Imminente trasferimento
Gentili dottori, sono una dipendente pubblica e mi trovo in una situazione un po' imbarazzante: dal 2002 sono affetta da sclerosi multipla remittente-recidivante(in terapia con interferone dal 2003 fino al 2006). Nel 2005 ho chiesto e ottenuto la legge 104 (senza gravità) e il riconoscimento dell'invalidità al 33%. (Praticamente nulla). Allora, come oggi, decisi di percorrere questa strada per evitare un trasferimento del posto di lavoro che avrebbe comportato per me un deciso peggioramento della qualità della vita: insegno e il trasferimento mi avrebbe vista impegnata su due scuole: una diurna e una serale; le scuole sarebbero state molto distanti tra loro e mi sarei trovata costretta a viaggiare molto e a vedere raddoppiati i compiti relativi alla gestione sociale di entrambe le scuole. In quell'anno poi le cose si sistemarono per pura coincidenza a mio favore. ora,volevo sapere se, in virtù della patologia e senza ricorrere alla domanda di aggravamento (non ne ho il tempo e non sono certa, ora che ho rinunciato anche alla terapia, di ottenere il comma 3!) sia possibile vedere riconosciuto almeno il diritto a essere risparmiati da fatiche di questo tipo visto che altri colleghi sono sani e nel pieno delle forze. Sul posto di lavoro ho sempre tenuto un atteggiamento di riservatezza circa la mia patologia e non ho mai scansato compiti. Esiste, a livello di Ente Locale, cioè un grosso Comune quale è quello in cui lavoro, un ufficio che si occupa di una più equa distribuzione dei carichi di lavoro tenendo conto dei problemi di salute o l'unica strada percorribile è quella della legge 104? E se dovessi ricorrere al rinnovo della 104 quali sono le possibilità di ottenerla dato che credo di soffrire solo di una facile stancabilità, di qualche contrattura e di una difficile gestione del ritmo sonno-veglia? Gli elementi nuovi dal 2005 ad oggi sono tre interventi d'innesto osseo per cure dentali (due dei quali falliti) e un prossimo intervento programmato per l'autunno di isterectomia per voluminoso mioma recidivante: sono stata già sottoposta a miomectomia nel 2004. Al momento sto facendo indagini per due episodi di macroematuria ma sinceramente spero che non si tratti di qualcosa di serio.
Ringrazio anticipatamente per l'eventuale parere
Ringrazio anticipatamente per l'eventuale parere
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A mio parere potrebbe fare la domanda di aggravamento allegando una relazione specialistica neurologica recente, potrebbe avere un 50% e il riconoscimento dell'handicap lieve.
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
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Utente
Il fatto è che lo stato di handicap mi è stato già riconosciuto nel 2005, ma senza gravità. Da quel che ho capito leggendo qua e là, tale riconoscimento non avrebbe alcuna conseguenza pratica se non accompagnato da un'invalidità superiore ai due terzi: solo in questo caso mi potrei avvalere del diritto a oppormi a un eventuale trasferimento.
Non capisco; in relazione al problema che ho: sottrarmi a un trasferimento, che cosa cambierebbe un'invalidità al 50%?
Grazie per l'attenzione
Non capisco; in relazione al problema che ho: sottrarmi a un trasferimento, che cosa cambierebbe un'invalidità al 50%?
Grazie per l'attenzione
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Bisognerebbe leggere il CCNL, potrebbe bastare solo il riconoscimento di handicap lieve senza essere vincolato ad un preciso punteggio d'invalidità oppure ci potrebbe essere la necessità di essere stato riconosciuto invalido al 67%. Legga bene il contratto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 16/09/2009.
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