Analisi urine medico lavoro

Buonasera, lavoro presso un azienda di distribuzione di prodotti alimentari.

La prossima settimana devo fare la visita dal medico del lavoro e il mio collega (che svolge la mia stessa mansione ovvero impiegato di ufficio commerciale) è stato sottoposto all'analisi delle urine poiché il medico sosteneva che utilizzando l'auto aziendale (patente B) bisogna sottoporsi al test.
Dando un occhiata online ho letto che il nostro settore e nello specifico la nostra mansione non dovrebbe essere sottoposta a questo tipo di test.
Sono un consumatore non abituale ma nemmeno sporadico di Marijuana e non vorrei fare brutte figure (anche se non dovrebbe essere così al giorno d'oggi) con i miei datori di lavoro.


Vorrei sapere se posso rifiutarmi al test e se così fosse cosa dire al momento della visita.


In attesa di una risposta,

ringrazio anticipatamente.
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Dr. Gilberto Marcello Boschiroli Medico del lavoro 219 12
Buongiorno,
i test tossicologici di ricerca di sostanze stupefacenti nelle urine sono strettamente regolamentati dal DPR 309/90 (abuso di sostanze stupefacenti) e dai relativi provvedimenti Conferenza Stato/Regioni del 13/10/07 e 18/09/08. In particolare il provvedimento del 18/09/08 riporta l'elenco delle attività lavorative soggette al controllo.
Tra le attività di TRASPORTO (e non di semplice guida...) vi sono:
"conducenti di veicoli stradali per i quali è richiesto il possesso della patente di guida categoria C,
D, E, e quelli per i quali è richiesto il certificato di abilitazione professionale per la guida di taxi
o di veicoli in servizio di noleggio con conducente, ovvero il certificato di formazione
professionale per guida di veicoli che trasportano merci pericolose su strada".
Il trasporto con veicoli per i quali è richiesta la patente B non è contemplato e quindi le analisi delle urine non solo non sono obbligatorie ma sono ILLECITE. Se le cose stanno così può quindi rifiutare l'esame. Le consiglio di farlo preventivamente, prima della visita, con lettera raccomandata o PEC con cui esplicita le proprie motivazioni. Le consiglio anche di consultare un patronato sindacale per successive eventuali contestazioni.

Cordialmente,

Dr. Gilberto Marcello Boschiroli