Chiarimento e pareri test screening lue
Salve. Chiedo consulto poichè sto attraversando un periodo difficile che mi ha segnato, intaccando la mia serenità e quotidianità.
A seguito di un rapporto orale non protetto con un soggetto poi rivelatosi essere sieropositivo( me lo ha detto 10 giorni dopo, precludendomi la possibilità di fare la profilassi) e con viremia non rilevabile, ho contratto la gonorrea faringea, dal momento che questa persona mi avvisò qualche giorno dopo il rapporto dicendomi di avere lo scolo; non avendo sintomi urinari, ho fatto privatamente un tampone faringeo risultato positivo, poi trattato con una compressa di ciproxin 1000 mg a rilascio modificato prescrittomi dalla guardia medica; il giorno dopo mi sono recato a malattie infettive e mi hanno fatto 1 gr di rocefin ev e 1 gr di azitromicina per os per la profilassi per clamidia, oltre che esami hiv hvc e sifilide. Dopo due settimane ho rifatto tampone faringeo, pcr multiplex urine e tampone rettale per gonococco visto che nel rapporto , il soggetto toccò spesso il mio ano,leccandolo e infilandoci il dito(scusate la schiettezza).Tutto NEGaTIvO.
Per hiv mi è stata fatta anche la carica virale a 21 giorni, risultata non rilevabile. Test hiv di quarta generazione negativo a 30,40 e 60 giorni. Privatamente, in attesa dello scadere dei 90 giorni per la sifilide( come previsto da impegnativa fatta dalla infettivologa), ho effettuato vdrl e tpha a 50 giorni, risultato negativo. È considerabile definitiva la negatività della sifilide a 50 giorni?
Dal momento che ho assunto antibiotici non vorrei averla “decapitata”e aver saltato la fase primaria. Tra poco scadranno i 90 giorni e dovrò ripetere hiv sifilide e hcv, che poi dovrò rifare anche a maggio data la latenza per hcv.
Per il virus hiv sono quindi tranquillo, visto che adesso il test ag/ab è considerato definitivo a 40 giorni, anche se ripetere il test mi mette sempre ansia, ma non posso dire altrettanto della lue, e ci sono informazioni confuse sul periodo finestra
La paura è stata grande, lo shock emotivo mi ha destabilizzato, dopo più di un mese è insorta come una sudorazione anale, che io ho interpretato come perdite, e visto il recente accaduto, ho ripetuto un tempone rettale per clamidia e neisseria risultato negativo. Il proctologo che mi ha visitato ha riscontrato una anite e mi ha dato asacol supposte per 15 giorni e un gel naturale lenitivo, con azione trofica, congedandomi velocemente e minimizzando la cosa. La sensazione di ano umido e la sudorazione non è migliorata, mi sento sempre bagnato e sono abbattuto e per questo sono impaurito dalla possibilità che sia sifilide, sebbene il proctologo non abbia rilevato nessuna anomalia all’anoscopia..volevo solo un parere sulla sifilide e quale altro specialista interpellare, eventualmente che esami fare, sono molto giù, sicuramente un sostegno psicologico è necessario perchè ho affrontato tutto da solo. Confido in una risposta,grazie mille per la disponibilità
A seguito di un rapporto orale non protetto con un soggetto poi rivelatosi essere sieropositivo( me lo ha detto 10 giorni dopo, precludendomi la possibilità di fare la profilassi) e con viremia non rilevabile, ho contratto la gonorrea faringea, dal momento che questa persona mi avvisò qualche giorno dopo il rapporto dicendomi di avere lo scolo; non avendo sintomi urinari, ho fatto privatamente un tampone faringeo risultato positivo, poi trattato con una compressa di ciproxin 1000 mg a rilascio modificato prescrittomi dalla guardia medica; il giorno dopo mi sono recato a malattie infettive e mi hanno fatto 1 gr di rocefin ev e 1 gr di azitromicina per os per la profilassi per clamidia, oltre che esami hiv hvc e sifilide. Dopo due settimane ho rifatto tampone faringeo, pcr multiplex urine e tampone rettale per gonococco visto che nel rapporto , il soggetto toccò spesso il mio ano,leccandolo e infilandoci il dito(scusate la schiettezza).Tutto NEGaTIvO.
Per hiv mi è stata fatta anche la carica virale a 21 giorni, risultata non rilevabile. Test hiv di quarta generazione negativo a 30,40 e 60 giorni. Privatamente, in attesa dello scadere dei 90 giorni per la sifilide( come previsto da impegnativa fatta dalla infettivologa), ho effettuato vdrl e tpha a 50 giorni, risultato negativo. È considerabile definitiva la negatività della sifilide a 50 giorni?
Dal momento che ho assunto antibiotici non vorrei averla “decapitata”e aver saltato la fase primaria. Tra poco scadranno i 90 giorni e dovrò ripetere hiv sifilide e hcv, che poi dovrò rifare anche a maggio data la latenza per hcv.
Per il virus hiv sono quindi tranquillo, visto che adesso il test ag/ab è considerato definitivo a 40 giorni, anche se ripetere il test mi mette sempre ansia, ma non posso dire altrettanto della lue, e ci sono informazioni confuse sul periodo finestra
La paura è stata grande, lo shock emotivo mi ha destabilizzato, dopo più di un mese è insorta come una sudorazione anale, che io ho interpretato come perdite, e visto il recente accaduto, ho ripetuto un tempone rettale per clamidia e neisseria risultato negativo. Il proctologo che mi ha visitato ha riscontrato una anite e mi ha dato asacol supposte per 15 giorni e un gel naturale lenitivo, con azione trofica, congedandomi velocemente e minimizzando la cosa. La sensazione di ano umido e la sudorazione non è migliorata, mi sento sempre bagnato e sono abbattuto e per questo sono impaurito dalla possibilità che sia sifilide, sebbene il proctologo non abbia rilevato nessuna anomalia all’anoscopia..volevo solo un parere sulla sifilide e quale altro specialista interpellare, eventualmente che esami fare, sono molto giù, sicuramente un sostegno psicologico è necessario perchè ho affrontato tutto da solo. Confido in una risposta,grazie mille per la disponibilità
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
riepilogando lei ha eseguito:
- Terapia con Ciprofloxacina per la gonorrea con 1000 mg una tantum a rilascio prolungato qualche giorno dopo la scoperta di essere positivo al Gonococco con tampone faringeo.
1) il giorno seguente una doppia terapia con Rocefin 1gr IM e 1 gr os di Azitromicina.
2) Dopo due settimane ha verificato la negativizzazione del tampone faringeo e rettale per il gonococco.
3) a 21 gg ha effettuato test NAT (carica virale) negativo
4) a 30 - 40 - 60 gg ha effettuato test di Iv generazione HIV risultato negativo.
5) a 50 gg su sua iniziativa ha effettuato VRDL e TPHA
6) E' in attesa di ripetere screening per la Lue a 90 gg e nella stessa data per HCV e HBV.
7) E prevista a 6 mesi test di conferma per HCV.
Conclusioni:
1) la Gonorrea orofaringea è stata adeguatamente trattata dall'infettivologo che si è attenuto alle linee guida della WHO, che sconsiglia l'uso dei Fluorochinoloni e raccomanda una unica dose di 250mg di Rocefin IM + 1 gr di azitromicina per os.
Il dosaggio è stato aumentato ad 1 gr per il Rocefin ma questo non è un problema anzi un eccesso di zelo.
2)La negativizzazione del tampone anale e faringeo è pertanto del tutto verosimile.
3) A 21 gg una carica virale di HIV negativa esclude l'infezione con una certezza del 100%
4) A 40 e 60 gg il test di IV generazione HIV ha confermato definitivamente che lei non è stato contagiato da HIV
5 - 6 ) Lo screening sierologico a 50 gg per la sifilide, cioè a 7 settimane ancorchè rassicurante deve tuttavia ESSERE RIPETUTO a 90 GG, cioè a 12 settimane.
Le terapie antiinfettive effettuate possono avere decapitato infatti la espressione clinica del complesso primario - secondario ma non la sierologia che se risulterà negativa a 12 settimane fugherà ogni dubbio.
Eventualmente test di II livello, come l'Immunoblotting IgM +IgG contro le componenti costitutive del treponema, possono essere effettuate per eccesso di zelo. Ne parli con il Collega.
Il test per HBV immunosierologico a 90 gg può essere considerato definitivo.
Personalmente considero definitivo anche quello per HCV, specie se non vi è stato scambio di sangue, dato che HCV non è annoverato tra i patogeni sessualmente trasmissibili.
Ma vedo che è seguito da un Collega assai scrupoloso quindi ascolti i suoi pareri.
Un HCV RNA qualitativo potrebbe chiudere la vicenda a 90 gg ma deve sottoporlo al collega.
-La guardia medica non è aggiornata, perchè l'uso di Fluorochinoloni è sconsigliato nella terapia della gonorrea.
Per quanto riguarda l'anite, innanzitutto va sottoposta all'infettivologo: può per sua tranquillità ripetere il tampone per il Gonococco e quello per la ricerca del DNA di Chlamydia - Mycoplasma Spp - Ureaplasma Urelyticum.
Se risultassero tutti negativi nessuno di questi patogeni è causa della sua irritazione anale.
Tanto meno se risulterà negativa la sierologia per la Sifilide a 90 gg si dovrà considerare il sintomo legato a questa patologia.
Un tampone rettale per la ricerca dell'HPV DNA con tipizzazione eventuale del ceppo può essere presa in considerazione, ma deve parlarne con il collega.
Si ricordi infine che la Sifilide guarisce SEMPRE se ben trattata e non deve costituire uno spauracchio.
Conclusioni: lei non è HIV sieropositivo. Verosimilmente non risulterà HBV positivo ed HCV positivo. E verosimilmente sarà negativo ai test per la LUE.
La Gonorrea è stata adeguatamente curata. Se i tamponi continueranno a essere negativi lei ha eradicato il gonococco.
Si tenga stretto il suo infettivologo: è una persona seria e competente ed è stato fortunato ad incontrarlo.
L'invito è alla tranquillità più assoluta e alla fiducia totale nel Collega che la segue.
Mi aggiorni quando vorrà.
Cari saluti.
Caldarola.
riepilogando lei ha eseguito:
- Terapia con Ciprofloxacina per la gonorrea con 1000 mg una tantum a rilascio prolungato qualche giorno dopo la scoperta di essere positivo al Gonococco con tampone faringeo.
1) il giorno seguente una doppia terapia con Rocefin 1gr IM e 1 gr os di Azitromicina.
2) Dopo due settimane ha verificato la negativizzazione del tampone faringeo e rettale per il gonococco.
3) a 21 gg ha effettuato test NAT (carica virale) negativo
4) a 30 - 40 - 60 gg ha effettuato test di Iv generazione HIV risultato negativo.
5) a 50 gg su sua iniziativa ha effettuato VRDL e TPHA
6) E' in attesa di ripetere screening per la Lue a 90 gg e nella stessa data per HCV e HBV.
7) E prevista a 6 mesi test di conferma per HCV.
Conclusioni:
1) la Gonorrea orofaringea è stata adeguatamente trattata dall'infettivologo che si è attenuto alle linee guida della WHO, che sconsiglia l'uso dei Fluorochinoloni e raccomanda una unica dose di 250mg di Rocefin IM + 1 gr di azitromicina per os.
Il dosaggio è stato aumentato ad 1 gr per il Rocefin ma questo non è un problema anzi un eccesso di zelo.
2)La negativizzazione del tampone anale e faringeo è pertanto del tutto verosimile.
3) A 21 gg una carica virale di HIV negativa esclude l'infezione con una certezza del 100%
4) A 40 e 60 gg il test di IV generazione HIV ha confermato definitivamente che lei non è stato contagiato da HIV
5 - 6 ) Lo screening sierologico a 50 gg per la sifilide, cioè a 7 settimane ancorchè rassicurante deve tuttavia ESSERE RIPETUTO a 90 GG, cioè a 12 settimane.
Le terapie antiinfettive effettuate possono avere decapitato infatti la espressione clinica del complesso primario - secondario ma non la sierologia che se risulterà negativa a 12 settimane fugherà ogni dubbio.
Eventualmente test di II livello, come l'Immunoblotting IgM +IgG contro le componenti costitutive del treponema, possono essere effettuate per eccesso di zelo. Ne parli con il Collega.
Il test per HBV immunosierologico a 90 gg può essere considerato definitivo.
Personalmente considero definitivo anche quello per HCV, specie se non vi è stato scambio di sangue, dato che HCV non è annoverato tra i patogeni sessualmente trasmissibili.
Ma vedo che è seguito da un Collega assai scrupoloso quindi ascolti i suoi pareri.
Un HCV RNA qualitativo potrebbe chiudere la vicenda a 90 gg ma deve sottoporlo al collega.
-La guardia medica non è aggiornata, perchè l'uso di Fluorochinoloni è sconsigliato nella terapia della gonorrea.
Per quanto riguarda l'anite, innanzitutto va sottoposta all'infettivologo: può per sua tranquillità ripetere il tampone per il Gonococco e quello per la ricerca del DNA di Chlamydia - Mycoplasma Spp - Ureaplasma Urelyticum.
Se risultassero tutti negativi nessuno di questi patogeni è causa della sua irritazione anale.
Tanto meno se risulterà negativa la sierologia per la Sifilide a 90 gg si dovrà considerare il sintomo legato a questa patologia.
Un tampone rettale per la ricerca dell'HPV DNA con tipizzazione eventuale del ceppo può essere presa in considerazione, ma deve parlarne con il collega.
Si ricordi infine che la Sifilide guarisce SEMPRE se ben trattata e non deve costituire uno spauracchio.
Conclusioni: lei non è HIV sieropositivo. Verosimilmente non risulterà HBV positivo ed HCV positivo. E verosimilmente sarà negativo ai test per la LUE.
La Gonorrea è stata adeguatamente curata. Se i tamponi continueranno a essere negativi lei ha eradicato il gonococco.
Si tenga stretto il suo infettivologo: è una persona seria e competente ed è stato fortunato ad incontrarlo.
L'invito è alla tranquillità più assoluta e alla fiducia totale nel Collega che la segue.
Mi aggiorni quando vorrà.
Cari saluti.
Caldarola.
[#2]
Utente
Dottore La ringrazio per la sua esaustività e velocità.
Mi rendo conto che ho espresso male la cronologia degli eventi, dato che i test che ho fatto sono stati molteplici, tra ospedale pubblico e laboratori privati (l’ansia ha predominato)
Aspetto di ripetere la sierologia per la sifilde e poi riparlerò con l’infettivologa, sebbene sia stata proprio lei ad indirizzarmi verso il proctologo che poi mi ha visitato e riscontrato una anite.Effettivamente, dato che il rapporto è stato orale reciproco, e la pcr urine che ho effettuato ricercava clamidia,neisseria,trichomonas,ureaplasma e micoplasma, la negatività di questa renderebbe “scontata”la negativita anche nell’ano,sebbene nel tampone rettale ho ricercato solo il gonococco e la clamidia(su indicazione della dottoressa). Riferirò comunque alla dottoressa di fare un tampone “completo”, non appena avrò la sierologia dei 90 giorni della sifilide. dimenticavo, per hbv sono vaccinato! In ogni caso la paura è stata tanta, la terrò aggiornata grazie per la sua gentilezza
Mi rendo conto che ho espresso male la cronologia degli eventi, dato che i test che ho fatto sono stati molteplici, tra ospedale pubblico e laboratori privati (l’ansia ha predominato)
Aspetto di ripetere la sierologia per la sifilde e poi riparlerò con l’infettivologa, sebbene sia stata proprio lei ad indirizzarmi verso il proctologo che poi mi ha visitato e riscontrato una anite.Effettivamente, dato che il rapporto è stato orale reciproco, e la pcr urine che ho effettuato ricercava clamidia,neisseria,trichomonas,ureaplasma e micoplasma, la negatività di questa renderebbe “scontata”la negativita anche nell’ano,sebbene nel tampone rettale ho ricercato solo il gonococco e la clamidia(su indicazione della dottoressa). Riferirò comunque alla dottoressa di fare un tampone “completo”, non appena avrò la sierologia dei 90 giorni della sifilide. dimenticavo, per hbv sono vaccinato! In ogni caso la paura è stata tanta, la terrò aggiornata grazie per la sua gentilezza
[#3]
Medico Chirurgo
Caro Signore,
se per HBV è vaccinato ed ha un titolo HBsAb superiore a 10mUI/L il discorso finisce.
Non vi è bisogno di fare altri test.
Ho capito il suo messaggio: è andato nel "pallone" come si suol dire; adesso si senta con la Collega e faccia serenamente il punto della situazione, che non mi pare affatto drammatica.
Ovviamente se avrà piacere di aggiornarmi lo potrà fare quando vorrà.
Per intanto stia tranquillo: il peggio è passato....
Cari saluti e buon lunedì.
Caldarola.
se per HBV è vaccinato ed ha un titolo HBsAb superiore a 10mUI/L il discorso finisce.
Non vi è bisogno di fare altri test.
Ho capito il suo messaggio: è andato nel "pallone" come si suol dire; adesso si senta con la Collega e faccia serenamente il punto della situazione, che non mi pare affatto drammatica.
Ovviamente se avrà piacere di aggiornarmi lo potrà fare quando vorrà.
Per intanto stia tranquillo: il peggio è passato....
Cari saluti e buon lunedì.
Caldarola.
[#4]
Utente
Gentile Dottore, sono felice di comunicarle l'esito negativo delle sierologie Hiv, Hcv e Sifilide a 95 giorni dall'evento a rischio.
Sono veramente sereno adesso, certo il problema anale persiste ma almeno sono sicuro di non avere quelle che erano le infezioni che più mi tormentavano. L'ano e la zona perianale è umido, appiccicoso quasi costantemente nell'arco della giornata e permane la sensazione di umidità anche all'interno. Ho in programma una ulteriore visita proctologica, per vedere se ci fosse qualcosa di rilevabile all'anoscopia (la scorsa visita il dottore non aveva riscontrato nulla).
Sicuramente potrebbe essere legato allo stato emotivo, ho notato che il problema si acuisce nei momenti o situazioni di maggior stress, comunque voglio indagare perchè è un disturbo fastidioso e invalidante.Spero che con il tempo tutto si risolva..
Grazie per le sue risposte e le sue rassicurazioni.
La saluto cordialmente
Sono veramente sereno adesso, certo il problema anale persiste ma almeno sono sicuro di non avere quelle che erano le infezioni che più mi tormentavano. L'ano e la zona perianale è umido, appiccicoso quasi costantemente nell'arco della giornata e permane la sensazione di umidità anche all'interno. Ho in programma una ulteriore visita proctologica, per vedere se ci fosse qualcosa di rilevabile all'anoscopia (la scorsa visita il dottore non aveva riscontrato nulla).
Sicuramente potrebbe essere legato allo stato emotivo, ho notato che il problema si acuisce nei momenti o situazioni di maggior stress, comunque voglio indagare perchè è un disturbo fastidioso e invalidante.Spero che con il tempo tutto si risolva..
Grazie per le sue risposte e le sue rassicurazioni.
La saluto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.4k visite dal 11/02/2018.
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