Herpes sine herpes

Buonasera soffro da tanti anni di forti dolori brucianti e lancinanti lungo la scapola destra fino a metà testa posteriore ogni due settimane con vomito , per tre giorni. I farmaci antinfiammatori non fanno effetto . Esami nella norma tranne Valori IGG epstein barr e IGG zoster che sono alti , ho sensibilità curanea sulla schiena ed al tocco diventa tutta rossa. Attualmente beneficio con cerotto versatis 5% e lenizac.Un medico immunologo, sentito i miei sintomi e saputo che ho avuto lo zoster anni fa nella posizione dolorante, mi ha diagnosticato herpes sine herpete mentre il neurologo una nevrite post herpetica. Sono due cure diverse e non so a chi devo dare ragione. Mi potete aiutare ? Grazie.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
l'Herpes sine Herpete (lett. Herpes senza Herpes) è dovuto ad una riattivazione del VZV che provoca una ganglionite, come nel classico Zoster, i sintomi del classico zoster ma non le efflorescenze cutanee.
La diagnosi è quindi clinica e soprattutto sierologica per la presenza di valori di anticorpi anti VZV molto alti.
La Neurite post Herpetica, fa seguito ad uno Zoster tipico, spesso non adeguatamente trattato con antivirali entro poche ore dall'esordio, e nel giovane è difficile che duri tanti anni.
Sarebbe inoltre molto utile capire lo Zoster in quale dermatomero si è sviluppato anche perchè francamente la sintomatologia che riferisce,dolore ogni due settimane, fino a metà nuca, per tre giorni con vomito sono alquanto insoliti sia per la diagnosi dell'immunologo che per quella del Neurologo.
I dolori neuropatici, come quelli post herpetici, beneficiano spesso in modo drammatico, dei farmaci GABAergici, come il pregabalin, che può essere progressivamente titolato fino a 600mg/die. Non risentono affatto dei FANS e sovente neanche degli oppioidi.
Ne parli con il neurologo e senta il suo parere: altro senza una valutazione clinica, è difficile affermare.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
La ringrazio Dott. Calderola per avermi risposto. L'immunologo ha fatto diagnosi basandosi sul valore delle IGG Epstein Barr >750 e su IGG Antivaricella> 766, oltre alla sensibilità cutanea della schiena, prescrivendomi antivirale valaciclovir. Il neurologo afferma che quei valori significano solo che in passato ho avuto lo zoster e la mononucleosi che attualmente viste le IGM negative non ho più prescrivendomi la cura per neurite (Gabaperentin 400) in quanto la posizione del dolore è la medesima di dove ho avuto lo zoster sulla colonna cervico dorsale estesa al braccio destro . In passato ho fatto visite anche da Fisiatra il quale dava diagnosi di dolore muscolotensivo ma nessun farmaco prescritto da lui dava beneficio al dolore. Non so più a chi credere e non vorrei prendere farmaci inutili e dannosi. Se possibile Le chiedo la gentilezza in base ai valori sopra indicati se posso escludere almeno un herpes sine herpes. Grazie e scusi il disturbo.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la dizione giusta è Herpes sine Herpete: in Latino Herpes - Herpetis è un nome maschile di III declinazione.
Sine, che significa senza, è una proposizione che regge l'ablativo.
L'Ablativo di Herpes è Herpete
Per cui Herpes sine Herpete.
Tanto premesso, lei ha valori in effetti molto alti di IgG anti VZV, tanto che l'apparecchio indica >766 cioè un valore superiore alla soglia massima di rilevamento che avrebbe meritato la diluizione.
L'ipotesi dell'immunologo non è da scartare a priori perchè nella riattivazione del VZV non è raro che le IgM scompaiano rapidamente.
L'associazione di Valaciclovir con Gabapentin ( a cui sostituirei il Pregabalin assai più efficace) è razionale e soprattutto dovrebbe agire sul dolore neuropatico.
Si tratta di farmaci sostanzialmente ben tollerati.
Per quanto riguarda la mononucleosi: deve ripetere il pannello immunitario completo:
anti VCA IgM ed IgG
anti EBNA IgG
EA-D IgG
e fare almeno un Emocromo completo e le transaminasi, per verificare in che stadio della evoluzione si trovi la malattia.
La dizione IgG anti EBV non significa nulla.
In Medicina ci si confronta, se si hanno argomenti da confrontare. Un atteggiamento di chiusura è espressione di una piccola e misera cultura medica. L'atteggiamento "io conosco tu no" non giova al paziente.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.