Discussione test pcr quantitativo per hiv e situazione sistema immunitario
Salve, volevo parlarvi del mio caso ed avere qualche chiarimento:
Il 14 settembre dell'anno scorso ho praticato cunningulus con una ragazza non dico sieropositiva all'HIV ma comunque molto a rischio. Abbiamo fatto anche sesso protetto. Da li ho iniziato a farmi tante paranoie su un possibile contagio da HIV e certo quello che si legge su internet sui sintomi "aspecifici" dell'infezione non mi hanno aiutato a stare tranquillo. Fatto un test ELISA e p24 per HIV 1 e 2 il 15 ottobre (obbligo del corso di laurea) è risultato negativo. In data 31 ottobre ho fatto un test PCR real time quantitativo perchè ero in preda al panico più assoluto, assieme ad un altro test ELISA con esito: "NON RILEVATO" e "NEGATIVO"...Il 30 dicembre ho fatto altre analisi del sangue per vedere se ero stato infettato da streptococco a seguito di alcuni miei problemi di salute (che avevo ricollegato ai sintomi dell HIV) ed risultato infatti un infezione da streptococco. Quello che mi preoccupa è che riguardando le analisi degli anni passati e quelle del 15 ottobre i miei linfociti sono calati da una media di 36 a 24, in valore assoluto da 3.07 a 2.09...I neutrofili sono aumentati da una media di 46 a 55. I monociti addirittura sorpassano il valore massimo arrivando a 13.3 e 1.14 in valore assoluto. In più in questi giorni ho avuto febbre a 38 costante più tosse mal di gola ecc, ma credo sia più dovuto al virus influenzale che mi abbia risvegliato anche lo streptococco.
Arrivando al dunque volevo sapere se occorre ripetere un test ELISA ora che i famosi 100 giorni sono passati oppure il test PCR fatto a 47 giorni può assumere un valore diagnostico definitivo, inoltre volevo capire se è "normale" che i valori soprariportati siano soggetti a variazioni così notevoli.
Grazie per la vostra attenzione attendo chiarimenti e consigli se possibile, scusate la lunghezza del messaggio ma volevo mettervi al corrente di tutto.
GRAZIE DELL'ATTENZIONE
CORDIALI SALUTI
Il 14 settembre dell'anno scorso ho praticato cunningulus con una ragazza non dico sieropositiva all'HIV ma comunque molto a rischio. Abbiamo fatto anche sesso protetto. Da li ho iniziato a farmi tante paranoie su un possibile contagio da HIV e certo quello che si legge su internet sui sintomi "aspecifici" dell'infezione non mi hanno aiutato a stare tranquillo. Fatto un test ELISA e p24 per HIV 1 e 2 il 15 ottobre (obbligo del corso di laurea) è risultato negativo. In data 31 ottobre ho fatto un test PCR real time quantitativo perchè ero in preda al panico più assoluto, assieme ad un altro test ELISA con esito: "NON RILEVATO" e "NEGATIVO"...Il 30 dicembre ho fatto altre analisi del sangue per vedere se ero stato infettato da streptococco a seguito di alcuni miei problemi di salute (che avevo ricollegato ai sintomi dell HIV) ed risultato infatti un infezione da streptococco. Quello che mi preoccupa è che riguardando le analisi degli anni passati e quelle del 15 ottobre i miei linfociti sono calati da una media di 36 a 24, in valore assoluto da 3.07 a 2.09...I neutrofili sono aumentati da una media di 46 a 55. I monociti addirittura sorpassano il valore massimo arrivando a 13.3 e 1.14 in valore assoluto. In più in questi giorni ho avuto febbre a 38 costante più tosse mal di gola ecc, ma credo sia più dovuto al virus influenzale che mi abbia risvegliato anche lo streptococco.
Arrivando al dunque volevo sapere se occorre ripetere un test ELISA ora che i famosi 100 giorni sono passati oppure il test PCR fatto a 47 giorni può assumere un valore diagnostico definitivo, inoltre volevo capire se è "normale" che i valori soprariportati siano soggetti a variazioni così notevoli.
Grazie per la vostra attenzione attendo chiarimenti e consigli se possibile, scusate la lunghezza del messaggio ma volevo mettervi al corrente di tutto.
GRAZIE DELL'ATTENZIONE
CORDIALI SALUTI
[#1]
Gentile utente,
i test per HIV che lei ha eseguito sono sufficienti a stabilire con regionevole certezza che, a seguito del riportato episodio a rischio, lei non ha contratto 'HIV.
Direi che il test quantitativo consentiva già di per se di escludere l'infezione da HIV.
Per quel che concerne invece la variazione di neutrofili e linfociti è da ascrivesri ad una probabile infezione batterica in atto.
Cordiali saluti
i test per HIV che lei ha eseguito sono sufficienti a stabilire con regionevole certezza che, a seguito del riportato episodio a rischio, lei non ha contratto 'HIV.
Direi che il test quantitativo consentiva già di per se di escludere l'infezione da HIV.
Per quel che concerne invece la variazione di neutrofili e linfociti è da ascrivesri ad una probabile infezione batterica in atto.
Cordiali saluti
Matteo Bassetti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9k visite dal 10/01/2009.
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