Il mio ragazzo abbiamo paura di aver contratto hiv
Buongiorno,
Scrivo perché sia io che il mio ragazzo abbiamo paura di aver contratto Hiv.
Il mio ragazzo è entrato in contatto con del sangue di un collega sul posto di lavoro. Lo ha toccato con una mano che però presentava vari piccoli taglietti poco profondi. Il contatto è stato indiretto e presumibilmente il sangue era esposto all'aria da qualche secondo, al massimo da qualche minuto. Non si è a conoscenza dell'eventuale infettività del sangue però tant'è che non vi era nessuna preoccupazione. 4 o 5 giorno dopo lui ha iniziato ad avere dolore alla zona del fegato, sintomo poi scomparso. Successivamente è subentrato un ingrossamento dei linfonodi del collo, la presenza di una patina gialla sulla lingua e una gengivite. A parte la gengivite il resto non gli arrecava dolore. I sintomi però persistono da circa una settimana nonostante sia stata effettuata una terapia con antinfiammatorio prescritto dal medico. La paura è quella di aver contratto il virus anche se non so quanto sia possibile. Dovremmo comunque aspettare almeno un mese per effettuare il test giusto?
Qualche giorno dopo la presunta infezione da contatto con sangue, ho avuto un rapporto sessuale non protetto con il mio ragazzo senza eiaculazione, avvenuta però in un secondo momento. Qualche goccia di sperma è venuta a contatto con la mia pelle. Dopo 6 giorni ho notato di avere anche io i linfonodi del collo leggermente ingrossati e la lingua biancastra nella parte più vicina alla gola. Non ho però nessun dolore. Anche il mio ragazzo continua a presentare questi sintomi. Mi rendo conto che siano sintomi piuttosto comuni e aspecifici ma è il caso di temere comunque un possibile contagio da hiv? O cos'altro potrebbe essere? L'ansia in questi casi gioca brutti scherzi e ci stiamo tormentando pensando al peggio.
Grazie
Scrivo perché sia io che il mio ragazzo abbiamo paura di aver contratto Hiv.
Il mio ragazzo è entrato in contatto con del sangue di un collega sul posto di lavoro. Lo ha toccato con una mano che però presentava vari piccoli taglietti poco profondi. Il contatto è stato indiretto e presumibilmente il sangue era esposto all'aria da qualche secondo, al massimo da qualche minuto. Non si è a conoscenza dell'eventuale infettività del sangue però tant'è che non vi era nessuna preoccupazione. 4 o 5 giorno dopo lui ha iniziato ad avere dolore alla zona del fegato, sintomo poi scomparso. Successivamente è subentrato un ingrossamento dei linfonodi del collo, la presenza di una patina gialla sulla lingua e una gengivite. A parte la gengivite il resto non gli arrecava dolore. I sintomi però persistono da circa una settimana nonostante sia stata effettuata una terapia con antinfiammatorio prescritto dal medico. La paura è quella di aver contratto il virus anche se non so quanto sia possibile. Dovremmo comunque aspettare almeno un mese per effettuare il test giusto?
Qualche giorno dopo la presunta infezione da contatto con sangue, ho avuto un rapporto sessuale non protetto con il mio ragazzo senza eiaculazione, avvenuta però in un secondo momento. Qualche goccia di sperma è venuta a contatto con la mia pelle. Dopo 6 giorni ho notato di avere anche io i linfonodi del collo leggermente ingrossati e la lingua biancastra nella parte più vicina alla gola. Non ho però nessun dolore. Anche il mio ragazzo continua a presentare questi sintomi. Mi rendo conto che siano sintomi piuttosto comuni e aspecifici ma è il caso di temere comunque un possibile contagio da hiv? O cos'altro potrebbe essere? L'ansia in questi casi gioca brutti scherzi e ci stiamo tormentando pensando al peggio.
Grazie
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
stiano tranquilli.
Non ritengo che il suo ragazzo si sia contagiato con HIV e la sintomatologia che riferisce non è assolutamente quella della infezione acuta da HIV.
Si tranquillizzino.
Ad ogni modo se devono restare con il tarlo del dubbio, il suo ragazzo faccia a 40gg un HIV test Ag/Ac che andrà considerato definitivo.
Mi aggiornino pure se vorranno.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
stiano tranquilli.
Non ritengo che il suo ragazzo si sia contagiato con HIV e la sintomatologia che riferisce non è assolutamente quella della infezione acuta da HIV.
Si tranquillizzino.
Ad ogni modo se devono restare con il tarlo del dubbio, il suo ragazzo faccia a 40gg un HIV test Ag/Ac che andrà considerato definitivo.
Mi aggiornino pure se vorranno.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 22/02/2017.
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