Prescrizione no movimentazione carichi
Salve ho 49 anni di professione Cancelliere esperto.
Vi chiedo un consulto poiché mi è stata data questa limitazione in forma generica dopo aver fatto ricorso al medico competente che mi aveva messo come prescrizione che non potevo prendere pesi superiori ai 10kg.
Mi ero rivolta al medico del lavoro per ottenere esonero dall' udienza e dalla lavorazione di fascicoli (3.
000 di arretrato accumulato dall'ufficio negli anni) vetusti impolverati ed a volte con odore di urina di ratto.
Così da ottenere lo spostamento di settore in altri dove si lavora solo in modalità telematica.
Ho legge 104 c.
3 art 1, invalidità al 75%, operata di carcinoma infiltrante alla mammella radiottrattato e tutt'ora in terapia con Tamoxifene.
Utero con circa 10 miomi multipli del diametro compreso tra 20mm e 60mm che mi comportano tra le altre cose frequente minzione ed incontinenza.
Certificato di ' soggetto fragile ' con abbassamento delle difese immunitarie.
Disturbo ansioso - depressivo trattati con citalopram e Tavor.
Ipoacusia da entrambe le orecchie.
Tiroidite di hashimoto (Tirosint).
Spondiloartrosi diffusa, osteopenia, discopatia C5 - C6 mialgia tensiva (positiva per HLAB27 e CW 2).
Vi chiedo urgentemente aiuto perché vorrei sapere se è giusto, in base alle patologie accertate che non mi è stato riconosciuto l'esonero dall'udienza (che si tiene in modalità ininterrotta e che ha bisogno di buon udito e velocità per verbalizzare con la responsabilità che ne comporta) e l'esonero dal maneggio di fascicoli che per me sono un veicolo di infezioni ricorrenti.
Quando c'è la possibilità di espletare la mia attività nel settore civile dove è tutto telematico e con ambienti puliti e più idonei a chi ha problemi di immunodepressione.
Nel caso in cui non c'è stata correttezza di giudizio cosa potrei fare ancora??
Datemi un consiglio vi prego
Vi chiedo un consulto poiché mi è stata data questa limitazione in forma generica dopo aver fatto ricorso al medico competente che mi aveva messo come prescrizione che non potevo prendere pesi superiori ai 10kg.
Mi ero rivolta al medico del lavoro per ottenere esonero dall' udienza e dalla lavorazione di fascicoli (3.
000 di arretrato accumulato dall'ufficio negli anni) vetusti impolverati ed a volte con odore di urina di ratto.
Così da ottenere lo spostamento di settore in altri dove si lavora solo in modalità telematica.
Ho legge 104 c.
3 art 1, invalidità al 75%, operata di carcinoma infiltrante alla mammella radiottrattato e tutt'ora in terapia con Tamoxifene.
Utero con circa 10 miomi multipli del diametro compreso tra 20mm e 60mm che mi comportano tra le altre cose frequente minzione ed incontinenza.
Certificato di ' soggetto fragile ' con abbassamento delle difese immunitarie.
Disturbo ansioso - depressivo trattati con citalopram e Tavor.
Ipoacusia da entrambe le orecchie.
Tiroidite di hashimoto (Tirosint).
Spondiloartrosi diffusa, osteopenia, discopatia C5 - C6 mialgia tensiva (positiva per HLAB27 e CW 2).
Vi chiedo urgentemente aiuto perché vorrei sapere se è giusto, in base alle patologie accertate che non mi è stato riconosciuto l'esonero dall'udienza (che si tiene in modalità ininterrotta e che ha bisogno di buon udito e velocità per verbalizzare con la responsabilità che ne comporta) e l'esonero dal maneggio di fascicoli che per me sono un veicolo di infezioni ricorrenti.
Quando c'è la possibilità di espletare la mia attività nel settore civile dove è tutto telematico e con ambienti puliti e più idonei a chi ha problemi di immunodepressione.
Nel caso in cui non c'è stata correttezza di giudizio cosa potrei fare ancora??
Datemi un consiglio vi prego
[#1]
Gentile utente,
Non entro nel merito della correttezza del giudizio emesso a seguito del ricorso al giudizio del medico competente.
Purtroppo però, il giudizio dell’organo di vigilanza della ASL non è appellabile, salvo ricorrere al TAR facendosi assistere da un legale di fiducia.
Cordiali saluti
Non entro nel merito della correttezza del giudizio emesso a seguito del ricorso al giudizio del medico competente.
Purtroppo però, il giudizio dell’organo di vigilanza della ASL non è appellabile, salvo ricorrere al TAR facendosi assistere da un legale di fiducia.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#2]
Utente
Dr. Spinoso grazie per la risposta. Anche se non vuole entrare nel merito le vorrei chiedere se per la sua esperienza ci sono i presupposti per ottenere le prescrizioni che avevo chiesto. Poi le volevo chiedere, considerati i precedenti, se dovessi avere bisogno di fare un altro ricorso in futuro posso presentarlo in uno SPRESAL che non è della stessa città del medico competente? La ringrazio ancora per la sua disponibilità e competenza.
[#3]
Gentile utente,
Deve tener presente che il medico competente non può entrare nel merito dell’organizzazione del personale. Nello specifico non può indicare dove il dipendente deve essere impiegato ma limitarsi a dare un giudizio sulla idoneità o meno alla mansione specifica ed a imporre prescrizioni o limitazioni se le ritiene necessarie. Per fare ciò necessita di una piena conoscenza del lavoro svolto dal dipendente e dei rischi a cui è esposto. Non avendo tale specifica conoscenza non ritengo corretto esprimermi e dare giudizi che potrebbero essere completamente errati.
In merito al quesito sullo spersal, il ricorso può essere presentato soltanto all’organo di vigilanza competente per territorio. Lo spresal cioè che ha competenza nel territorio dove ricade l’azienda/l’ente datore di lavoro del dipendente che propone ricorso.
Cordiali saluti
Deve tener presente che il medico competente non può entrare nel merito dell’organizzazione del personale. Nello specifico non può indicare dove il dipendente deve essere impiegato ma limitarsi a dare un giudizio sulla idoneità o meno alla mansione specifica ed a imporre prescrizioni o limitazioni se le ritiene necessarie. Per fare ciò necessita di una piena conoscenza del lavoro svolto dal dipendente e dei rischi a cui è esposto. Non avendo tale specifica conoscenza non ritengo corretto esprimermi e dare giudizi che potrebbero essere completamente errati.
In merito al quesito sullo spersal, il ricorso può essere presentato soltanto all’organo di vigilanza competente per territorio. Lo spresal cioè che ha competenza nel territorio dove ricade l’azienda/l’ente datore di lavoro del dipendente che propone ricorso.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#5]
Gentile utente,
secondo la mia esperienza, molto spesso, si ha difficoltà a definire limitazioni efficaci per mansioni come la sua che vengono spesso e a torto equiparate a quella dell’impiegato dove gli unici rischi individuati sono il videoterminale e le posture.
Ecco perché le dicevo che è necessaria una profonda conoscenza della reale attività che ogni dipendente è demandato a svolgere. Generalizzare può portare a sottostimare i reali rischi. Gli stessi medici dello spresal, soprattutto se non eseguono un sopralluogo dei posti di lavoro e non acquisiscono tutte le notizie sulla reale attività svolta, possono, involontariamente, dare giudizi non efficaci a preservare la salute del dipendente.
Cordiali saluti
secondo la mia esperienza, molto spesso, si ha difficoltà a definire limitazioni efficaci per mansioni come la sua che vengono spesso e a torto equiparate a quella dell’impiegato dove gli unici rischi individuati sono il videoterminale e le posture.
Ecco perché le dicevo che è necessaria una profonda conoscenza della reale attività che ogni dipendente è demandato a svolgere. Generalizzare può portare a sottostimare i reali rischi. Gli stessi medici dello spresal, soprattutto se non eseguono un sopralluogo dei posti di lavoro e non acquisiscono tutte le notizie sulla reale attività svolta, possono, involontariamente, dare giudizi non efficaci a preservare la salute del dipendente.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#6]
Utente
Dr. Spinoso nel ringraziarla per il prezioso tempo e consulenza che mi sta prestando volevo sottoporre alla sua cortese attenzione che la limitazione che lo SPRESAL mi ha prescritto sarebbe più opportuna ad un addetto ai magazzini generali oppure ad un manovale piuttosto che ad un Cancelliere di un ufficio giudiziario. E questo dopo che ho fatto presente i rischi derivanti dalla mia situazione di fragilità ed immunodepressione a contatto con fascicoli polverosi e con odore di ratto che devo giornalmente sfogliare e che possono essere veicolo di gravi infezioni per un soggetto oncologico. Inoltre una persona che soffre di frequente minzione ed incontinenza non può essere dichiarata idonea a verbalizzare in udienza. Visto che queste ultime si svolgono in modo ininterrotto. Quindi le limitazioni derivante da una disabilità dovrebbero essere diverse per un Cancelliere da quelle di un magazziniere!! E questo una commissione medica lo dovrebbe sapere...
[#7]
Gentile utente,
Mi permetto di consigliarla comunque di denunciare agli organi competenti le condizioni ambientali in cui è costretta, lei e i suoi colleghi, ad operare.
Condizioni da lei descritte sono rischiose non soltanto per soggetti fragili.
Cordiali Saluti
Mi permetto di consigliarla comunque di denunciare agli organi competenti le condizioni ambientali in cui è costretta, lei e i suoi colleghi, ad operare.
Condizioni da lei descritte sono rischiose non soltanto per soggetti fragili.
Cordiali Saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
[#9]
Gentile utente,
secondo la mia esperienza, molto spesso, si ha difficoltà a definire limitazioni efficaci per mansioni come la sua che vengono spesso e a torto equiparate a quella dell’impiegato dove gli unici rischi individuati sono il videoterminale e le posture.
Ecco perché le dicevo che è necessaria una profonda conoscenza della reale attività che ogni dipendente è demandato a svolgere. Generalizzare può portare a sottostimare i reali rischi. Gli stessi medici dello spresal, soprattutto se non eseguono un sopralluogo dei posti di lavoro e non acquisiscono tutte le notizie sulla reale attività svolta, possono, involontariamente, dare giudizi non efficaci a preservare la salute del dipendente.
Cordiali saluti
secondo la mia esperienza, molto spesso, si ha difficoltà a definire limitazioni efficaci per mansioni come la sua che vengono spesso e a torto equiparate a quella dell’impiegato dove gli unici rischi individuati sono il videoterminale e le posture.
Ecco perché le dicevo che è necessaria una profonda conoscenza della reale attività che ogni dipendente è demandato a svolgere. Generalizzare può portare a sottostimare i reali rischi. Gli stessi medici dello spresal, soprattutto se non eseguono un sopralluogo dei posti di lavoro e non acquisiscono tutte le notizie sulla reale attività svolta, possono, involontariamente, dare giudizi non efficaci a preservare la salute del dipendente.
Cordiali saluti
Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 654 visite dal 30/11/2023.
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