Hiv1 aiuto!
Mi sono sottoposto oggi al test per HIV all'Ospedale S Martino di Genova, reparto malattie infettive.
Questo perché è stato diagnosticato al mio partner ieri da un centro diagnostico privato.
Visto che siamo a ferragosto i tempi di attesa sono piuttosto lunghi e cercavo qualche risposta, se possibile, alla luce dell'esito dell'istituto privato (l'Ospedale di Ge ha fatto test diversi e più specifici circa la terapia e i tempi di trasmissione del virus, li ha chiamati di quarto livello).
La mia preoccupazione è rivolta si a me, ma soprattutto alla persona che amo.
Considerando che ha già avuto infezioni come linfonodi, mononucleosi, febbre altissima, sudorazione notturna negli ultimi sei mesi, che adesso è in cura con augmentin per un ascesso e tra tre giorni deve sottoporsi a una colonscopia (gli è stata prescritta prima di aver diagnosticato la malattia in questione).
- Sono gravi questi livelli?
- C'è il rischio che sia AIDS o solo HIV?
- C'è rischio di morte, nonostante vengano seguite costantemente le cure?
Sono domande che non ho fatto al medico perché non ero ben preparato, è successo tutto in 2 giorni.
Chiedo quindi un vostra valutazione realistica, per quanto possibile, basandovi su questi dati:
SIEROLOGIA
ANICORPI ANTI HIV (IMMUNOBLOTTING)
HIV 1 GAG POSITIVO
HIV1 POL "
HIV1 ENV "
HIV 2 ENV NEGATIVO
Il privato che ha consegnato le analisi è stato piuttosto pessimista, molto pessimista.
Lo specialista di Genova, Dott. di Biagio, invece è stato decisamente più positivo, dicendo di non preoccuparsene troppo che con una cura adeguata si può quasi condurre una vita normale, anche a livello di longevità grazie all'innovazione dei farmaci. Bisogna però aspettare l'esito dell'analisi prima di intraprendere una cura.
si tranquillizzi.
Concordo con il collega: la HIV positività può essere gestita molto efficacemente oggigiorno, con ottima qualità di vita e spettanza di vita molto lunga.
Il privato che le ha consegnato le analisi o è cretino o è ignorante.
O sono valide entrambe le ipotesi.
Si tranquillizzi.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
grazie per la risposta.
Abbiamo ricevuto le analisi del test, il mio risultato è stato fortunatamente negativo.
Sono l'unico a sapere della sua positività al test ed è preoccupato per il cambio di vita che dovrà affrontare tipo stare attento a non ammalarsi, non bere,dimenticarsi di prendere la cura anche un solo giorno, il parere degli altri (c'è tanta ignoranza ancora) e addiritura mette in dubbio la nostra convivenza, cosa che a me non preoccupa (certo inizialmente dovremo avere precauzioni) e la longevità della vita.
Secondo lei sono paure normali e infodate?
E il fatto che sia io l'unico a saperlo è sconsigliato?
Scusi per le domande più psicologiche che mediche, la prossima settimana il Dottore ci ha fissato un appuntamento con uno psicologo specializzato in casi simili, spero che sia di aiuto..
certamente lo psicologo sarà più esauriente di me che non posso vantare altrettanta esperienza in questo campo.
Io le posso solo dire che quasi tutti i sieropositivi che si scoprono tali devono affrontare un trauma psicologico: sia relativo alla propria salute sia alla disinformazione circolante.
La terapia purtroppo va presa ogni giorno: ma anche io mattina e pomeriggio non devo dimenticarmi di prendere le compresse per la pressione.....
La mediana di sopravvivenza non si discosta da quella dei soggetti HIV negativi, specie se si è assidui con la terapia e con i controlli.
Ma di queste cose parlerà lo psicologo.
Non credo che la vostra unione sia in pericolo: metterete in conto le spese per i profilattici e continuerete a essere una coppia unita, forse ancora più di prima.
Saluti cari ad entrambi,
Dott. Caldarola.
volevo un ultimo parere, ha un piccolo ascesso, anche se il dentista dopo 3 confezioni di augmentin ha detto oggi che non si tratta di ascesso ma del dente del giudizio.
Siccome il dentista non è al corrente del probrema virale, gli ha detto di sospendere l'antibiotico.
Il virologo dell'ospedale ha invece consigliato addiritura di prenderne 3 pastiglie al giorno, ogni 8 ore.
Siccome domani non trovo il Virologo e la prossima visita (da dove comicerà la terapia antiretrovirale) è il 1 settembre, c'è il dubbio se continuare o meno la terapia per questi giorni.
Non le posso chiedere una prescrizione senza visita, ma secondo lei possono fare male tutti questi antibiotici prima di iniziare la nuova terapia?
L'ascesso, o quel che è, è piccolo.
grazie ancora
siccome per iniziare la terapia dobbiamo anche migliorare la qualità della vita, che attualmente è decisamente fuori controllo, cercavamo una clinica di disintossicazione da sostanze d'abuso e al tempo stesso in grado di seguire il problema dell'HIV.
Ritengo questa fase essenziale per ottimizzare la cura e al tempo stesso la qualità della vita.
Io sul web ho trovato questa:
http://www.heroindetoxeurope.com/ita/vip
promettono molto, può essere affidabile secondo lei? E' a Belgrado in Serbia, ma sinceramente l'avrei preferita più vicina. So' che in Svizzera ce ne sono diverse, saprebbe consigliarmene qualcuna in particolare?
per quanto riguarda l'ascesso: se al dentista sono servite 3 confezioni di Augmentin per capire di cosa si trattava cambi dentista....
Può comunque proseguire con la terapia suggerita dall'infettivologo fino alla visita, trattandosi di un antibiotico ben tollerato e scarsamente o per nulla tossico.
Le sconsiglio vivamente le "Cliniche" per la disintossicazione che sono la scelta peggiore che si possa fare: trovate un bravo psichiatra esperto in dipendenze e fatevi seguire da lui: saprà come gestirvi.
La maggior parte dei VIP che si ricoverano in quste cliniche appena escono ricadono nella dipendenza e spesso ci lasciano le penne.
Saluti cari.
Dott. Caldarola.
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