Medicina del lavoro

Buongiorno
La mia domanda riguarda la privacy nel ambito della medicina del lavoro.
Recentemente mi è stato diagnosticato il disturbo bipolare, sono in trattamento, lo psichiatra ha specificato non ci sono controindicazioni all'attività lavorativa tranne che al lavoro notturno per via della terapia (sono infermiera turnista).
Presumo di dover richiedere la visita del lavoro alla luce di tutto questo...Mi chiedo, il medico competente dovrà comunicare la mia diagnosi al responsabile infermieristico e poi a cascata al coordinatore del reparto... C'è il rischio concreto che la notizia si propaga?

Io non vorrei che lo venissero sapere tutti...per questo ho paura andare dal medico competente con queste carte.
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Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.3k 118
Gentile utente,
il medico competente non deve e non può comunicare a chicchessia nulla che riguardi patologie, diagnosi o terapie del dipendente, pena la commissione del reato di rivelazione di segreto professionale e violazione delle norme sulla privacy.
Il medico competente si limiterà a comunicare al suo datore di lavoro esclusivamente il giudizio di idoneità con le eventuali limitazioni o prescrizioni SENZA alcun riferimento alle cause che hanno determinato le limitazioni o prescrizioni.
Il datore di lavoro, a sua volta, comunicherà il giudizio e le eventuali con le eventuali limitazioni o prescrizioni a chi gerarchicamente avrà il compito di applicarle e vigilerà a che vengano rispettate.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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