Rischio HIV masturbazione trans
Egregi Dottori da un paio di settimane ho un dubbio atroce che mi sta facendo vivere in ansia.
Un paio di settimane fa purtroppo ho avuto la curiosità di andare con un trans in un appartamento ( non capiterà mai più).
Ci siamo masturbati a vicenda e sfortunatamente durante l'eiaculazione parte del suo sperma è andato a finire sulla mia mano e forse anche sul mio pene ( non ricordo bene dato che era buio ).
La mia domanda è se c'è il rischio di aver contratto l'HIV nel caso in cui il trans fosse stato siero-positivo.
Devo fare il test oppure il rischio è nullo?
Grazie.
Cordialmente.
Un paio di settimane fa purtroppo ho avuto la curiosità di andare con un trans in un appartamento ( non capiterà mai più).
Ci siamo masturbati a vicenda e sfortunatamente durante l'eiaculazione parte del suo sperma è andato a finire sulla mia mano e forse anche sul mio pene ( non ricordo bene dato che era buio ).
La mia domanda è se c'è il rischio di aver contratto l'HIV nel caso in cui il trans fosse stato siero-positivo.
Devo fare il test oppure il rischio è nullo?
Grazie.
Cordialmente.
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Medico Chirurgo
Caro Signore,
le faccio un ragionamento molto concreto.
Il rischio nullo non esiste in medicina.
Possiamo dire che il suo rapporto non rientra tra quelli comunemente considerati a rischio. C'è una differenza che ella senz'altro coglie.
Ora, se lei tuttavia dovesse già avere il tarlo del tubbio che si è insinuato nella sua mente e fa "cri cri" tanto vale che a 40 gg faccia un test HIV I-II di IV gnerazione, che sarà negativo e definitivo, di modo da chiudere questo capitolo ed evitare che al primo linfonodo che si gonfia nella sua mente si scateni una tempesta neurotrasmettitoriale esitante in un attacco di panico.
O che sviluppi poi una sindrome ansioso ipocondriaca.
La soluzione è semplice e viene data nel suo interesse.
Mi facciapure sapere se vorrà.
Saluti cari.
Dott. Caldarola.
le faccio un ragionamento molto concreto.
Il rischio nullo non esiste in medicina.
Possiamo dire che il suo rapporto non rientra tra quelli comunemente considerati a rischio. C'è una differenza che ella senz'altro coglie.
Ora, se lei tuttavia dovesse già avere il tarlo del tubbio che si è insinuato nella sua mente e fa "cri cri" tanto vale che a 40 gg faccia un test HIV I-II di IV gnerazione, che sarà negativo e definitivo, di modo da chiudere questo capitolo ed evitare che al primo linfonodo che si gonfia nella sua mente si scateni una tempesta neurotrasmettitoriale esitante in un attacco di panico.
O che sviluppi poi una sindrome ansioso ipocondriaca.
La soluzione è semplice e viene data nel suo interesse.
Mi facciapure sapere se vorrà.
Saluti cari.
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 14/09/2017.
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