Leishmaniosi
Salve.
La mia famiglia ha adottato una cagnolina da un canile e questa è affetta da leishmaniosi. I proprietari dell'associazione l'hanno seguita in passato e le hanno fatto controlli ematologici e varie visite dai veterinari con valori delle immunoglubuline che stanno tornando verso i limiti di normalità (anche se ad ora la quantità è doppia rispetto al normale massimo, ma si è dimezzata nell'ultimo anno).
Io della malattia ho letto qualche cosa, ma mi hanno detto amici con cani che è una malattia sia canina che umana. Il dubbio è:
Ci sono dei rischi per la mia famiglia di contrarre la malattia? Che cosa devo fare x evitarla?, anche perché lei vivrebbe in casa con noi, quali precauzioni dobbiamo prendere?
Grazie per l'attenzione e scusate x la domanda che sta a metà tra l'ambito medico e veterinario
La mia famiglia ha adottato una cagnolina da un canile e questa è affetta da leishmaniosi. I proprietari dell'associazione l'hanno seguita in passato e le hanno fatto controlli ematologici e varie visite dai veterinari con valori delle immunoglubuline che stanno tornando verso i limiti di normalità (anche se ad ora la quantità è doppia rispetto al normale massimo, ma si è dimezzata nell'ultimo anno).
Io della malattia ho letto qualche cosa, ma mi hanno detto amici con cani che è una malattia sia canina che umana. Il dubbio è:
Ci sono dei rischi per la mia famiglia di contrarre la malattia? Che cosa devo fare x evitarla?, anche perché lei vivrebbe in casa con noi, quali precauzioni dobbiamo prendere?
Grazie per l'attenzione e scusate x la domanda che sta a metà tra l'ambito medico e veterinario
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Gentile utente è vero esiste una forma canina ed una forma umana. In Italia la forma più comune è quella canina.
Il cane è il più importante serbatoio naturale dell'infezione e l'uomo si infetta per puntura del flebotomo (insetto piccolo simile alle zanzara detto anche pappatacio) che ha succhiato il sangue del cane parassitato.
Il contatto con il cane malato non si associa ad alcun rischio di contagio a meno che non ci sia contatto diretto con il suo sangue.
La trasmissione dell'infezione dal cane all'uomo avviene solo tramite l'insetto vettore (Flebotomo) che dopo aver punto l'animale punge l'uomo,
Un'evenienza rara ma possibile è il contagio in seguito a puntura accidentale con ago di siringa adoperato per la somministrazione della terapia al cane malato.
Non esiste contagio inter-umano ne diretto (uomo-uomo), ne indiretto (uomo - flebotomo - uomo) e ciò perchè le leishmanie nell'organismo umano si localizzano principalmente negli organi del sistema reticolo-endoteliale (fegato, milza, midollo osseo, linfonodi).
Per quanto riguarda la prevenzione non esiste un vaccino e non sono disponibili farmaci per la chemioprofilassi.
Esistono misure di protezione contro le punture di insetti (impiego di repellenti ad uso topico, vestiario, ambientale, di zampironi, spray di insetticida, erogatori elettrici) possono ridurre il rischio di acquisire l'infezione.
Il periodo pericoloso per il contagio è dunque quello primaverile-estivo che va da maggio a ottobre. Di regola questi insetti pungono durante la notte, ma con picchi anche subito dopo il tramonto e appena prima dell’alba.
Il cane è il più importante serbatoio naturale dell'infezione e l'uomo si infetta per puntura del flebotomo (insetto piccolo simile alle zanzara detto anche pappatacio) che ha succhiato il sangue del cane parassitato.
Il contatto con il cane malato non si associa ad alcun rischio di contagio a meno che non ci sia contatto diretto con il suo sangue.
La trasmissione dell'infezione dal cane all'uomo avviene solo tramite l'insetto vettore (Flebotomo) che dopo aver punto l'animale punge l'uomo,
Un'evenienza rara ma possibile è il contagio in seguito a puntura accidentale con ago di siringa adoperato per la somministrazione della terapia al cane malato.
Non esiste contagio inter-umano ne diretto (uomo-uomo), ne indiretto (uomo - flebotomo - uomo) e ciò perchè le leishmanie nell'organismo umano si localizzano principalmente negli organi del sistema reticolo-endoteliale (fegato, milza, midollo osseo, linfonodi).
Per quanto riguarda la prevenzione non esiste un vaccino e non sono disponibili farmaci per la chemioprofilassi.
Esistono misure di protezione contro le punture di insetti (impiego di repellenti ad uso topico, vestiario, ambientale, di zampironi, spray di insetticida, erogatori elettrici) possono ridurre il rischio di acquisire l'infezione.
Il periodo pericoloso per il contagio è dunque quello primaverile-estivo che va da maggio a ottobre. Di regola questi insetti pungono durante la notte, ma con picchi anche subito dopo il tramonto e appena prima dell’alba.
Dott. Antonio Rufo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.4k visite dal 18/12/2010.
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