Varicella
Buonasera,
ho 34 anni e non ho mai avuto la varicella, ma 10 anni fà feci una prima dose di vaccino senza mai fare il richiamo.
Circa 11 giorni fa sono venuta a contatto con un amico che dopo circa 5 giorni dal nostro incontro ha manifestato le prime vescicole, potrebbe avermi contagiata?
Essendo in ansia in quanto in contatto con persone immunodepresse sia in famiglia che sul luogo di lavoro, ieri ( a 10 giorni dal possibile contagio) ho provato a fare le analisi del sangue per IgG e IgM ma entrambe sono risultate negative. Posso ritenermi al sicuro o era troppo presto per rilevare una risposta anticorpale?
grazie e cordiali saluti
EM
ho 34 anni e non ho mai avuto la varicella, ma 10 anni fà feci una prima dose di vaccino senza mai fare il richiamo.
Circa 11 giorni fa sono venuta a contatto con un amico che dopo circa 5 giorni dal nostro incontro ha manifestato le prime vescicole, potrebbe avermi contagiata?
Essendo in ansia in quanto in contatto con persone immunodepresse sia in famiglia che sul luogo di lavoro, ieri ( a 10 giorni dal possibile contagio) ho provato a fare le analisi del sangue per IgG e IgM ma entrambe sono risultate negative. Posso ritenermi al sicuro o era troppo presto per rilevare una risposta anticorpale?
grazie e cordiali saluti
EM
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
considerando che la incubazione della Varicella può arrivare a 21 giorni con una mediana di 15 - 16 gg dal contagio, la assenza di IgM non è in modo assoluto probativa per contagio non avvenuto.
Tenga tuttavia conto che lei non essendo protetta e lavorando a contatto, come riferisce, con individui immunodepressi, deve tutelare la sua salute e specie quella di chi da questo virus potrebbe riportare serie conseguenze.
L'invito è perciò a stare in quarantena, magari temporaneamente adibita ad altra funzione e non a contatto con i Pazienti, per altri 11 giorni per poi vaccinarsi nuovamente contro VZV.
Ne parli con chi deve.
Può dare notizie, se vorrà.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
considerando che la incubazione della Varicella può arrivare a 21 giorni con una mediana di 15 - 16 gg dal contagio, la assenza di IgM non è in modo assoluto probativa per contagio non avvenuto.
Tenga tuttavia conto che lei non essendo protetta e lavorando a contatto, come riferisce, con individui immunodepressi, deve tutelare la sua salute e specie quella di chi da questo virus potrebbe riportare serie conseguenze.
L'invito è perciò a stare in quarantena, magari temporaneamente adibita ad altra funzione e non a contatto con i Pazienti, per altri 11 giorni per poi vaccinarsi nuovamente contro VZV.
Ne parli con chi deve.
Può dare notizie, se vorrà.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Innanzitutto la ringrazio!!
La mia preoccupazione è esattamente dovuta al motivo che le ho detto, in quanto lavoro, pur se non a stretto contatto, in ospedale con pazienti oncologici.
Per ora non essendo in fase "contagiosa" ho provveduto in luoghi comuni a indossare la mascherina per sicurezza, nei prossimi giorni resterò a casa.
Indipendentemente da ciò, la fase contagiosa quando inizia?
Ho letto diverse cose, chi dice che si è contagiosi da 48h prima della comparsa delle bolle e chi dice che lo si è fino da 5 giorni prima. Avendo incontrato il mio amico 5 giorni prima della comparsa delle prima bolle, potrei essere stata quindi contagiata?
Grazie ancora
La mia preoccupazione è esattamente dovuta al motivo che le ho detto, in quanto lavoro, pur se non a stretto contatto, in ospedale con pazienti oncologici.
Per ora non essendo in fase "contagiosa" ho provveduto in luoghi comuni a indossare la mascherina per sicurezza, nei prossimi giorni resterò a casa.
Indipendentemente da ciò, la fase contagiosa quando inizia?
Ho letto diverse cose, chi dice che si è contagiosi da 48h prima della comparsa delle bolle e chi dice che lo si è fino da 5 giorni prima. Avendo incontrato il mio amico 5 giorni prima della comparsa delle prima bolle, potrei essere stata quindi contagiata?
Grazie ancora
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
secondo le informazioni ufficiali fornite dall'ISS la contagiosità del paziente affetto da varicella inizia circa 2 giorni prima della comparsa dell'esantema e per convenzione consolidata persiste fino alla caduta delle croste.
Dunque il periodo più critico per eventuali contatti a rischio è proprio quello in cui può mancare alcun sintoma specifico o possono essere presenti sintomi come mal di gola o febbre del tutto aspecifici.
Con la comparsa dell'esantema la malattia da segno inequivocabile di sè e dunque il paziente può evitare di propagarla mettendosi "in quarantena".
I tempi, come sempre succede in infettivologia, sono basati su dati statistici, per cui non sono assoluti.
Mi pare che la scelta di restare a casa sia saggia e deontologicamente molto corretta: per un oncopaziente una infezione primaria da VZV potrebbe essere una "brutta gatta da pelare".
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
secondo le informazioni ufficiali fornite dall'ISS la contagiosità del paziente affetto da varicella inizia circa 2 giorni prima della comparsa dell'esantema e per convenzione consolidata persiste fino alla caduta delle croste.
Dunque il periodo più critico per eventuali contatti a rischio è proprio quello in cui può mancare alcun sintoma specifico o possono essere presenti sintomi come mal di gola o febbre del tutto aspecifici.
Con la comparsa dell'esantema la malattia da segno inequivocabile di sè e dunque il paziente può evitare di propagarla mettendosi "in quarantena".
I tempi, come sempre succede in infettivologia, sono basati su dati statistici, per cui non sono assoluti.
Mi pare che la scelta di restare a casa sia saggia e deontologicamente molto corretta: per un oncopaziente una infezione primaria da VZV potrebbe essere una "brutta gatta da pelare".
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 30/05/2017.
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