Un effetto collaterale della terapia che sto effettuando

Buongiorno e ringrazio tutti voi per l'attenzione che vorrete porre alla mia richiesta.
Premetto che vivo in Belgio a Bruxelles. La settimana scorsa (domenica 4 maggio) mi trovavo in estonia per lavoro.
Ho avuto un rapporto a rischio, senza preservativo, con una donna conosciuta in discoteca. Evito di commentare sulla mia stupidità.
Il lunedi successivo (un giorno dopo) mi sono recato in un centro specializzato di Bruxelles (Cetim) e ho raccontato l'accaduto. Pur avendomi tranquillizzato un po' mi hanno consigliato di effetture le terapia post esposizione che tuttora assumo (7 pillole al giorno, 4 la mattina e 3 la sera per 28 giorni). Il martedi (2 giorni dopo il fattaccio) ho iniziato ad accusare un sintomo di gola secca e conseguente mal di gola. Premetto che fumo molto e che questo probabilmente non aiuta. In più, non avendo le tonsille, sono piuttosto soggetto a problemi con la gola.
Inoltre sono un tipo molto psicosomatico. Già in passato mi é capitato di accusare sintomi legati alle analisi che dovevo effettuare in quel preciso momento.
La realtà é che sono emotivamente distrutto, anche perché ho una moglie ed un bambina piccola. inutile dire che ovviamente non intendo sfiorare mia moglie neanche con un dito.
Vorrei sapere se il sintomo legato alla gola possa essere ricondotto ad un possibile contagio o se possa trattarsi di un effetto collaterale della terapia che sto effettuando.
La donna estone con cui sono stato mi ha detto che é "pulita" e che ha fatto il test 2 mesi fa circa. Ma come posso crederle vista anche l'apparente tranquillità con la quale ha rapporti a rischio?
Vi prego di aiutarmi e di darmi una prima risposta a questo mio dubbio atroce che mi sta rovinando la vita.
Cordialmente
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente, il sintomo riferito non è tipico delle condizioni di sieroconversione, invece può essere ricondotto alla terapia che esegue.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gent. Dott Masala la ringrazio molto per la risposta che mi rinfranca un po'.
Le chiedo inoltre se sia possibile accusare sintomi di sieroconversione (nella fattispecie gola secca e mal di gola) dopo soli due giorni dal rapporto a rischio.
Scusi se insisto sull'argomento ma ritrovandomi in uno stato ansioso estremo vorrei essere certo che almeno il sintomo in questione non sia legato ad un possibile contagio.
Cordialmente
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente in letteratura sono descritte anche sieroconversioni precocissime, ma sono molto rare.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dottore, grazie ancora della risposta anche se questa volta sono ancora piu' angosciato di prima. A questo punto devo chiederle se questo maledetto sintomo di gola secca e mal di gola, iniziato ad accusare dopo due giorni dal rapporto a rischio sia tipico delle sieroconversioni precocissime. Mi spiego meglio, e' possibile che si verifichi in stadio cosi precoce da solo o normalmente e' accompagnato anche da altri sintomi quali febbre, linfonodi ingrossati, stanchezza, ecc?

In attesa di una risposta la ringrazio cortesemente
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Assolutamente no. La gola secca non è un sintomo tipico in prima istanza.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
E quindi potrebbe veramente essere legato alla terapia che assumo?
Ho letto da qualche parte su internet che la terapia post esposizione puo' rallentare la risposta immunitaria e rendere il test a 3 mesi non piu' sicuro come nel caso in cui non si assumesse tale terapia. Ricordo di aver posto tale quesito al medico del centro specializzato dove mi e' stata somministrata la terapia il quale ha categoricamente smentito questa possibilita'.
Lei cosa ne pensa?
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
In caso di PPE anche io tendo a prolungare il periodo finestra e seguire nel tempo il paziente. Sappia però che quest'ultimo è un comportamento cautelativo.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Mi scusi per l'insistenza sull'argomento, ma avendo una moglie ed una figlia piccola non intendo correre alcun rischio. In base alla sua esperienza, si sono mai verificati casi di positivita' oltre il periodo standard di 100 giorni, su pazienti che avevano assunto la PPE?
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente io non ho tanti casi di PPE tali da fare una casistica e personalmente mi attengo ad un comportamento cautelativo presente sulle linee guida sulla PPE riguardo il prolungare comunque il follow up del malato.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile dott. Masala la ringrazio molto per il suo prezioso consulto. Mi auguro che tutto vada bene. Per gli utenti che leggono, consiglio di non fare lo stesso errore, soprattutto se si e' responsabili per altre persone e non solo per se stessi.