Puntura accidentale da ago infetto di paziente hcv positiva
Buona sera, sono una infermiera, mentre svolgevo attività lavorativa mi sono punta con un ago da emogas che non era stato smaltito adeguatamente da un mio collega il quale lo avevo buttato nel cesto della carta. Premettendo che avevo i guanti, che l'ago era lì da un'ora circa, che la puntura ha subito causato sanguinamento, che ho spremuto la ferita , lavato e disinfettato con betadine, che la paziente un anno fa aveva un'alta carica virale, non faceva terapia antivirale ed è deceduta per cirrosi epatica hcv correlata, qual 'è il il rischio di contrarre l'infezione? Tutti mi stanno rassicurando dicendo che è raro contrarre il virus dopo una singola esposizione e che sono necessari un tempo di contatto prolungato e una buona quantità di sangue per prendere l'imfezione, io però sono comunque molto preoccupata! Ho già programmato i controlli in medicina del lavoro, ma non riesco a tranquillizzarmi. Qual è il vostro parere in merito?
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Medico Chirurgo
Gentile Signora,
dipende dalla quantità di sangue presente nell'ago che l'ha punta, tenendo presente che se lo stesso era lì da un'ora è verosimile che il virus fosse pienamente infettante.
Incidenti di questo genere sono molto frequenti e le posso garantire che mi sono capitati 3 casi in laboratorio relativi a provette Vacutainer piene di sangue di cui testare la carica virale di HCV, che si sono "crepate"nelle mani del tecnico di laboratorio o del medico ferendolo e contaminandolo.
I casi di cui riferisco non si sono sieroconvertiti.
Perciò, immaginando anche che la quantità di sangue fosse minima, la invito a stare tranquilla, nonostante la procedura di osservazione prevista per legge a sua tutela, perchè sicuramente non prenderà l'HCV.
Tra venti gg potrà fare un NAT Test che se negativo potrà tranquillizzarla definitivamente.
Se vorrà, potrà farmi sapere.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
dipende dalla quantità di sangue presente nell'ago che l'ha punta, tenendo presente che se lo stesso era lì da un'ora è verosimile che il virus fosse pienamente infettante.
Incidenti di questo genere sono molto frequenti e le posso garantire che mi sono capitati 3 casi in laboratorio relativi a provette Vacutainer piene di sangue di cui testare la carica virale di HCV, che si sono "crepate"nelle mani del tecnico di laboratorio o del medico ferendolo e contaminandolo.
I casi di cui riferisco non si sono sieroconvertiti.
Perciò, immaginando anche che la quantità di sangue fosse minima, la invito a stare tranquilla, nonostante la procedura di osservazione prevista per legge a sua tutela, perchè sicuramente non prenderà l'HCV.
Tra venti gg potrà fare un NAT Test che se negativo potrà tranquillizzarla definitivamente.
Se vorrà, potrà farmi sapere.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Buon giorno Dottore, la ringrazio per le sue indicazioni! Nel mio ospedale non mi avevano proposto questo esame! Sicuramente tra venti giorni lo eseguirò. Molti mi dicono di stare tranquilla , ma con il modo da lei indicatomi, potrò rasserenarmi definitivamente! Mi sono già informata sul test e ora devo solo aspettare che passi il tempo necessario per poterlo eseguire.
Le faccio sapere dell'esito! Abbiamo anche eseguito un Hcv -RNA sulla signora, prima che decedesse, spero solo che si risolva tutto per il meglio!
La ringrazio ancora.
Cordiali saluti
Le faccio sapere dell'esito! Abbiamo anche eseguito un Hcv -RNA sulla signora, prima che decedesse, spero solo che si risolva tutto per il meglio!
La ringrazio ancora.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 15.3k visite dal 14/02/2017.
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