Gardnerella Vaginalis

Salve sono un uomo adulto,non sono sposato e non ho relazioni stabili ma credo di avere una normale attività sessuale. Detto questo mi è stata trovato dopo un esame (tampone) la presenza di questo Gardnerella Vaginalis dato che sintomi tipo uretriti mi affliggevano da un bel po' spariti del tutto dopo la cura antibiotica Flagyl. Ho letto pareri discordanti su questo battere, chi la considera una MTS chi no per la presenza se pure non eccessiva su donne vergini. Ciò che mi la scia perplesso e il fatto che questo sembrerebbe un batterio femminile ma io mi sono sempre protetto con l'uso di condom (tranne un paio di anni fa, ma era una storia "durata anni"), quindi chiedo, è possibile avere questo batterio nella propria flora e quando si può creare l occasione questo incomincia a svilupparsi e creare fastidi?
Chiedo questo perché sono stato molto stressato in questo periodo, tra lavoro e problemi familiari e inoltre prima di questa pseudo uritrite, ho avuto problemi alla mucosa del pene dovuti a lavaggi eccessivi e creme sbagliate poi che mi ha indebolito e non poco (desquamazione totale del prepuzio e del glande) le difese immunitarie!

Non so....il quadro fila?
Mi scuso se ho sbagliato a inserire il consulto nella sede sbagliata (urologia era più appropriato?) ma proprio non riesco a capire da dove può venire tale batterio!

Saluti
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
guardi, la Gardnerella Vaginalis non è un batterio gram negativo che colpisce le mucose di uomini e donne.
Non esistono batteri femminili e maschili.
Lei ha avuto una uretrite da Gardnerella opportunamente curata con Metronidazolo.
Come il batterio sia finito nella sua uretra non posso certo dirglielo io o alcun altro: può essere stato durante i preliminari, al momento di sfilare il profilattico....faccia mente locale.
Ad ogni modo l'infezione pare debellata ma se vuole la certezza deve fare un nuovo tampone uretrale.
Saluti cari,
Dott. Caldarola.
[#2]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie per la risp Dott. Caldarola.
Quindi la via sessuale è l'unico modo per prendere il batterio? Il tampone eseguito non è stato uretrale, nel senso le colonie sono state prese con un tampone a striscio (penso che si dica così) sul meato uretrale.
L'ultimo rapporto avuto fu 40 giorni prima coperto anche esso da condom, non è un tempo abbastanza lungo per associarlo a tale batterio?
L unica cosa che mi viene in mente poi e che usai un asciugamano non mio...non so se può essere rilevante!

L'idea di un possibile cambiamento PH sulla mucosa dovuto come detto prima all eccessiva assunzione di saponi è anche esso un fattore irrilevante?

Cari saluti
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
credo che malgrado i suoi sforzi mnesici difficilmente potrà scoprire come di è inteffato con la Gardnerella.
Che un pò di sapone penetri nel meato uretrale succede a tutti e non altera la flora residente perchè l'uretra maschile si difende bene da questo batterio a differenza della vagina.
A meno che non entriamo nel capitolo delle parafilie e delle pratiche Sado-Maso in cui ci sono uomini che amano inserire sonde uretrali o farsele inserire dalla loro compagna.
Tuttavia ritengo che nel suo caso questo sia un pensiero da scartare.
La infezione sembra clinicamente guarita: se la sua compagna non ha sintomi riferibili alla Gardnerella, nel qual caso un tampone vaginale sarebbe utile, faccia solo lei quello uretrale e se negativo archivi pure la vicenda.
Se vuole essere ancora più certo che le vie genitali siano esenti dalla colonizzazione faccia anche una spermiocultura.
Saluti cari,
Dott. Caldarola.
[#4]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
E si....sembra essere un bel mistero sta Gardnerella che sembra scatenarsi per molteplici fattori! Comque Grazie dottore per la risposta e per i consigli che sicuramente adottero, aspetto che passino i dovuti giorni dopo la cura antibiotica onde evitare falsi negativi agli esami.

Le auguro una piacevole serata
[#5]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Augurio ricambiato.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.