Continua paura della Meningite da mesi, vita condizionata da ciò

Salve, scrivo per l'ennesima volta sperando solo di avere un "consiglio" definitivo, ieri è capitato che un conoscente aveva una lieve tosse, e ad un colpo di tosse si è portato la mano alla bocca per tossire, pochi minuti dopo vi è stata una stretta di mano per salutare e dividersi, e inconsciamente e subito non ho dato peso alla cosa, circa un'oretta dopo ho mangiato e bevuto con le stesse mani ad un'autogrill, ora, se il conoscente in questione era un portatore sano? Cosa dovrei fare? Passarmi giorni di paura ora? Ho pensato di vaccinarmi, ma le attese sono infinite, e sò che tanto cascherei nella paura del meningococco B magari dopo che mi vaccinerei per gli altri tipi, la questione è, è cosi facile contrarlo? Basta una micro goccia di saliva? C'è differenza tra il mio episodio sopra descritto, e tra il baciare una bella ragazza sempre di saliva trattandosi? O scambiarsi una sigaretta? La probabilità di carica infettiva sarebbe la stessa con un bacio? Perchè almeno se ho ben chiari questi meccanismi, la smetterei di tormentarmi dato che a quel punto, solo il destino avrebbe la fondamentale, ed effettivamente non potrei vivere non baciando nessuna persona, non uscendo, o stando in una campana di vetro. Oltre al quesito medico volevo sapere come comportarmi, e se è giusto che io mi preoccupi così tanto.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
è evidente che lei non ha bisogno di un Infettivologo ma di un ottimo Psichiatra essendo affetto da un disturbo ossessivo.
Un giovamento le potrebbe derivare dalla vaccinazione, sia contro il Men C che contro il Men B.
Statisticamente i portatori sani in Italia costituiscono il 10% della popolazione: perciò il rischio di infezione è inferiore a quello che mentre cammini le cada un vaso di fiori in testa o di essere investito da un pirata della strada sulle strisce pedonali.
In quanto all'episodio che descrive non deve fare nulla: tantomeno attendere che le venga una meningite.
Saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
La ringrazio, penso che oltre la prevenzione del vaccino, io mi debba rassegnare al fatto che solo il caso la fa da padrone allora, per questo le chiedevo se c'è differenza tra un colpo di tosse ricevuto in faccia tipo, e lo scambiarsi un bacio con una ragazza, oppure bere dallo stesso bicchiere, il rischio in tutte queste modalità, è identico? O in qualche modo rischi di più di altri? Perlomeno non mi metterei più in ansia e la vivrei un po meglio, dato che di certo non rinuncerei a baciare o a vivere normalmente quindi dovrebbe per forza passarmi prima o poi. E scusi ancora per l'eterna insistenza. Spero di uscirne. Buona giornata.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
il ragionamento che fa lei non tiene.
Lei per "uscirne" ha bisogno di curare la sua patofobia.
La meningite meningococcica si può trasmettere tanto per via aerea quanto baciando appassionatamente un/a portatore/trice sano/a o un paziente ancora in incubazione.
La trasmissione indiretta è assai meno importante come mezzo di trasmissione.
Mi dica, adesso che le ho confermato quello che già sapeva, che cosa cambia nella sua unica malattia che è un disturbo psichiatrico? (Beninteso che non significa che lei sia matto!).
Mi faccia capire, perchè ho difficoltà a capire.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Infatti credo che non ci siamo capiti dottore, io stavo semplicemente facendo un'osservazione, intendevo che riflettendo tra me e me, credo sarebbe stupido continuare con quest'ansia, se la possibilità di contrarla sarebbe la stessa medesima e identica dando un bacio a una ragazza, o ricevendo una sigaretta, la domanda era più che altro formulata su questa osservazione, di cui io non essendo appunto un medico non potevo averne certezza, tutto il senso generale era: "Dottore ha senso preoccuparsi di più di un colpo di tosse in viso per esempio, piuttosto che un bacio o una bevuta dalla stessa lattina?" In questo modo mi sarei tranquillizzato di più dato che sò di essere certamente ipocondriaco, ma non così tanto da privarmi di vivere le esperienze descritte.