquarelli
[#2]
Ex utente
Buon giorno,
la ringrazio gentilmente per la sua risposta.
Nel 2006 per mezzo di un Associazione invalidi è stato fatto ricorso all'Inail.
L'inail risponde, i termini di legge sono scaduti per porre ricorso, e'quindi personamelmente non sono stato chiamato ad eseguire nessuna visita.
Nel frattempo mi sono recato ad un patronato, sono stato chiamato a visita .
Come puo' aver visto mi sono inscritto a questo sito, per aver ulteriori informazioni, il gg. 12 giovedi cm., sono stato informato dal Patronato, che e' stata eseguita all' Inail una verifica della mia situazione.
Cerchero' qui in seguito di spiegarmi, scusandomi gia' ad ora, su qualche mi errore.
Mi e' stato riferito ( dal Patronato) che, l'Inail puo' anche rivedere la mia situazione, pero' in caso di invalidita superiore e quindi al 16%, dovro restituire la liquidazione in capitale, percepita nel 2006.
Sicuramente mi rispondera' e' ovvio?
A questo punto vengo messo alle corde, primo per non avere i soldi, secondo e quasi una minaccia.
Una cosa non capisco, se gentilmente mi puo' aiutare, mi e stato riferito che ad oggi gli esami audiometrici, non vengono piu' fatti come gli facciamo noi nella nostra Azienda, e cioe, al medoto vecchio, quando si sente il suono si alza la mano oppure si suona il campanellino.
E' vero che L'Inail usa un metodo ad ultrasuoni?
Per mezzo di inpulsi elettrici si riesce a vedere il grado di invalidita, e quindi un esame piu' vero?
Per eseguire questo tipo di esame, che non conosco e mai sentito, dove posso recarmi?
Sono disposto a eseguire questo esame, per dimostrare che la mia non e' una falsa malattia, come lei sa, con tutte le problematiche.
A volte devo farmi spiegare cosa mi dicono e cosa parlano alla tv, oppure leggere sulla bocca delle persone.
Ed e' per questo che mi sono inscritto a questo sito, perche' e' dura a volte farsi capire.
Da quello che mi e' stato riferito dal Patronato, ad oggi mi ritrovo con un invalidita del 21%.
Attendo con rispetto la Vs. risposta, e' notizie per questo tipo di esame nuovo,se non sbaglio lei fa parte dell'Istituto Inail??
Grazie ancora
la ringrazio gentilmente per la sua risposta.
Nel 2006 per mezzo di un Associazione invalidi è stato fatto ricorso all'Inail.
L'inail risponde, i termini di legge sono scaduti per porre ricorso, e'quindi personamelmente non sono stato chiamato ad eseguire nessuna visita.
Nel frattempo mi sono recato ad un patronato, sono stato chiamato a visita .
Come puo' aver visto mi sono inscritto a questo sito, per aver ulteriori informazioni, il gg. 12 giovedi cm., sono stato informato dal Patronato, che e' stata eseguita all' Inail una verifica della mia situazione.
Cerchero' qui in seguito di spiegarmi, scusandomi gia' ad ora, su qualche mi errore.
Mi e' stato riferito ( dal Patronato) che, l'Inail puo' anche rivedere la mia situazione, pero' in caso di invalidita superiore e quindi al 16%, dovro restituire la liquidazione in capitale, percepita nel 2006.
Sicuramente mi rispondera' e' ovvio?
A questo punto vengo messo alle corde, primo per non avere i soldi, secondo e quasi una minaccia.
Una cosa non capisco, se gentilmente mi puo' aiutare, mi e stato riferito che ad oggi gli esami audiometrici, non vengono piu' fatti come gli facciamo noi nella nostra Azienda, e cioe, al medoto vecchio, quando si sente il suono si alza la mano oppure si suona il campanellino.
E' vero che L'Inail usa un metodo ad ultrasuoni?
Per mezzo di inpulsi elettrici si riesce a vedere il grado di invalidita, e quindi un esame piu' vero?
Per eseguire questo tipo di esame, che non conosco e mai sentito, dove posso recarmi?
Sono disposto a eseguire questo esame, per dimostrare che la mia non e' una falsa malattia, come lei sa, con tutte le problematiche.
A volte devo farmi spiegare cosa mi dicono e cosa parlano alla tv, oppure leggere sulla bocca delle persone.
Ed e' per questo che mi sono inscritto a questo sito, perche' e' dura a volte farsi capire.
Da quello che mi e' stato riferito dal Patronato, ad oggi mi ritrovo con un invalidita del 21%.
Attendo con rispetto la Vs. risposta, e' notizie per questo tipo di esame nuovo,se non sbaglio lei fa parte dell'Istituto Inail??
Grazie ancora
[#3]
Gentile utente, credo che l'esame al quale lei si riferisce sia quello dei potenziali evocati uditivi.
A Treviso credo sia svolto dall'Ospedale S.Maria di Ca' Foncello a P.zza Ospedale, presso il servizio di audiologia, provi a contattare il centro.
Ad ogni modo, se le hanno detto che puo' fare aggravamento, le preciso che qualora il suo danno venisse valutato in misura del 16%, non significa che lei dovra' ridare tutti i soldi ricevuti, ma dalla rata mensile della rendita, verra' detratta una quota mensile. In pratica,son soldi che le verrano ritirati nel corso degli anni. E' sempre un calcolo amministrativo, ma le faccio un esempio ed e' solo un esempio: se la quota mensile con il 16% di invalidita'fosse di 200 euro al mese, magari ne prendera' solo 50 per un certo numero di anni fino ad estinguere l'equivalente della somma da lei percepita come liquidazione in capitale del 14%.
Lo specialista dell'Inail le dira' se c'e' necessita' di eseguire l'esame a cui lei si riferiva.
L'unico consiglio che posso darle e' quello di recarsi a visita dopo almeno 24 ore di riposo acustico.
Sperando di esserle stata utile, le auguro buona serata
A Treviso credo sia svolto dall'Ospedale S.Maria di Ca' Foncello a P.zza Ospedale, presso il servizio di audiologia, provi a contattare il centro.
Ad ogni modo, se le hanno detto che puo' fare aggravamento, le preciso che qualora il suo danno venisse valutato in misura del 16%, non significa che lei dovra' ridare tutti i soldi ricevuti, ma dalla rata mensile della rendita, verra' detratta una quota mensile. In pratica,son soldi che le verrano ritirati nel corso degli anni. E' sempre un calcolo amministrativo, ma le faccio un esempio ed e' solo un esempio: se la quota mensile con il 16% di invalidita'fosse di 200 euro al mese, magari ne prendera' solo 50 per un certo numero di anni fino ad estinguere l'equivalente della somma da lei percepita come liquidazione in capitale del 14%.
Lo specialista dell'Inail le dira' se c'e' necessita' di eseguire l'esame a cui lei si riferiva.
L'unico consiglio che posso darle e' quello di recarsi a visita dopo almeno 24 ore di riposo acustico.
Sperando di esserle stata utile, le auguro buona serata
[#4]
Ex utente
Buon giorno,
mi scuso di non averle risposto prima.
Volevo tenerla informata,ho informato il patronato dei suoi consigli,ho telefonato all'ospedale di Treviso per la visita potenziali evocati uditivi, eseguono in tempi abbastanza brevi l'esame.
Ora sto solo aspettando la risposta del medico del patronato,per sapere se e' in grado di leggere l'esame, cosi mi e' stato risposto.
Quindi mi trovo cosi bloccato, non sapendo come comportarmi, se andare da solo all'Inail oppure aspettare cio che mi risp. il patronato.
Non vorrei che questi ritardi mi creino poi dei proplemi con Inail.
Secondo lei come devo fare.
Eseguo intando l'esame?
Cosi mi trovo gia averlo in mano, e poi intervengo anche singolarmente da solo.
Certo che questi enti (patronato) ha dei tempi lunghi, non che fare.
Mi permetto di scusarmi del mio disturbo, ma la sua gentilezza forse mi puo' aiutare.
Grazie ancora
mi scuso di non averle risposto prima.
Volevo tenerla informata,ho informato il patronato dei suoi consigli,ho telefonato all'ospedale di Treviso per la visita potenziali evocati uditivi, eseguono in tempi abbastanza brevi l'esame.
Ora sto solo aspettando la risposta del medico del patronato,per sapere se e' in grado di leggere l'esame, cosi mi e' stato risposto.
Quindi mi trovo cosi bloccato, non sapendo come comportarmi, se andare da solo all'Inail oppure aspettare cio che mi risp. il patronato.
Non vorrei che questi ritardi mi creino poi dei proplemi con Inail.
Secondo lei come devo fare.
Eseguo intando l'esame?
Cosi mi trovo gia averlo in mano, e poi intervengo anche singolarmente da solo.
Certo che questi enti (patronato) ha dei tempi lunghi, non che fare.
Mi permetto di scusarmi del mio disturbo, ma la sua gentilezza forse mi puo' aiutare.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.7k visite dal 11/11/2009.
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