Aritmia qrs larghi

Buongiorno, torno ad aggiornarvi sul mio problema.
TPSV in giovane età ablata poi con successo nel 2014... Benessere fino a un anno fa quando sono cominciati fastidi scaturiti da luglio in 4/5 episodi di tachicardia fino a 165 battiti a riposo.
Sale progressivamente dal niente e poi scende.
Terapia con flecainide.

Il giorno 20 del mese sono stata ricoverata in UTIC e successivamente in cardiologia dopo essermi sentita male con forte extrasistolia, valutata a monitor come ventricolare a doppiette e triplette, e ritmo a 200 bpm.
In pronto soccorso hanno evidenziato un ritmo aberrante di possibile origine ventricolare durato 3 minuti, mi hanno subito attaccato le piastre del defibrillatore e tenuta sotto stretto controllo.

L' aritmia è poi regredita dopo 7 ore con boli di metoprololo e midazolam.
Durante la degenza in ospedale mi è stato impiantato un loop recorder per studiare eventuali altri episodi e fare diagnosi certa del tipo di tachicardia per successivo eventuale SEF e ablazione, inoltre mi han messo bisoprololo in terapia togliendo flecainide.
La mia domanda riguarda pero' il lavoro.
Sollevo carichi manualmente e quotidianamente, arrivando senza esagerazioni fino a 100 kili al giorno, secondo il vostro parere dovrei richiedere un cambio mansione almeno nel periodo legato alla valutazione e alla diagnosi?
Temo che lo stress legato alla movimentazione determini l' innesco, visto anche la diagnosi incerta di TV.

Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.6k 145
Uno sforzo isometrico così intenso è di sicuro da evitare, nell'ipotesi di un possibile innesco di tachicardia ventricolare. Per questo motivo mi orienterei per un cambio temporaneo di mansione. Non conoscendo le modalità con cui si procede in questi casi, giro il suo quesito nella sezione di medicina del lavoro.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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Utente
Utente
Grazie mille , spero di avere una indicazione.
[#3]
Dr. Domenico Spinoso Medico del lavoro 1.2k 118
Gentile utente
Richieda visita straordinaria con il medico competente dell’azienda al suo datore di lavoro.
In occasione della visita medica porti in visione tutta la sua documentazione sanitaria e comunichi al collega tutti i suoi problemi ed i suoi timori relativamente al lavoro.
Il medico competente, valutata la sua situazione e conoscendo bene i rischi presenti nella sua mansione, emetterà un nuovo giudizio al fine di tutelare adeguatamente la sua salute.
Cordiali saluti

Dr. Domenico Spinoso
Medico del Lavoro

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