La diagnosi, come è possibile contrarre questa malattia senza aver avuto rapporti
Buongiorno,
Il 17 di settembre al mio compagno è comparsa un’ulcera tonda sul solco balano-prepuziale. I primi giorni era presente un leggero strato di siero giallo (tipo infezione). Ad oggi l’ulcera non è tonda ma sembra quasi allungata. È stato visitato da un dermatologo che gli ha prescritto un tampone batterico risultato negativo.
Si è recato successivamente in un centro di malattie sessualmente trasmissibili e gli è stato fatto un prelievo di tessuto per l’osservazione al microscopio oscuro. Il medico ha detto di aver visto qualcosa ma di non essere sicuro che si trattasse di Treponemi perché era stato utilizzato il peg unguento e questo poteva aver sballato l’esame. Tuttavia sul referto è stata riportata presenza di generici Treponemi ed è stato richiesto un esame di approfondimento per la tipologia specifica.
Siamo insieme da anni e gli unici rapporti non protetti sono orali. Ovviamente entrambi siamo certi di non aver avuto rapporti con altre persone (per una questione di rispetto reciproco e maturità non mentiremmo a un medico che cerca di capire cosa ci succede).
Oggi io mi sono recata a fare il prelievo del sangue per sicurezza, pur non avendo nessun sintomo evidente.
Volevo sapere, se dovesse essere confermata la diagnosi, come è possibile contrarre questa malattia senza aver avuto rapporti con altre persone.
Il medico che ha visitato il mio compagno ha lasciato aperta la strada per mezzi di contagio alternativi, la dottoressa che ha visitato me è stata invece più netta sostenendo che non c’è modo se non sessualmente (si è però raccomandata di non usare gli stessi asciugamani). Il dubbio che abbiamo è proprio questo: se si trasmette solo sessualmente perché allora avere queste accortezze? Noi siamo sicuri di non aver avuto rapporti con altre persone da quando stiamo insieme (circa 5 anni).
Non sappiamo se può avere un ruolo ma nel mese di agosto siamo stati su un’isola in Africa e abbiamo vissuto a contatto con la popolazione locale.
Spero in un vostro parere,
Grazie
Il 17 di settembre al mio compagno è comparsa un’ulcera tonda sul solco balano-prepuziale. I primi giorni era presente un leggero strato di siero giallo (tipo infezione). Ad oggi l’ulcera non è tonda ma sembra quasi allungata. È stato visitato da un dermatologo che gli ha prescritto un tampone batterico risultato negativo.
Si è recato successivamente in un centro di malattie sessualmente trasmissibili e gli è stato fatto un prelievo di tessuto per l’osservazione al microscopio oscuro. Il medico ha detto di aver visto qualcosa ma di non essere sicuro che si trattasse di Treponemi perché era stato utilizzato il peg unguento e questo poteva aver sballato l’esame. Tuttavia sul referto è stata riportata presenza di generici Treponemi ed è stato richiesto un esame di approfondimento per la tipologia specifica.
Siamo insieme da anni e gli unici rapporti non protetti sono orali. Ovviamente entrambi siamo certi di non aver avuto rapporti con altre persone (per una questione di rispetto reciproco e maturità non mentiremmo a un medico che cerca di capire cosa ci succede).
Oggi io mi sono recata a fare il prelievo del sangue per sicurezza, pur non avendo nessun sintomo evidente.
Volevo sapere, se dovesse essere confermata la diagnosi, come è possibile contrarre questa malattia senza aver avuto rapporti con altre persone.
Il medico che ha visitato il mio compagno ha lasciato aperta la strada per mezzi di contagio alternativi, la dottoressa che ha visitato me è stata invece più netta sostenendo che non c’è modo se non sessualmente (si è però raccomandata di non usare gli stessi asciugamani). Il dubbio che abbiamo è proprio questo: se si trasmette solo sessualmente perché allora avere queste accortezze? Noi siamo sicuri di non aver avuto rapporti con altre persone da quando stiamo insieme (circa 5 anni).
Non sappiamo se può avere un ruolo ma nel mese di agosto siamo stati su un’isola in Africa e abbiamo vissuto a contatto con la popolazione locale.
Spero in un vostro parere,
Grazie
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
mi permetta di risponderle per punti.
1) La Sifilide si trasmette SOLO per via sessuale. E' una MST dalla quale il preservativo protegge poco.
Il Treponema Pallidum è estremamente labile lontano dal corpo umano; tuttavia mi pare che in caso di una lesione non ancora determinata in diagnosi l'uso di asciugamani personali sia ragionevole.
2) E' tassativo che di fronte ad una lesione che si sospetti essere un sifiloma primario, che non sempre ha le caratteristiche che si leggono sui libri, e glielo dico per esperienza, non si applichi MAI nessuna terapia topica.
Se si sa fare si procede alla osservazione dell'essudato in campo oscuro, altrimenti si manda il paziente dal Microbiologo.
3)Non conosco l'"occhio" del collega del centro MST e se abbia visualizzato elementi con caratteristiche delle Spirochaetaceae, che annoverano : commensali non patogeni; il Treponema Pallidum agente etiologico della Sifilide; il Treponema Carateum che causa una Malattia tropicale, la Pinta, analoga alla Sifilide; Il Treponema Endemicum che causa un'altra malattia tropicale il Bejel; Il Treponema Pertenue che causa la Framboesia, altra malattia tropicale.
Glieli cito perchè mi parla di un viaggio in Africa a contatto con popolazioni locali.
4) E inutile, almeno via web, perdere tempo in dissertazioni microbiologiche che lasciano il tempo che trovano: si cominci ad escludere la Sifilide con i test opportuni:
a) quelli di primo livello (VDRL o RPR che si positivizzano precocemente dopo la comparsa del sifiloma primario, sempre che sia tale) e il THPA che si positivizza assai più tardivamente (verso la decima settinama dall'infezione) e può essere meno utile per una diagnosi precoce.
b) Quelli di secondo livello immunosierologici che comprendono il dosaggio SEPARATO e QUANTITATIVO delle IgM e delle IgG anti Treponema Pallidum.
La ricerca degli "anticorpi anti Treponema pallidum" (IgM+IgG) non è utile perchè non consente di quantizzare le IgM indice sicuro di infezione recente e in atto.
5) In questo "bailamme" è utile scegliere un ottimo infettivologo esperto o un reparto di Malattie infettive che nella sua città sono assolutamente presenti. Per essere seguiti in modo professionale.
6) Tutti i Treponemi citati sono sensibili alla BenzilPenicillina Benzatina che è l'antibiotico di prima scelta ai dosaggi opportuni.
Sarebbe bene che anche lei si sottoponese ai test. Eventualmente farete terapia insieme per evitare fenomeni di Ping-Pong.
Faccia sapere notizie se vorrà.
Un cordiale saluto,
Caldarola.
mi permetta di risponderle per punti.
1) La Sifilide si trasmette SOLO per via sessuale. E' una MST dalla quale il preservativo protegge poco.
Il Treponema Pallidum è estremamente labile lontano dal corpo umano; tuttavia mi pare che in caso di una lesione non ancora determinata in diagnosi l'uso di asciugamani personali sia ragionevole.
2) E' tassativo che di fronte ad una lesione che si sospetti essere un sifiloma primario, che non sempre ha le caratteristiche che si leggono sui libri, e glielo dico per esperienza, non si applichi MAI nessuna terapia topica.
Se si sa fare si procede alla osservazione dell'essudato in campo oscuro, altrimenti si manda il paziente dal Microbiologo.
3)Non conosco l'"occhio" del collega del centro MST e se abbia visualizzato elementi con caratteristiche delle Spirochaetaceae, che annoverano : commensali non patogeni; il Treponema Pallidum agente etiologico della Sifilide; il Treponema Carateum che causa una Malattia tropicale, la Pinta, analoga alla Sifilide; Il Treponema Endemicum che causa un'altra malattia tropicale il Bejel; Il Treponema Pertenue che causa la Framboesia, altra malattia tropicale.
Glieli cito perchè mi parla di un viaggio in Africa a contatto con popolazioni locali.
4) E inutile, almeno via web, perdere tempo in dissertazioni microbiologiche che lasciano il tempo che trovano: si cominci ad escludere la Sifilide con i test opportuni:
a) quelli di primo livello (VDRL o RPR che si positivizzano precocemente dopo la comparsa del sifiloma primario, sempre che sia tale) e il THPA che si positivizza assai più tardivamente (verso la decima settinama dall'infezione) e può essere meno utile per una diagnosi precoce.
b) Quelli di secondo livello immunosierologici che comprendono il dosaggio SEPARATO e QUANTITATIVO delle IgM e delle IgG anti Treponema Pallidum.
La ricerca degli "anticorpi anti Treponema pallidum" (IgM+IgG) non è utile perchè non consente di quantizzare le IgM indice sicuro di infezione recente e in atto.
5) In questo "bailamme" è utile scegliere un ottimo infettivologo esperto o un reparto di Malattie infettive che nella sua città sono assolutamente presenti. Per essere seguiti in modo professionale.
6) Tutti i Treponemi citati sono sensibili alla BenzilPenicillina Benzatina che è l'antibiotico di prima scelta ai dosaggi opportuni.
Sarebbe bene che anche lei si sottoponese ai test. Eventualmente farete terapia insieme per evitare fenomeni di Ping-Pong.
Faccia sapere notizie se vorrà.
Un cordiale saluto,
Caldarola.
[#2]
Utente
Buongiorno,
Volevo innanzitutto ringraziarvi per il consulto chiaro ed esaustivo dell’ultima volta.
Vi riporto gli aggiornamenti della situazione:
- gli esami del sangue del mio compagno (5 ottobre) sono risultato negativi alla sifilide;
- il campione di dna batterico raccolto dall’ulcera (5 ottobre) è risultato essere affine a quello dei Treponemi;
- i miei esami del sangue (5 ottobre e ripetuti il 19 ottobre) sono sempre risultati negativi.
- il mio compagno ha concluso i 15 giorni di bassado e l’ulcera è scomparsa.
- ultimo rapporto sessuale avvenuto il 17 settembre, e ulcera comparsa intorno al 20 settembre. Un mese prima ci siamo recati in Africa in vacanza. Entrambi sosteniamo di non aver avuto rapporti di nessun genere con altre persone.
Sinceramente e senza impegno vorrei chiedervi un parere sulla situazione.
Nel centro che mi segue mi hanno spiegato (spero di poter riportare correttamente la spiegazione) che esistono anticorpi in grado di segnalare la presenza in atto della sifilide e anticorpi che invece segnalano se la malattia è stata contratta in passato e che quindi restano positivi per sempre.
Hanno quindi detto che se gli esami del sangue del mio compagno sono negativi per questi ultimi anticorpi lui sicuramente non ha mai avuto la sifilide sessuale (si dovrebbe quindi cercare la causa dell’ulcera altrove). Hanno anche ribadito, come voi, che la sifilide sessuale si contrae SOLO per via sessuale.
Al contrario nel centro che segue il mio compagno gli hanno detto che gli esami del sangue possono restare negativi (essendo una fase pre-sierologica) e che si può contrarre la sifilide sessuale anche per contatto di oggetti/superfici.
Inizialmente ci siamo rivolti a due centri differenti per comodità di zona (entrambi a Milano) ma sinceramente sentendo due diagnosi così diversi ad oggi non sappiamo a chi affidarci per gli esami futuri che dovremo fare.
Grazie ancora e buona giornata
Volevo innanzitutto ringraziarvi per il consulto chiaro ed esaustivo dell’ultima volta.
Vi riporto gli aggiornamenti della situazione:
- gli esami del sangue del mio compagno (5 ottobre) sono risultato negativi alla sifilide;
- il campione di dna batterico raccolto dall’ulcera (5 ottobre) è risultato essere affine a quello dei Treponemi;
- i miei esami del sangue (5 ottobre e ripetuti il 19 ottobre) sono sempre risultati negativi.
- il mio compagno ha concluso i 15 giorni di bassado e l’ulcera è scomparsa.
- ultimo rapporto sessuale avvenuto il 17 settembre, e ulcera comparsa intorno al 20 settembre. Un mese prima ci siamo recati in Africa in vacanza. Entrambi sosteniamo di non aver avuto rapporti di nessun genere con altre persone.
Sinceramente e senza impegno vorrei chiedervi un parere sulla situazione.
Nel centro che mi segue mi hanno spiegato (spero di poter riportare correttamente la spiegazione) che esistono anticorpi in grado di segnalare la presenza in atto della sifilide e anticorpi che invece segnalano se la malattia è stata contratta in passato e che quindi restano positivi per sempre.
Hanno quindi detto che se gli esami del sangue del mio compagno sono negativi per questi ultimi anticorpi lui sicuramente non ha mai avuto la sifilide sessuale (si dovrebbe quindi cercare la causa dell’ulcera altrove). Hanno anche ribadito, come voi, che la sifilide sessuale si contrae SOLO per via sessuale.
Al contrario nel centro che segue il mio compagno gli hanno detto che gli esami del sangue possono restare negativi (essendo una fase pre-sierologica) e che si può contrarre la sifilide sessuale anche per contatto di oggetti/superfici.
Inizialmente ci siamo rivolti a due centri differenti per comodità di zona (entrambi a Milano) ma sinceramente sentendo due diagnosi così diversi ad oggi non sappiamo a chi affidarci per gli esami futuri che dovremo fare.
Grazie ancora e buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 05/10/2017.
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