rischio di falso negativo?
Salve, il 5 marzo di quest' anno ho donato il sangue presso un centro AVIS, e quando nel questionario anamnestico che di norma viene fatto compilare prima di ogni donazione mi è stata posta la domanda :
"Dall’ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi, si è ferito accidentalmente con una siringa o altri strumenti contaminati dal
sangue?"
io ho risposto no.
Quando ho risposto, ricordavo già che il 18 gennaio (sempre di quest' anno) ero stato dal barbiere e che mentre mi stava radendo ha fatto scoppiare un brufolo da cui è uscito un po' di sangue, per poi pulire la ferita. Ero il primo cliente del pomeriggio. Quando ho risposto al questionario ero sicuro che questo episodio non mi avesse esposto ad alcun rischio, e che eventuali dubbi erano sicuramente soltanto mie paranoie, ma girando su internet ho letto alcuni pareri secondo cui tale episodio potrebbe avermi esposto al rischio di qualche malattia infettiva o virus, come ad esempio l' HIV.
Sono molto preoccupato di aver messo a rischio la vita di un ricevente, visto che non sono assolutamente sicuro che gli strumenti usati dal barbiere (rasoio elettrico e lametta) siano sterili (anzi, ho seri dubbi a riguardo) e visto che dall' evento in questione e dalla donazione (il cui sangue prelevato viene ovviamente controllato) non sono passati nemmeno due mesi, ma 46 giorni se non ho sbagliato a contare.
Non ho ancora ricevuto i risultati delle analisi che vengono fatte ad ogni donazione per verificare la presenza di virus come hiv, ma se il risultato del test dovesse risultare negativo potrò stare tranquillo ed essere sicuro di non aver messo a rischio nessuno, o devo preoccuparmi e rivolgermi immediatamente al centro AVIS dove ho donato per avvisarli della questione?
Chiedo scusa se ho posto la domanda nell' area sbagliata, o se ho commesso qualche altro errore.
"Dall’ultima donazione e comunque negli ultimi quattro mesi, si è ferito accidentalmente con una siringa o altri strumenti contaminati dal
sangue?"
io ho risposto no.
Quando ho risposto, ricordavo già che il 18 gennaio (sempre di quest' anno) ero stato dal barbiere e che mentre mi stava radendo ha fatto scoppiare un brufolo da cui è uscito un po' di sangue, per poi pulire la ferita. Ero il primo cliente del pomeriggio. Quando ho risposto al questionario ero sicuro che questo episodio non mi avesse esposto ad alcun rischio, e che eventuali dubbi erano sicuramente soltanto mie paranoie, ma girando su internet ho letto alcuni pareri secondo cui tale episodio potrebbe avermi esposto al rischio di qualche malattia infettiva o virus, come ad esempio l' HIV.
Sono molto preoccupato di aver messo a rischio la vita di un ricevente, visto che non sono assolutamente sicuro che gli strumenti usati dal barbiere (rasoio elettrico e lametta) siano sterili (anzi, ho seri dubbi a riguardo) e visto che dall' evento in questione e dalla donazione (il cui sangue prelevato viene ovviamente controllato) non sono passati nemmeno due mesi, ma 46 giorni se non ho sbagliato a contare.
Non ho ancora ricevuto i risultati delle analisi che vengono fatte ad ogni donazione per verificare la presenza di virus come hiv, ma se il risultato del test dovesse risultare negativo potrò stare tranquillo ed essere sicuro di non aver messo a rischio nessuno, o devo preoccuparmi e rivolgermi immediatamente al centro AVIS dove ho donato per avvisarli della questione?
Chiedo scusa se ho posto la domanda nell' area sbagliata, o se ho commesso qualche altro errore.
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Medico Chirurgo
Gentile Utente,
stia pure tranquillo: oltre ai test "sierologici" all'AVIS vengono eseguiti test sugli acidi nucleici virali, che si positivizzano al 15gg.
Perciò se risulterà negativo e idoneo alla donazione stia tranquillo che l'episodio, peraltro banale, non mette in pericolo NE' LEI e nè coloro che riceveranno il suo sangue.
Se poi ha rimorsi parli con un medico del centro donazioni e spieghi il suo problema.
Così avrà la coscienza in pace.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
stia pure tranquillo: oltre ai test "sierologici" all'AVIS vengono eseguiti test sugli acidi nucleici virali, che si positivizzano al 15gg.
Perciò se risulterà negativo e idoneo alla donazione stia tranquillo che l'episodio, peraltro banale, non mette in pericolo NE' LEI e nè coloro che riceveranno il suo sangue.
Se poi ha rimorsi parli con un medico del centro donazioni e spieghi il suo problema.
Così avrà la coscienza in pace.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 10/03/2017.
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