Un unico rapporto
Salve sono una ragazza( vaccinata contro il papilloma virus)...ho avuto un rapporto non protetto sia vaginale che orale (ho ingoiato una piccola quantità di sperma e in bocca non ho lezioni a parte un premolare molto sensibile perché devitalizzato da 1 anno e poi si è spaccato la ceramica..)...so di aver fatto una cosa orribile mai fatta prima (ingoiare e farlo non protetto con un ragazzo di 28 anni che ho il sospetto che abbia qualche malattia poiché ho saputo che ha avuto molte partner e chissà forse anche dello stesso sesso)...sono disperata perché vorrei sapere se con un unico rapporto con ingoio se lui fosse HIV+ qual è la possibilità di contagio...poi con lui l'ho fatto solo 6 volte in totale solo vaginale....dopo 16 giorni dalla primo rapporto ero risultata negativa ma poi non ho avuto il coraggio di fare (ad oggi 4 mesi dall'ultimo rapporto) un altro test... vorrei sapere se è molto facile contrarre HIV o Aids da una persona che ce l'ha oppure ci sono casi in cui il contagio può anche non avviene...sono in forte stato depressivo e ansioso..
Grazie in anticipo
Grazie in anticipo
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signorina,
Lei ha posto in essere dei rapporti ad altissimo rischio.
Le ricordo che le MST sono molteplici e non si riducono solo al contagio da HIV, sebbene questo sia il più temibile.
Le prossime volte usi il preservativo per ogni tipo di rapporto.
Il test che ha fatto a 16 gg dal rapporto a rischio non le fornisce nessuna sicurezza sul suo status sierologico per HIV.
Perciò si armi di coraggio: dopo 4 mesi può effettuare sia in laboratorio un test HIV di IV generazione ma anche un Autotest Mylan che si acquista in farmacia.
Avrà il vantaggio di avere risultati definitivi in entrambi i casi.
Comprendo il suo stato ansioso - depressivo ma questo cesserà solo quando avrà il risultato negativo del test.
Per cui affronti con serenità questa verifica al più presto: come si suol dire "via il dente via il dolore".
Mi tenga informato se le faccia piacere.
Cari saluti.
Caldarola.
Lei ha posto in essere dei rapporti ad altissimo rischio.
Le ricordo che le MST sono molteplici e non si riducono solo al contagio da HIV, sebbene questo sia il più temibile.
Le prossime volte usi il preservativo per ogni tipo di rapporto.
Il test che ha fatto a 16 gg dal rapporto a rischio non le fornisce nessuna sicurezza sul suo status sierologico per HIV.
Perciò si armi di coraggio: dopo 4 mesi può effettuare sia in laboratorio un test HIV di IV generazione ma anche un Autotest Mylan che si acquista in farmacia.
Avrà il vantaggio di avere risultati definitivi in entrambi i casi.
Comprendo il suo stato ansioso - depressivo ma questo cesserà solo quando avrà il risultato negativo del test.
Per cui affronti con serenità questa verifica al più presto: come si suol dire "via il dente via il dolore".
Mi tenga informato se le faccia piacere.
Cari saluti.
Caldarola.
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Signorina,
voglio bene sperare che lei non sia andata a donare all'AVIS per farsi fare gli esami 16 giorni dopo un rapporto ad altissimo rischio.
Sarebbe un atto scorretto anche perchè avrà letto bene nel modulo che le è stato consegnato che se si è avuto un rapporto a rischio occorre attendere 4 mesi prima di procedere alla donazione.
Le consiglio di recarsi al centro e di avere l'onestà intellettuale di riferire la omessa informazione al medico.
Se le sia stato fatto un NAT test o un test immunosierologico io non lo so, in ogni caso a 15 gg un test NAT non è certo quanto può esserlo uno a 20 gg: e le assicuro che nella replicazione virale i giorni contano.
Se lei viene a contatto mucoso con il liquido seminale di un soggetto HIV positivo, ignaro di esserlo e con una alta viremia si espone ad un rischio di contagio altissimo: tanto che in queste situazioni si consiglia la chemioprofilassi post esposizione (o PEP). Idem se lo status sierologico del partner è ignoto.
Altro non posso dirle non avendo elementi per esprimermi: le raccomando di non avere più alcun tipo di rapporto occasionale senza il profilattico che già non protegge da tutte le MST: lei è giovanissima e rischiare di rovinarsi la vita perchè un partner occasionale vuole avere rapporti senza condom significa avere poca stima per se stessi.
La prossima volta un partner così lo mandi al diavolo o in famacia.
Cordiali saluti.
Caldarola.
voglio bene sperare che lei non sia andata a donare all'AVIS per farsi fare gli esami 16 giorni dopo un rapporto ad altissimo rischio.
Sarebbe un atto scorretto anche perchè avrà letto bene nel modulo che le è stato consegnato che se si è avuto un rapporto a rischio occorre attendere 4 mesi prima di procedere alla donazione.
Le consiglio di recarsi al centro e di avere l'onestà intellettuale di riferire la omessa informazione al medico.
Se le sia stato fatto un NAT test o un test immunosierologico io non lo so, in ogni caso a 15 gg un test NAT non è certo quanto può esserlo uno a 20 gg: e le assicuro che nella replicazione virale i giorni contano.
Se lei viene a contatto mucoso con il liquido seminale di un soggetto HIV positivo, ignaro di esserlo e con una alta viremia si espone ad un rischio di contagio altissimo: tanto che in queste situazioni si consiglia la chemioprofilassi post esposizione (o PEP). Idem se lo status sierologico del partner è ignoto.
Altro non posso dirle non avendo elementi per esprimermi: le raccomando di non avere più alcun tipo di rapporto occasionale senza il profilattico che già non protegge da tutte le MST: lei è giovanissima e rischiare di rovinarsi la vita perchè un partner occasionale vuole avere rapporti senza condom significa avere poca stima per se stessi.
La prossima volta un partner così lo mandi al diavolo o in famacia.
Cordiali saluti.
Caldarola.
[#4]
Utente
Non mi è stato dato nessun modulo da compilare.
Sono ancora in tempo per la PEP?come e dove si fa e cos'è?
Ma quindi se lui era hiv positivo io al 100% devo averlo preso o c'è una piccolissima possibilità di mancato contagio?
Il fatto è successo circa 4 mesi fa e ho letto molte cose a riguardo ad esempio i sintomi...il ciclo è regolare, ho avuto l'influenza più di tre volte e solo una volta ho avuto linfonodi della gola gonfissimi e pieni di infezione dopo pochi giorni dal fatto (credo meno di 1 mese)...tanto che il dottore mi prescrisse 3 volte al giorno l'antibiotico.
Potrebbe esserci oltre al test che farò al più presto qualche sintomo che mi faccia capire qualcosa in più?
Grazie
Sono ancora in tempo per la PEP?come e dove si fa e cos'è?
Ma quindi se lui era hiv positivo io al 100% devo averlo preso o c'è una piccolissima possibilità di mancato contagio?
Il fatto è successo circa 4 mesi fa e ho letto molte cose a riguardo ad esempio i sintomi...il ciclo è regolare, ho avuto l'influenza più di tre volte e solo una volta ho avuto linfonodi della gola gonfissimi e pieni di infezione dopo pochi giorni dal fatto (credo meno di 1 mese)...tanto che il dottore mi prescrisse 3 volte al giorno l'antibiotico.
Potrebbe esserci oltre al test che farò al più presto qualche sintomo che mi faccia capire qualcosa in più?
Grazie
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Medico Chirurgo
La PEP si fa entro 72 ore dall'evento a rischio, comunque al più presto, e a lei non servirebbe più.
Non mi ha detto all'AVIS che test le è stato fatto e questa è una cosa molto importante: non ha nessun risultato che le è stato spedito a casa? Dovrebbe aver fatto anche lo screening per la Sifilide e alcune analisi di routine.
Stendiamo un pietoso velo sulla donazione dopo pochi giorni da un rapporto ad altissimo rischio: sappia da ora in poi che deve aspettare 4 mesi o se vuole donare prima deve informare il personale del centro prelievi.
In realtà non esistono sintomi che possano suggerire, in tempi così brevi, una HIV sieropositività.
Come non esiste il 100%, cioè la certezza, in Infettivologia: esiste un margine di rischio o di sicurezza che va sempre riferito al singolo caso: nel suo caso il margine di rischio è molto alto ma non è certo che lei abbia contratto l'HIV.
Domani stesso faccia il test: le ho detto che può anche eseguire quello che si compra in farmacia e farsi aiutare da un'amica ad eseguirlo: se seguirà le istruzioni il risultato sarà definitivo.
Oppure si rechi in un qualunque laboratorio per eseguire un HIV test di IV generazione: prima farà il test prima avrà il risultato e potrà archiviare questa parentesi della sua vita.
Traendo tuttavia da essa quanto di buono c'è da trarre in termini di esperienza.
Se vorrà mi faccia sapere.
Saluti cari
Caldarola.
Non mi ha detto all'AVIS che test le è stato fatto e questa è una cosa molto importante: non ha nessun risultato che le è stato spedito a casa? Dovrebbe aver fatto anche lo screening per la Sifilide e alcune analisi di routine.
Stendiamo un pietoso velo sulla donazione dopo pochi giorni da un rapporto ad altissimo rischio: sappia da ora in poi che deve aspettare 4 mesi o se vuole donare prima deve informare il personale del centro prelievi.
In realtà non esistono sintomi che possano suggerire, in tempi così brevi, una HIV sieropositività.
Come non esiste il 100%, cioè la certezza, in Infettivologia: esiste un margine di rischio o di sicurezza che va sempre riferito al singolo caso: nel suo caso il margine di rischio è molto alto ma non è certo che lei abbia contratto l'HIV.
Domani stesso faccia il test: le ho detto che può anche eseguire quello che si compra in farmacia e farsi aiutare da un'amica ad eseguirlo: se seguirà le istruzioni il risultato sarà definitivo.
Oppure si rechi in un qualunque laboratorio per eseguire un HIV test di IV generazione: prima farà il test prima avrà il risultato e potrà archiviare questa parentesi della sua vita.
Traendo tuttavia da essa quanto di buono c'è da trarre in termini di esperienza.
Se vorrà mi faccia sapere.
Saluti cari
Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.2k visite dal 28/01/2018.
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