Le mani sporche strofinarsi gli occhi
Ciao,
sono un ragazzo di 30 anni ed da quasi 4 anni mi dedico al volontariato in particolare aiuto i senzafissadimora sia con alimenti, vestiario ma anche con assistenza in caso di soccorso, accompagnandoli in ospedale ecc. Facendo ormai da tempo, conosco bene i rischi anche perché, la maggior parte di loro purtroppo, oltre al problema di vivere per strada sono o erano tossicodipendenti, quindi cerco sempre di avere quella minima diligenza dovuta in situazioni a rischio.
Ma nonostate ciò poco tempo fa, assistendo un senzatetto al quale ho anche un buon rapporto di amicizia, sono stato meno prudente del solito ed in particolare: accompagnandolo in ospedale per una grave flebite ho dato una mano al medico di turno per spogliare il paziente, coricarlo ecc. Nonostante gli abiti umidi e sporchi, e lacerazione sulla pelle, anche se a prima vista senza fuoriuscite di sangue evidenti, per distazione non ho usato i guanti monouso in lattice.
Dopo gli esami fatti dalla struttura ospedaliera il paziente è risultato positivo al test HIV. Premettendo che essendo un donatore di sangue eseguo il test HIV periodicamente e l'ultimo che ho fatto con risultati tutti negativi ma solo due valori alterati (ALAT/GPT 62 10-37 ed ASAT/GOT 64 10-37), dovuti secondo me all'alimentazione, risale a due mesi prima del soccorso in ospedale, anche se con il paziente ho rapporti di assistenza sociale già da molto prima. Vi chiedo se è il caso di eseguire un nuovo test HIV subito, e che percentuale di rischio c'è nel toccare abiti eventualmente sporchi di sangue o altri liquidi corporei? so bene che la pelle è già un ottima difera contro il virus ma so anche che basta farsi una barba la mattina per avere taglietti ovunque sul viso, oppure con le mani sporche strofinarsi gli occhi per la stanchezza.
Ringraziandovi vivamente per la sicura risporta, ed apprezzando notevolmente il servizio di consulenza che mettete a disposizioni di tutti, vi auguro una Buona Giornata
sono un ragazzo di 30 anni ed da quasi 4 anni mi dedico al volontariato in particolare aiuto i senzafissadimora sia con alimenti, vestiario ma anche con assistenza in caso di soccorso, accompagnandoli in ospedale ecc. Facendo ormai da tempo, conosco bene i rischi anche perché, la maggior parte di loro purtroppo, oltre al problema di vivere per strada sono o erano tossicodipendenti, quindi cerco sempre di avere quella minima diligenza dovuta in situazioni a rischio.
Ma nonostate ciò poco tempo fa, assistendo un senzatetto al quale ho anche un buon rapporto di amicizia, sono stato meno prudente del solito ed in particolare: accompagnandolo in ospedale per una grave flebite ho dato una mano al medico di turno per spogliare il paziente, coricarlo ecc. Nonostante gli abiti umidi e sporchi, e lacerazione sulla pelle, anche se a prima vista senza fuoriuscite di sangue evidenti, per distazione non ho usato i guanti monouso in lattice.
Dopo gli esami fatti dalla struttura ospedaliera il paziente è risultato positivo al test HIV. Premettendo che essendo un donatore di sangue eseguo il test HIV periodicamente e l'ultimo che ho fatto con risultati tutti negativi ma solo due valori alterati (ALAT/GPT 62 10-37 ed ASAT/GOT 64 10-37), dovuti secondo me all'alimentazione, risale a due mesi prima del soccorso in ospedale, anche se con il paziente ho rapporti di assistenza sociale già da molto prima. Vi chiedo se è il caso di eseguire un nuovo test HIV subito, e che percentuale di rischio c'è nel toccare abiti eventualmente sporchi di sangue o altri liquidi corporei? so bene che la pelle è già un ottima difera contro il virus ma so anche che basta farsi una barba la mattina per avere taglietti ovunque sul viso, oppure con le mani sporche strofinarsi gli occhi per la stanchezza.
Ringraziandovi vivamente per la sicura risporta, ed apprezzando notevolmente il servizio di consulenza che mettete a disposizioni di tutti, vi auguro una Buona Giornata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.4k visite dal 19/04/2009.
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