Postumi probabile infezione virale protratta
Salve a tutti, vorrei chiedere, se possibile, un parere sulla mia situazione attuale.
A maggio ho iniziato a star male, accusando astenia (che si è fatta particolarmente debilitante nella prima settimana di giugno), linfoadenopatia generalizzata e malessere generale. Non ho mai avuto però febbre né ulteriori sintomi. Ho fatto le analisi del sangue, con l'emocromo risultato perfetto, nonché la sierologia per Toxo, CMV ed EBV, che ha rilevato un quadro borderline di infezione da EBV, suggestivo dunque per recente mononucleosi. Ho inoltre effettuato un RX torace risultato negativo e due ecografie a distanza di un mese l'una dall'altra dei linfonodi più rilevanti, ossia quelli laterocervicali e sottomentonieri ( essendo quelli ascellari ed inguinali sub centimetrici) che hanno dato esito di "linfonodi di aspetto reattivo con diametro massimo di circa 16 mm". La condizione di malessere si è mantenuta persistente nei mesi seguenti, con periodi di miglioramento ed altri in cui il malessere si riacuiva e dunque, su consiglio del medico, ho effettuato una visita ematologica. L'ematologa, dopo un'attenta visita, ha rilevato una polimicroadenopatia di consistenza parenchimatosa, senza adenopatie significative, a suo dire non preoccupante ed ha dunque suggerito come diagnosi più probabile un'infezione virale protratta, tendendo dunque ad escludere cause ematologiche. Attualmente la situazione è un po' migliorata, ma continua a persistere, alternata a giorni in cui sto meglio, una sensazione più o meno intensa di tensione e gonfiore al collo, nonché di orecchio sinistro tappato e nodo in gola (ho fatto anche una visita specialistica ORL che ha escluso patologie a carico delle vie respiratorie), ed i linfonodi non sembrano accennare a sgonfiarsi, seppur in alcuni giorni in cui sto meglio mi diano la sensazione di essere meno gonfi e fastidiosi. Su consiglio del medico di base ho assunto del Brufen, e la situazione sembra un po' migliorare, seppur il fastidio non scompaia del tutto. Volevo chiedere:
è effettivamente plausibile che la sintomatologia in questione sia causata dalla mononucleosi, o comunque da un'infezione virale che oramai dura da tutti questi mesi?
Quanto dovrò secondo voi ragionevolmente aspettare, prima di sentirmi sensibilmente meglio?
Ci sono accorgimenti che posso adottare per facilitare il processo di guarigione e per alleviare questi strascichi?
Grazie in anticipo del tempo dedicatomi.
Saluti
A maggio ho iniziato a star male, accusando astenia (che si è fatta particolarmente debilitante nella prima settimana di giugno), linfoadenopatia generalizzata e malessere generale. Non ho mai avuto però febbre né ulteriori sintomi. Ho fatto le analisi del sangue, con l'emocromo risultato perfetto, nonché la sierologia per Toxo, CMV ed EBV, che ha rilevato un quadro borderline di infezione da EBV, suggestivo dunque per recente mononucleosi. Ho inoltre effettuato un RX torace risultato negativo e due ecografie a distanza di un mese l'una dall'altra dei linfonodi più rilevanti, ossia quelli laterocervicali e sottomentonieri ( essendo quelli ascellari ed inguinali sub centimetrici) che hanno dato esito di "linfonodi di aspetto reattivo con diametro massimo di circa 16 mm". La condizione di malessere si è mantenuta persistente nei mesi seguenti, con periodi di miglioramento ed altri in cui il malessere si riacuiva e dunque, su consiglio del medico, ho effettuato una visita ematologica. L'ematologa, dopo un'attenta visita, ha rilevato una polimicroadenopatia di consistenza parenchimatosa, senza adenopatie significative, a suo dire non preoccupante ed ha dunque suggerito come diagnosi più probabile un'infezione virale protratta, tendendo dunque ad escludere cause ematologiche. Attualmente la situazione è un po' migliorata, ma continua a persistere, alternata a giorni in cui sto meglio, una sensazione più o meno intensa di tensione e gonfiore al collo, nonché di orecchio sinistro tappato e nodo in gola (ho fatto anche una visita specialistica ORL che ha escluso patologie a carico delle vie respiratorie), ed i linfonodi non sembrano accennare a sgonfiarsi, seppur in alcuni giorni in cui sto meglio mi diano la sensazione di essere meno gonfi e fastidiosi. Su consiglio del medico di base ho assunto del Brufen, e la situazione sembra un po' migliorare, seppur il fastidio non scompaia del tutto. Volevo chiedere:
è effettivamente plausibile che la sintomatologia in questione sia causata dalla mononucleosi, o comunque da un'infezione virale che oramai dura da tutti questi mesi?
Quanto dovrò secondo voi ragionevolmente aspettare, prima di sentirmi sensibilmente meglio?
Ci sono accorgimenti che posso adottare per facilitare il processo di guarigione e per alleviare questi strascichi?
Grazie in anticipo del tempo dedicatomi.
Saluti
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
le sue domande potranno trovare una risposta non ipotetica quando, ciò a cui avrebbe dovuto provvedere l'infettivologa,
avrà tra le mani la sua situazione COMPLETA immunosierologica per EBV - CMV - Toxoplasma.
Certamente il suo medico curante sa di cosa parlo e provvederà a prescriverle gli esami idonei: nel caso faccia riferimento all'infettivologa.
Una micropoliadenia generalizzata, sempre che non si vada a palpare il grasso sottocutaneo, rientra nella normalità e non è clinicamente significativa.
Se vorrà faccia sapere.
Saluti,
Dott. Caldarola.
le sue domande potranno trovare una risposta non ipotetica quando, ciò a cui avrebbe dovuto provvedere l'infettivologa,
avrà tra le mani la sua situazione COMPLETA immunosierologica per EBV - CMV - Toxoplasma.
Certamente il suo medico curante sa di cosa parlo e provvederà a prescriverle gli esami idonei: nel caso faccia riferimento all'infettivologa.
Una micropoliadenia generalizzata, sempre che non si vada a palpare il grasso sottocutaneo, rientra nella normalità e non è clinicamente significativa.
Se vorrà faccia sapere.
Saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 26/07/2017.
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