La varicella 1° dose il 17/9/08

Volevo avere, se possibile, delle delucidazioni.
Ho fatto il vaccino per la varicella 1° dose il 17/9/08 e la seconda dose il 29/10/08.
Alla fine del mese di marzo ho fatto l’analisi per la ricerca delle igg e delle igm (richieste dal mio ginecologo) ed erano entrambe negative.
Sono stata però a contatto con mia nipote che il 27/03/09 ha contratto la varicella.
Il mio bimbo più piccolo (vaccinato nel settembre 2008) ha contratto la varicella il 10/04/09.
Così dopo aver aspettato i 15 giorni di incubazione io e il figlio più grande (anche lui vaccinato maggio 2008) abbiamo fatto l’analisi del sangue e risulta:

1) igg 8 e igm 1,40 (< 0,8 negativo / 0,8 – 1,2 dubbio / > 1,2 positivo);
2) igg 8 e igm 2,10 (< 0,8 negativo / 0,8 – 1,2 dubbio / > 1,2 positivo).

Cosa vuol dire tutto questo.
Grazie


P.S. ne io ne mio figlio abbiamo avuto una manifestazione cutanea ne stati febbrili, ma solo del prurito.
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente la vaccinazione al contrario dell'infezione naturale non da sempre una risposta immunitaria florida e rigogliosa, ma spesso forme fruste e laboratoristicamente borderline. Il più delle volte però per fortuna delle cellule dette "memoria" rispondono comunque all'infezione, per cui anche se in lei dopo il vaccino non era dosabile l'anticorpo, i linfociti hanno risposto producendo la giusta difesa, stimolati dall'incontro con il virus. Morale della favola è come se avesse fatto un richiamo e non si ha preso la varicella nella sua forma classica.
[#2]
Utente
Utente
Grazie innanzitutto per avermi risposto così tempestivamente.
Mi presento, perché mi sono resa conto solo dopo di non averlo fatto, presa dalla foga di capire cosa mi succedeva. Sono Sonia e ho 33 anni.
Ma vorrei chiederLe ancora una cosa.
Esiste, forse, una male informazione da parte dei medici che effettuano il vaccino, ai loro pazienti?
Dico questo perché, lo scopo della mia vaccinazione era dovuta alla voglia di affrontare una nuova gravidanza. Il medico che mi ha fatto la vaccinazione mi ha rassicurata che dopo due dosi io sarei divenuta immune.
Ora se la mia testa non mi avesse fatto ripetere le analisi per ben due volte e mi fossi fidate di quello dettomi da questo dottore, credendo che il vaccino avesse funzionato, non essendosi presentata alcuna bolla, e io avessi affrontato una gravidanza, cosa sarebbe successo avendo ancora le igm alte?
Navigando su internet ho potuto notare che sono molte le donne nelle mie stesse condizioni, forse dovrebbero sapere che possono comunque contrarre la malattia, come è successo al mio secondo figlio o possono averla in modo non classico come invece è successo a me e al mio primo figlio.
Premetto che a chiunque racconto cosa è successo rimane a bocca aperta compresi alcuni dottori.
Grazie
Sonia
[#3]
Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile paziente una percentuale di insuccesso si ha in tutte le vaccinazioni, e anche con l'infezione naturale ci può essere recidiva, certamente lei doveva conoscere il problema. In caso di gravidanza è comunque molto raro che ci siano problemi perchè i linfociti sono comunque in grado di produrre immunità immediata; sappia comunque che un riscontro anticorpale va sempre fatto dopo vaccino eseguito per la dolce attesa.
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottore, La ringrazio nuovamente per aver risposto in maniera così veloce alla mia richiesta. Volevo solo, e mi creda non per far polemiche inutile, far chiarezza in quello che mi è successo in prima persona. Sono una persona che crede fermamente nelle vaccinazioni, altrimenti non avrei mai fatto tutti i vaccini anche quelli non obbligatori ai miei figli.
Ma ribadisco che forse il paziente dovrebbe avere più informazioni al momento della vaccinazione. Lei mi dice che va sempre fatta una ricerca anticorpale dopo vaccinazione per programmare una gravidanza, ma il dottore che mi ha vaccinato, quando ha saputo dell’esito negativo delle prime analisi mi risponde : “….. non so proprio cosa dirle, non facciamo mai un controllo dopo la vaccinazione.”
La ringrazio ancora per la Sua disponibilità.
Sonia
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Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Gentile Sonia la posizione del collega è comunque valida ed è la condotta che si ha negli Stati Uniti. Infatti i colleghi americani non fanno il riscontro perchè nei casi come il suo si genera ansia e non si sa bene cosa fare. Nel caso infatti di assenza di immunità non esiste un protocollo validato come in altri casi; ad esempio in certi casi si fa un richiamo, in altri si riparte da capo. Nella varicella non esiste una condotta univoca, per questo non è unanime fare il controllo. Io personalmente propongo il controllo proprio per maggiore conoscenza del problema, non certo perchè ho una soluzione in più.
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dottore, La ringrazio nuovamente per la Sua disponibilità.
Ora con la varicella sono immune &#61514;&#61514;
Visto che ci sono volevo chiederLe un’altra delucidazione.
Io non ho avuto neanche il morbillo (pur essendo stata a stretto contatto con la malattia) e così da piccola la mia mamma mi fece fare il vaccino, avrò avuto 12 anni.
Nel settembre scorso le analisi riportavano come valore igg 1:40 e igm <1:10 (valore di riferimento <1:10). Il dottore dopo aver visto i risultati mi ha sottoposto ad un’altra dose di vaccino (insieme alla 2° dose della varicella – 29/10/08) perché il valore era troppo basso e visto che era un valore da vaccino. Ora Le chiedo devo ripetere le analisi del morbillo o sono immune?
Grazie ancora.
Sonia
[#7]
Anestesista, Infettivologo attivo dal 2007 al 2009
Anestesista, Infettivologo
Era già immune nel settembre scorso. Come le ho già detto il vaccino non da i livelli anticorpali dell'immunità naturale. Non vedo l'utilità di un nuovo controllo per lo morbillo anche perchè vedrei fuori luogo una ulteriore dose di vaccino.
[#8]
Utente
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Gentile Dottore, La ringrazio ancora per la Sua disponibilità.
Sonia
Salute del bambino

Caratteristiche e cura delle principali patologie dei bambini: malattie esantematiche, infettive, disturbi gastrointestinali, problemi di chirurgia pediatrica.

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