Pericolo malattie amianto correlate

In passato mi è capitato di stare a contatto con eternit, diciamo
io le consideravo esposizioni ma un medico specializzato in malattie correlate all'amianto mi ha tranquillizzato dicendomi che non corro più rischi di altre persone disviluppare malattie correlate ad esso.


Ora però, a seguito dell'incendio di una fabbrica con tetto in eternit non lontano da casa, mi è tornata la paura.

Riguardo all'incendio tutte le auorità ci hanno tranquillizzato dicendo che nell'aria non è stato trovato amianto.

Ci credo?

non lo so, faccio finta di farlo per la mia salute mentale!
Il problema è un altro: nel mio condominio uno dei garage ha un pavimento che sembra in linoleum, e data l'età del fabbricato potrebbe anche esserci l'amianto dentro.
Mi è stato assicurato che quel pavimento fino al 2014 non c'era.


Invece in cantina da me c'è una tubatura dell'acqua calda rivestita da vernice che negli anni è caduta e per un sacco di tempo la polvere è rimasta a terra.

Anche in quella vernice ho scoperto che potrebbe esserci amianto.

Ho contattato l'azienda che più di 60 anni fa costruì il mio condominio (pensate a quanto la cosa mi preoccupa se sono rouscita in questa impresa!) e anche loro mi assicurano che non usavano amianto, anche se i lavori interni li facevano fare ad aziende esterne, perciò sono al punto di partenza.


La mia domanda è, dato che non ho modo di fare analisi su questi materiali, se contenessero davvero amianto (il pavimento l'ho visto qualche volta ed è in uno stato decente, con qualche graffio...), quanto rischio corro?


Ed inoltre è vero, come mi disse il medico, che ci sono persone che hanno lavorato anni con amianto e non si sono ammalati?

è vero che per ammalarsi per l'amianto conta la genetica?

e se si, in che modo?


E' vero che la preoccupazione eccessiva per questa cosa può darmi più rischi che l'esposizione in se?

Sono davvero preoccupata per me ma soprattutto per i miei figli, mi sento di vivere in un posto insicuro ed è davvero difficile

grazie in anticipo
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.4k 124
Gentile utente,
dal suo racconto percepisco la sua estrema preoccupazione e innanzitutto mi sento senz'altro di tranquillizzarla.
Relativamente all'evento incendiario vicino la sua abitazione, non ho motivo di dubitare che i rilievi ambientali effettuati dalle autorità sanitarie competenti siano stati del tutto veritieri, non fosse altro che per il fatto che, certamente, visto che si è trattato di un incendio in una azienda, tali rilievi sono stati disposti da un magistrato e chi li ha effettuati rivestiva un ruolo di pubblico ufficiale.
Venendo agli altri punti provo a risponderle analiticamente:
-dato che non ho modo di fare analisi su questi materiali, se contenessero davvero amianto (il pavimento l'ho visto qualche volta ed è in uno stato decente, con qualche graffio...), quanto rischio corro? - RISPOSTA: sia sul linoleum che sulla tubature, con un prelievo di piccole dimensioni è possibile eseguire delle analisi. Questo potrebbe, come credo, escludere qualsiasi rischio e tranquillizzarla definitivamente.
-Ed inoltre è vero, come mi disse il medico, che ci sono persone che hanno lavorato anni con amianto e non si sono ammalati? - RISPOSTA: si, è vero, anche se è giusto specificare che le patologie correlate alla esposizione lavorativa (quindi intensa e prolungata) ad amianto, possono manifestarsi anche dopo 20 anni dalla cessazione dell'esposizione e che quindi a volte in lavoratori esposti non si è manifestata alcuna patologia asbesto-correlata perché sono deceduti per altri motivi prima che l'asbesto potesse manifestare la patologia ad esso correlata.
-è vero che per ammalarsi per l'amianto conta la genetica? RISPOSTA: non propriamente; la predisposizione genetica potrebbe aumentare il rischio, ma l'esposizione ad amianto deve esserci.
-e se si, in che modo? RISPOSTA: purtroppo non sappiamo con certezza se e come.
-E' vero che la preoccupazione eccessiva per questa cosa può darmi più rischi che l'esposizione in se? RISPOSTA: nel suo caso, in considerazione della entità della ipotetica esposizione subita, è probabile.

Spero che queste mie brevi risposte possano contribuire a tranquillizzarla, almeno un pò.

Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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