Da cosa può dipendere il falso positivo? come confutare il risultato in tempi brevi oltre ogni dub?
Buonasera, è una vera persecuzione.
È già la seconda volta in 3 anni che mi capita.
Esame del capello per droghe risultato positivo alla cocaina, poi smentito dalle contro analisi la prima volta.
Per rinnovo patente di guida.
Prima in ospedale convenzionato e ora al Synlab del mio paese.
Resto sempre a piedi e spendo un capitale ogni volta, oltre che essere trattato in malo modo da chi se ne occupa.
La prima volta dopo 2 anni che non assumevo nulla di strano e ora dopo più di un anno.
Ho il sospetto che possa dipendere o dalla lozione anticaduta a base di Menoxidil, o dallo shampoo anti desquamazione e forfora che utilizzo da qualche anno.
Mai avuto controlli simili prima del 2021.
Assumo cortone acetato per iposurrenalismo centrale.
Fentanil per terapia del dolore.
Brufen al bisogno.
Calcio e DiBase come integratori.
Fluimucil al bisogno e melatonina per dormire.
Nient’altro da anni.
Sono in ballo tutt’ora con nuove contro analisi perché non si è mai capito da cosa dipendesse.
La mia paura è che io debba sostenere tutto questo ad ogni futuro rinnovo di patente.
Il problema è che questa volta erano presenti persone in commissione che lavorano con me e temo per la mia privacy, nonostante esistano apposite leggi a tutela.
Lo stesso vale per la medicina del lavoro.
Tutti loro mi conoscevano solo per cose positive.
Ed ora chi lo sa?
Vorrei tanto evitare in futuro di ripetere tutto questo iter inutile, dispendioso e frustrante.
Sul web ho letto che si può fare un secondo prelievo su peli pubici o sul petto in modo di cambiare completamente settore, che può essere già totalmente contaminato.
Ho letto che a volte nemmeno le contro analisi più accurate riescono a dissipare tutti i dubbi e in questo momento non me lo potrei permettere, perché ho molte cose importanti da risolvere e ho bisogno di un mezzo di trasporto mio.
Ho letto che le verifiche vengono fatte su un altro campione prelevato nello stesso momento di quello risultato positivo e temo che in caso di contaminazione, neanche quello possa servire.
Ho anche letto che il tipo di esame più approfondito è diverso da quello standard al quale mi sono già sottoposto inutilmente, ma non ho idea fino a che punto possa essere affidabile.
E ho anche appreso che difficilmente i farmaci possono influenzare questo tipo di sostanza in particolare.
Non mi aspetto che possiate darmi chissà quali risposte in più, ma in questo momento non mi posso permettere di restare a piedi per altri mesi, per motivi lavorativi, familiari, sentimentali, di salute e altro.
C’è davvero in gioco tutta la mia vita in questo momento e sono più che certo che ci sia qualcosa che non va in tutto questo discorso.
Spero davvero che possiate fare qualcosa per aiutarmi.
Grazie.
È già la seconda volta in 3 anni che mi capita.
Esame del capello per droghe risultato positivo alla cocaina, poi smentito dalle contro analisi la prima volta.
Per rinnovo patente di guida.
Prima in ospedale convenzionato e ora al Synlab del mio paese.
Resto sempre a piedi e spendo un capitale ogni volta, oltre che essere trattato in malo modo da chi se ne occupa.
La prima volta dopo 2 anni che non assumevo nulla di strano e ora dopo più di un anno.
Ho il sospetto che possa dipendere o dalla lozione anticaduta a base di Menoxidil, o dallo shampoo anti desquamazione e forfora che utilizzo da qualche anno.
Mai avuto controlli simili prima del 2021.
Assumo cortone acetato per iposurrenalismo centrale.
Fentanil per terapia del dolore.
Brufen al bisogno.
Calcio e DiBase come integratori.
Fluimucil al bisogno e melatonina per dormire.
Nient’altro da anni.
Sono in ballo tutt’ora con nuove contro analisi perché non si è mai capito da cosa dipendesse.
La mia paura è che io debba sostenere tutto questo ad ogni futuro rinnovo di patente.
Il problema è che questa volta erano presenti persone in commissione che lavorano con me e temo per la mia privacy, nonostante esistano apposite leggi a tutela.
Lo stesso vale per la medicina del lavoro.
Tutti loro mi conoscevano solo per cose positive.
Ed ora chi lo sa?
Vorrei tanto evitare in futuro di ripetere tutto questo iter inutile, dispendioso e frustrante.
Sul web ho letto che si può fare un secondo prelievo su peli pubici o sul petto in modo di cambiare completamente settore, che può essere già totalmente contaminato.
Ho letto che a volte nemmeno le contro analisi più accurate riescono a dissipare tutti i dubbi e in questo momento non me lo potrei permettere, perché ho molte cose importanti da risolvere e ho bisogno di un mezzo di trasporto mio.
Ho letto che le verifiche vengono fatte su un altro campione prelevato nello stesso momento di quello risultato positivo e temo che in caso di contaminazione, neanche quello possa servire.
Ho anche letto che il tipo di esame più approfondito è diverso da quello standard al quale mi sono già sottoposto inutilmente, ma non ho idea fino a che punto possa essere affidabile.
E ho anche appreso che difficilmente i farmaci possono influenzare questo tipo di sostanza in particolare.
Non mi aspetto che possiate darmi chissà quali risposte in più, ma in questo momento non mi posso permettere di restare a piedi per altri mesi, per motivi lavorativi, familiari, sentimentali, di salute e altro.
C’è davvero in gioco tutta la mia vita in questo momento e sono più che certo che ci sia qualcosa che non va in tutto questo discorso.
Spero davvero che possiate fare qualcosa per aiutarmi.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
Purtroppo non le posso dare risposte certe.
L’unico riferimento che ho reperito in letteratura è la possibilità di falsi positivi per la cocaina in caso di utilizzo di prodotti contenenti clorexidina, un disinfettante contenuto in molti prodotti per l’igiene personale, colluttori e farmaci.
Il riferimento di letteratura reperito era però riferito a test eseguiti sulle urine.
Cordiali saluti
Purtroppo non le posso dare risposte certe.
L’unico riferimento che ho reperito in letteratura è la possibilità di falsi positivi per la cocaina in caso di utilizzo di prodotti contenenti clorexidina, un disinfettante contenuto in molti prodotti per l’igiene personale, colluttori e farmaci.
Il riferimento di letteratura reperito era però riferito a test eseguiti sulle urine.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 136 visite dal 05/11/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.