Zika Australia e gravidanza

Buongiorno, vi scrivo perché a seguito di una frase di un parente mi sto mettendo paura e preferisco avere un consiglio da voi.
Io e mio marito siamo andati in viaggio di nozze in Australia; abbiamo scelto tale meta anche perché stiamo cercando di avere un bimbo e sappiamo che l'Australia non è una zona a rischio contagio virus zika. Proprio l'ultimo giorno di vacanza (5gennaio) siamo stati entrambi punti da una zanzara. Ci trovavamo a Hamilton Island, un'isola australiana del Pacifico sulla barriera corallina (Queensland).
Tornati in Italia, dopo tre giorni, mio marito ha avuto febbre non alta (38), forte raffreddore, e dolori muscolari; 5 giorni dopo io ho avuto gli stessi sintomi.
Abbiamo pensato a una normale influenza, dato che mezza città era influenzata, o a un semplice sbalzo di temperatura (da 35 gradi a -2).
Ora però mi sta venendo il sospetto di un eventuale contagio da Zika.
Secondo Voi è possibile? Finora non abbiamo usato precauzioni anche perché, ripeto, stavamo sicuri che l'Australia e sue isole fossero fuori rischio contagio.
Grazie
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
lei pone una domanda dalla risposta certa impossibile.
Considerando che la diagnosi sierologica della Febbre da virus Zika è inaffidabile ed eseguibile solo in centri di riferimento Nazionali.
Lo stesso può dirsi per la ricerca del DNA virale con la tecnica PCR.
Lei potrebbe rivogersi allo Spallanzani che assieme al Luigi Sacco sono i centri di riferimento infettivologici in Italia.
In ogni caso il vostro viaggio è avvenuto in una zona NON a rischio di Febbre da virus Zika.
E' pertanto probabile che sia lei che suo marito abbiate avuta una banale sindrome influenzale.
Del resto percentualmente avete corso lo stesso rischio che in cui si può incorrere in altri paesi liberi dall'Endemo - Epidemia, Italia compresa.
Le linee guida del Ministero della Salute raccomandano, nel dubbio e in assenza di certezze sierologiche o laboratoristiche, la astensione dal concepimento per 6 mesi dall'inzio della sintomatologia.
Pertanto se allo Spallanzani non vi verrà offerta alcuna possibilità di verifica sierologica, nel dubbio è bene proteggere i rapporti con il profilattico ai fini di evitare un concepimento che verrebbe vissuto con molta ansia.
Anche la "Pillola" può essere presa in considerazione.
Mi tenga informato se vuole.
Cordiali saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Attivo dal 2017 al 2022
Ex utente
La ringrazio moltissimo.
Distinti saluti
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla,
Cordialità.
Dott. Caldarola.
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