Affaticamento
Buonasera,
sono un ragazzo di 23 anni, sieropositivo da 6. Assumo fin dall’inizio una terapia antiretrovirale che ha dato subito ottimi risultati, portandomi a carica virale nulla. Ho assunto per molti anni due antidepressivi e uno stabilizzante dell’umore. Da circa qualche mese ho finito di sospendere l’ultimo antidepress che prendevo: oggi assumo solo gli antiretrovirali e lo stabilizzante depakin chrono (500).
Non sono cagionevole di salute, ma scrivo a voi perché soffro di un perenne affaticamento. Parlo di semplici attività quotidiane, comuni a qualunque 20enne, ovvero università, studio, spostamenti coi mezzi, casa, hobby. Purtroppo però mi trovo ad avere poche energie, la mia attività si riduce a tranche di circa 5-6 ore, poi necessito assolutamente di dormire per recuperare qualche energia... Insomma, vivo al risparmio energetico, ricordandomi di mangiare molto spesso [forse per i livelli di zuccheri? non lo so]. Mi crea problemi soprattutto per lo studio e per la vita sociale logicamente, perché mi trovo a dover declinare gli impegni per la troppa (ingiustificata) stanchezza. Avreste qualche accortezza da consigliarmi?
Grazie mille anticipatamente
sono un ragazzo di 23 anni, sieropositivo da 6. Assumo fin dall’inizio una terapia antiretrovirale che ha dato subito ottimi risultati, portandomi a carica virale nulla. Ho assunto per molti anni due antidepressivi e uno stabilizzante dell’umore. Da circa qualche mese ho finito di sospendere l’ultimo antidepress che prendevo: oggi assumo solo gli antiretrovirali e lo stabilizzante depakin chrono (500).
Non sono cagionevole di salute, ma scrivo a voi perché soffro di un perenne affaticamento. Parlo di semplici attività quotidiane, comuni a qualunque 20enne, ovvero università, studio, spostamenti coi mezzi, casa, hobby. Purtroppo però mi trovo ad avere poche energie, la mia attività si riduce a tranche di circa 5-6 ore, poi necessito assolutamente di dormire per recuperare qualche energia... Insomma, vivo al risparmio energetico, ricordandomi di mangiare molto spesso [forse per i livelli di zuccheri? non lo so]. Mi crea problemi soprattutto per lo studio e per la vita sociale logicamente, perché mi trovo a dover declinare gli impegni per la troppa (ingiustificata) stanchezza. Avreste qualche accortezza da consigliarmi?
Grazie mille anticipatamente
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Medico Chirurgo
Salve,
per via telematica non è possibile esprimere alcun giudizio e dare alcun consiglio, non potendola valutare.
Non vorrei che la sospensione dell'antidepressivo abbia scatenato la sindrome che lei riferisce.
Se la doppia terapia andava bene perchè mai si è deciso di modificarla? Cavallo vincente non si cambia mai!
Il suggerimento che le posso dare è di fare presente questa sua "stanchezza" all'infettivologo che la cura, escludere alterazioni dei parametri ematochimici (per esempio una anemia) e poi riprendere in considerazione l'antidepressivo che a quanto pare svolgeva egregiamente la sua funzione.
Se vorrà mi faccia sapere.
Cari saluti.
Dott. Caldarola.
per via telematica non è possibile esprimere alcun giudizio e dare alcun consiglio, non potendola valutare.
Non vorrei che la sospensione dell'antidepressivo abbia scatenato la sindrome che lei riferisce.
Se la doppia terapia andava bene perchè mai si è deciso di modificarla? Cavallo vincente non si cambia mai!
Il suggerimento che le posso dare è di fare presente questa sua "stanchezza" all'infettivologo che la cura, escludere alterazioni dei parametri ematochimici (per esempio una anemia) e poi riprendere in considerazione l'antidepressivo che a quanto pare svolgeva egregiamente la sua funzione.
Se vorrà mi faccia sapere.
Cari saluti.
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 879 visite dal 01/07/2017.
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