Rischio biologico sul lavoro e terapia immunosoppressori

buongiorno, mi hanno diagnosticato poliartrite simmetrica sieronegativa attualmente in terapia con metotrexate, salazopirina, secukinumab più Fans e miorilassanti.
sono infermiera in reparto di pediatria con annesso PS h24.
Il medico competente mi ha esentato dalle notti, dalla postura ortostatica prolungata e dai carichi e devo dire che ne ho tratto beneficio.
le notti erano davvero troppo faticose da lavorare interamente in piedi.
Sono attualmente sempre in pediatria ma come infermiere diurno.
Il farmaco biologico è stato introdotto dopo la visita dal medico competente e mi chiedevo se non costituisca ulteriore problema considerando l'immunosoppressione che ne deriva e l'alto rischio biologico connesso anche con la tipologia di reparto.
Ho il dovere di comunicarlo al medico competente o posso aspettare la nuova visita di vigilanza fra circa un anno?
il tipo di limitazioni che ho e la terapia che faccio ora mi consentono di lavorare in sicurezza nell'attuale reparto... giusto?


grazie
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 117 7
Gentile utente,
ritengo sia opportuno mettere al corrente il medico competente della nuova terapia ad azione immunosoppressiva iniziata.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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Utente
Utente
La ringrazio molto. Provvederò a comunicarlo al medico. Avevo timore di disturbare in maniera inopportuna
Cordiali saluti