Aiuto problema hiv
Salve, sono uno studente di 25 anni e vi scrivo solo per avere qualche rassicurazione...
Il 6 agosto ho avuto un rapporto non protetto (vaginale ed orale-> io a lei)con una ragazza che ho conosciuto giorni prima durante una serata. Doveroso premettere che lei non è una prostituta, ma è una ragazza Moldava che studia legge qui in italia.
Cmq ho iniziato con il preservativo e poi, non vedendo delle prestazioni soddisfacenti, l'ho tolto e poi non ho avuto problemi di erezione.. il mio è un problema più che altro psicologico legato all'utilizzo del preservativo..
Inconsciamente mi sono sentito autorizzato a toglierlo perchè lei il giorno prima mi ha detto di essere perfettamente sana, specificando il fatto che non molto prima si era operata di appendicite.. Questo che vuol dire? con gli esami del sangue necessari ad affrontare l'appendicite si sarebbe rilevata un'eventuale sieropositività o altre malattie sessualmente trasmissibili?
Lei è una ragazza bellissima, e, da come parla sembra avere solitamente abbastanza rapporti sessuali... per questo ho definito il rapporto a rischio.
Ho già preso un appuntamento per l'11 settembre per il test ELISA, ma ero indeciso se fare o meno il NAT per mettermi il cuore in pace e fare le vacanze un minimo rilassato (parto il 23 agosto).. Poi a settembre ho anche gli esami dell'università e con questa tensione di fondo, motivata o meno, non credo di riuscire ad affrontarli al meglio...
Ho letto nei forum che le probabilità di un'eventuale contagio ( da persona sieropositiva) con un solo rapporto sessuale (non anale) sono molto basse, inferiori all'1%.. è vero?
Un'ultima cosa, in questi gg, specialmente di sera avverto un leggero mal di gola, una sensazione di linfonodi al collo ingrossati ed una sensazione di febbricola (senza però avere febbre)..
Grazie
Il 6 agosto ho avuto un rapporto non protetto (vaginale ed orale-> io a lei)con una ragazza che ho conosciuto giorni prima durante una serata. Doveroso premettere che lei non è una prostituta, ma è una ragazza Moldava che studia legge qui in italia.
Cmq ho iniziato con il preservativo e poi, non vedendo delle prestazioni soddisfacenti, l'ho tolto e poi non ho avuto problemi di erezione.. il mio è un problema più che altro psicologico legato all'utilizzo del preservativo..
Inconsciamente mi sono sentito autorizzato a toglierlo perchè lei il giorno prima mi ha detto di essere perfettamente sana, specificando il fatto che non molto prima si era operata di appendicite.. Questo che vuol dire? con gli esami del sangue necessari ad affrontare l'appendicite si sarebbe rilevata un'eventuale sieropositività o altre malattie sessualmente trasmissibili?
Lei è una ragazza bellissima, e, da come parla sembra avere solitamente abbastanza rapporti sessuali... per questo ho definito il rapporto a rischio.
Ho già preso un appuntamento per l'11 settembre per il test ELISA, ma ero indeciso se fare o meno il NAT per mettermi il cuore in pace e fare le vacanze un minimo rilassato (parto il 23 agosto).. Poi a settembre ho anche gli esami dell'università e con questa tensione di fondo, motivata o meno, non credo di riuscire ad affrontarli al meglio...
Ho letto nei forum che le probabilità di un'eventuale contagio ( da persona sieropositiva) con un solo rapporto sessuale (non anale) sono molto basse, inferiori all'1%.. è vero?
Un'ultima cosa, in questi gg, specialmente di sera avverto un leggero mal di gola, una sensazione di linfonodi al collo ingrossati ed una sensazione di febbricola (senza però avere febbre)..
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
Prima di tutto non incorra più nello stesso errore; con un partner sconosciuto, anche se le dicesse di essere sano, deve SEMPRE usare il preservativo. Mai fidarsi.
Il fatto che la ragazza sia stata operata di recente e non sia stata riscontrata sieronegativa, non significa molto:
- perchè potrebbe essere risultata sieronegativa solo per effetto del "periodo finestra", in virtù del quale la sieroconversione, anche quando c'è il contagio, può verificarsi non subito ma entro 3 mesi;
- perchè potrebbe essersi contagiata successivamente.
Non si spaventi: sono solo ipotesi peggiori, ma da considerare.
Bene ha fatto a prenotare il test, che va fatto non prima di 30-40 giorni dal rapporto a rischio; il test, se negativo, andrà ripetuto ai 90 giorni. Ma già il primo test negativo è abbastanza sicuro.
Non darei molto peso alle sue sensazioni soggettive di linfonodi ingrossati e di febbricola.
Però, se pensa che quella ragazza possa essere a rischio (dato che secondo lei sembra avere solitamente abbastanza rapporti sessuali) deve rivolgersi subito presso un centro di malattie infettive; lì potranno consigliarla adeguatamente.
Non le dico questo per aumentare la sua apprensione, ma perchè la prudenza non è mai troppa. Lo scopo di questi consulti non è quello di tranquilizzare gli Utenti, ma di dire le cose come stanno, per evitare, in futuro, imprudenze del genere.
Per tranquillizzarla, posso solo dire che un solo rapporto di tipo eterosessuale ha una bassa probabilità di contagio, che aumenta col numero dei rapporti ed è più alto con i rapporti anali.
Cordiali saluti.
Prima di tutto non incorra più nello stesso errore; con un partner sconosciuto, anche se le dicesse di essere sano, deve SEMPRE usare il preservativo. Mai fidarsi.
Il fatto che la ragazza sia stata operata di recente e non sia stata riscontrata sieronegativa, non significa molto:
- perchè potrebbe essere risultata sieronegativa solo per effetto del "periodo finestra", in virtù del quale la sieroconversione, anche quando c'è il contagio, può verificarsi non subito ma entro 3 mesi;
- perchè potrebbe essersi contagiata successivamente.
Non si spaventi: sono solo ipotesi peggiori, ma da considerare.
Bene ha fatto a prenotare il test, che va fatto non prima di 30-40 giorni dal rapporto a rischio; il test, se negativo, andrà ripetuto ai 90 giorni. Ma già il primo test negativo è abbastanza sicuro.
Non darei molto peso alle sue sensazioni soggettive di linfonodi ingrossati e di febbricola.
Però, se pensa che quella ragazza possa essere a rischio (dato che secondo lei sembra avere solitamente abbastanza rapporti sessuali) deve rivolgersi subito presso un centro di malattie infettive; lì potranno consigliarla adeguatamente.
Non le dico questo per aumentare la sua apprensione, ma perchè la prudenza non è mai troppa. Lo scopo di questi consulti non è quello di tranquilizzare gli Utenti, ma di dire le cose come stanno, per evitare, in futuro, imprudenze del genere.
Per tranquillizzarla, posso solo dire che un solo rapporto di tipo eterosessuale ha una bassa probabilità di contagio, che aumenta col numero dei rapporti ed è più alto con i rapporti anali.
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Ex utente
Egregio Corcelli, la ringrazio; in questi giorni sto già meglio.. anche se in palestra ho sentito + volte una sensazione di fastidio alle ascelle durante i soliti esercizi(linfonodi?), sensazione che mai avevo sentito prima.. e mi sembra sia lievemente aumentata la produzione di sebo in faccia.
I dolori e febbricole varie ora quasi non li sento più, probabilmente perchè, a differenza di prima, ora non ci penso.
La terrò informato sugli eventuali sviluppi.
Cordiali saluti e grazie ancora
I dolori e febbricole varie ora quasi non li sento più, probabilmente perchè, a differenza di prima, ora non ci penso.
La terrò informato sugli eventuali sviluppi.
Cordiali saluti e grazie ancora
[#5]
Benissimo, il primo test negativo dà una sicurezza del 97%; anche il test che farà ai 90 giorni sarà sicuramente negativo.
Tuttavia, questa esperienza le serva da monito per il futuro:
abbia sempre d'ora in poi rapporti protetti.
Mi tenga pure al corrente della negatività del secondo test.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.6k visite dal 16/08/2009.
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