Hiv e stomaco
Salve,
Ho 24 anni ed esattamente 3 mesi fa ho avuto un rapporto non protetto con due persone allo stesso tempo, io e un'altro ragazzo penetranti una ragazza, ignoro la serologia di entrambi.
In preda allo stress, dopo esattamente 24 giorni ho eseguito un test Elisa di ultima generazione che è risultato negativo.
Sapendo che nella maggior parte dei casi i test Elisa positivano a 3 settimane, stupidamente ho lasciato perdere il test a 6, anche perché rassicurato dal test ho perso tutti i primi sintomi psicosomatici che mi ero creato da solo.
Esattamente due mesi dopo il rapporto, ho cominciato ad avere gravi problemi dopo mangiato, tra blocchi respiratori, pesantezza allo sterno, stanchezza e spossatezza.
Durante una settimana ho lasciato correre, mangiando quasi nulla, spesso avendo l'impressione di svenire. Ho perso 6kg in quella settimana, quindi sono andato da un medico che mi ha diagnosticato una piccola tonsillite e che toccandomi lo stomaco ha ricondotto i sintomi a un reflusso gastro-esofageo.
Tra esomeprazolo e malox, la situazione è durata parecchio: una settimana grave, due settimane di stanchezza incredibile - non sono andato spesso all'università, non riuscivo a finire le giornate più lunghe di lezione - e ora una settimana nella quale mi sento bene, ma non sento di poter mangiare ancora come mangiavo prima.
Inoltre, ghiandole del collo e dell'inguine son gonfie da un paio di settimane, e tossisco un pochino ogni tanto.
Giovedì ho appuntamento per una fibroscopia, mentre la settimana prossima ho appuntamento per una seconda analisi per confermare il primo Elisa - spero.
Sfortunatamente, però, sono una persona abbastanza ansiosa e sono in piena settimana di esami, quindi vorrei semplicemente un parere per rassicurarmi o meno.
C'è da dire che in correspondenza col reflusso c'è stato un mio cambiamento generale di vita, son passato da belle quantità giornaliere di alcool, una vita notturna, 30 sigarette al giorno, e una dieta tutt'altro che sana a zero da un giorno all'altro: ho smesso di fumare esattamente 36 giorni fa senza diminuire né utilizzare cerotti o altre cose del genere, fumavo da 10 anni. Per l'alcool, bevevo regolarmente da 2 anni, gli ultimi mesi grandi quantità, e ho smesso da un giorno all'altro.
Il medico che ho visto mi ha prescritto due analisi del sangue per quanto riguarda il cambiamento di vita: tutto nella norma, entrambe le volte, solo una carenza in vitamina D che ho sistemato, e mi ha prescritto qualche vitamina in più, B1-B6-B12.
Volevo solo capire se questi sintomi potessero essere ricollegati a un'infezione da HIV: considerando anche il primo Elisa negativo a 3 settimane - che non sarà sicuro al 100% ma pare sia un buonissimo indicatore.
Forse uno o due episodi di diarrea nel giro di un mese ma altrimenti un'incredibile stitichezza, ho pensato forse al colon irritabile vista anche la mia stanchezza di una settimana fa e qualche mal di testa. Nemmeno un po' di febbre né rash.
Ho 24 anni ed esattamente 3 mesi fa ho avuto un rapporto non protetto con due persone allo stesso tempo, io e un'altro ragazzo penetranti una ragazza, ignoro la serologia di entrambi.
In preda allo stress, dopo esattamente 24 giorni ho eseguito un test Elisa di ultima generazione che è risultato negativo.
Sapendo che nella maggior parte dei casi i test Elisa positivano a 3 settimane, stupidamente ho lasciato perdere il test a 6, anche perché rassicurato dal test ho perso tutti i primi sintomi psicosomatici che mi ero creato da solo.
Esattamente due mesi dopo il rapporto, ho cominciato ad avere gravi problemi dopo mangiato, tra blocchi respiratori, pesantezza allo sterno, stanchezza e spossatezza.
Durante una settimana ho lasciato correre, mangiando quasi nulla, spesso avendo l'impressione di svenire. Ho perso 6kg in quella settimana, quindi sono andato da un medico che mi ha diagnosticato una piccola tonsillite e che toccandomi lo stomaco ha ricondotto i sintomi a un reflusso gastro-esofageo.
Tra esomeprazolo e malox, la situazione è durata parecchio: una settimana grave, due settimane di stanchezza incredibile - non sono andato spesso all'università, non riuscivo a finire le giornate più lunghe di lezione - e ora una settimana nella quale mi sento bene, ma non sento di poter mangiare ancora come mangiavo prima.
Inoltre, ghiandole del collo e dell'inguine son gonfie da un paio di settimane, e tossisco un pochino ogni tanto.
Giovedì ho appuntamento per una fibroscopia, mentre la settimana prossima ho appuntamento per una seconda analisi per confermare il primo Elisa - spero.
Sfortunatamente, però, sono una persona abbastanza ansiosa e sono in piena settimana di esami, quindi vorrei semplicemente un parere per rassicurarmi o meno.
C'è da dire che in correspondenza col reflusso c'è stato un mio cambiamento generale di vita, son passato da belle quantità giornaliere di alcool, una vita notturna, 30 sigarette al giorno, e una dieta tutt'altro che sana a zero da un giorno all'altro: ho smesso di fumare esattamente 36 giorni fa senza diminuire né utilizzare cerotti o altre cose del genere, fumavo da 10 anni. Per l'alcool, bevevo regolarmente da 2 anni, gli ultimi mesi grandi quantità, e ho smesso da un giorno all'altro.
Il medico che ho visto mi ha prescritto due analisi del sangue per quanto riguarda il cambiamento di vita: tutto nella norma, entrambe le volte, solo una carenza in vitamina D che ho sistemato, e mi ha prescritto qualche vitamina in più, B1-B6-B12.
Volevo solo capire se questi sintomi potessero essere ricollegati a un'infezione da HIV: considerando anche il primo Elisa negativo a 3 settimane - che non sarà sicuro al 100% ma pare sia un buonissimo indicatore.
Forse uno o due episodi di diarrea nel giro di un mese ma altrimenti un'incredibile stitichezza, ho pensato forse al colon irritabile vista anche la mia stanchezza di una settimana fa e qualche mal di testa. Nemmeno un po' di febbre né rash.
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Medico Chirurgo
Gentile Utente,
se da una vita così sregolata a una condotta alimentare e di vita così certosina lei è transitato a seguito della paura, faccia una statua ai due partner di cui non conosce lo status sierologico.
Faccia pure la gastroscopia e io aggiungerei un ecocardiogramma color doppler e un test da sforzo massimale al cicloergometro o al tapis roulant dato che lei fumava dall'età di 14 anni (SIC!), oltre ad una routine ematochimica per verificare se sia anemico, il pattern del ferro e la funzionalità epatica e renale.
Il test di IV generazione alla data in cui lei l'ha eseguito ha una attendibilità molto alta (>95%) ma non assoluta: perciò dovrà ripeterlo a 40 gg (sempre di iV generazione) per avere la risposta definitiva.
Non è più necessara la validazione a 90 gg.
Sia sereno e continui a non fumare e a non bere.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
se da una vita così sregolata a una condotta alimentare e di vita così certosina lei è transitato a seguito della paura, faccia una statua ai due partner di cui non conosce lo status sierologico.
Faccia pure la gastroscopia e io aggiungerei un ecocardiogramma color doppler e un test da sforzo massimale al cicloergometro o al tapis roulant dato che lei fumava dall'età di 14 anni (SIC!), oltre ad una routine ematochimica per verificare se sia anemico, il pattern del ferro e la funzionalità epatica e renale.
Il test di IV generazione alla data in cui lei l'ha eseguito ha una attendibilità molto alta (>95%) ma non assoluta: perciò dovrà ripeterlo a 40 gg (sempre di iV generazione) per avere la risposta definitiva.
Non è più necessara la validazione a 90 gg.
Sia sereno e continui a non fumare e a non bere.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.5k visite dal 13/03/2017.
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