Vaccini nell' esercito e probabili conseguenze

Salve,
sono una ragazza di 23 anni con una domanda che non è stata chiarita da nessuno dei miei medici curanti:il mio fidanzato è arruolato da 6 mesi nell' esercito e nel corso del tempo sta eseguendo tutti i vaccini da regolamento (vaccinazione antitetanica/antidifterica;vaccinazione antitifoidea per via orale;vaccinazione antimeningococcica;vaccinazione anti-morbillo/rosolia/parotite).Premettendo che non ho mai fatto nessuno di questi vaccini e generalmente tendo ad avere le difese immunitarie piuttosto basse,volevo sapere se è possibile che lui diventi nei miei confronti un potenziale"trasmettitore"di queste o altre malattie,dal momento che gli vengono iniettati batteri/virus vivi attenuati.Recentemente ho contratto una stomatite erpetica e una gastroenterite (a distanza di un mese l'una dall'altra) sempre pochi giorni dopo esserci visti.Chiedendo info a più medici le risposte sono state molto contrastanti e non hanno assolutamente sciolto i miei dubbi:esiste davvero un rischio concreto che il mio fidanzato possa infettarmi dopo essere stato sottoposto ai vaccini?Dopo aver eseguito un vaccino,dovremmo prendere qualche tipo di precauzione e se sì,quali e per quanti giorni?
Ringrazio cordialmente.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signorina,
spiace apprendere che le conoscenze di molti medici stiano cadendo a livello 0 in una scala da 1 a 10!
La risposta esiste ed è inequivoca: chi viene vaccinato non trasmette il virus attenuato (nel caso dell'MPR) o l'antigene inattivato (ucciso), sviluppa una risposta anticorpale e non può divenire portatore sano delle malattie perle quali si è vaccinato.
Fa eccezione solo il Vaccino per la Varicella che può determinare una lievissima malattia attenuata teoricamente trasmissibile a chi non sia immune.La trasmissione è stata documentata anche in assenza di sintomi.
Mi pare che non sia il suo caso ma le ribadisco che anche se lo fosse,la potenzialità infettante di un vaccinato contro VZV è più teorica che reale. E presuppone che lei non abbia avuto la varicella.
Comunichi questa risposta a chi brancola nel buio della ignoranza fregiandosi di una laurea in Medicina e quel che è peggio di una abilitazione dello Stato all'esercizio della professione.
Cordialità.
Caldarola.
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la velocità della risposta.
In questi ultimi giorni il mio fidanzato ha terminato l’assunzione del vaccino contro il tifo per via orale. Posso quindi stare tranquilla e vederlo normalmente senza eventuali “rischi” di contagio, come invece mi è stato ipotizzato da alcuni ”professionisti”? La ringrazio ancora, ma purtroppo la disinformazione è molta e persone competenti sempre meno. Le auguro una buona giornata!
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
non esiste alcun rischio neanche per la vaccinazione antitifica per via orale che utilizza la Salmonella typhi Ty21a.
Si tratta di un mutante che per un deficit enzimatico accumula al suo interno Galattosio il quale provoca lo scoppio (la lisi) del batterio e quindi la sua morte.
Il suddetto mutante non è reversibile nella forma virulenta della Salmonella Typi nè in vitro nè in vivo.
Per lei dunque non esiste pericolo di contagio alcuno.
Mi tolga una curiosità: ma i "professionisti" a cui si riferisce Lei sono medici?
Buona domenica,
Caldarola.
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora per aver sciolto i miei dubbi! I professionisti a cui mi riferisco sono medici ai quali mi sono rivolta per chiarire alcune mie perplessità, dal momento che quasi ogni volta che incontro il mio fidanzato in licenza sviluppo virus piuttosto resistenti nel giro di pochi giorni. Personalmente non ho mai creduto che un ragazzo vaccinato e chiuso in caserma possa essere il responsabile dei miei malanni, ma sono stata portata a ipotizzarlo per l' allarmismo creato sia dai miei genitori che dai miei medici. La ringrazio ancora per la disponibilità!
Salute del bambino

Caratteristiche e cura delle principali patologie dei bambini: malattie esantematiche, infettive, disturbi gastrointestinali, problemi di chirurgia pediatrica.

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