Con che percentuale sono "tranquillo" di non aver contratto l'hiv con questi dati

Salve, mi scuso anticipatamente per qualche errore che sicuramente commetterò nella richiesta di consulto.
Veniamo al dunque, circa 3 mesi fa ho praticato un singolo rapporto orale con ingestione di modeste quantità di liquido seminale a soggetto il cui stato sierologico è ignoto. Purtroppo mi sono fatto prendere dall'ansia ed ho cominciato a documentarmi sulle possibili infezioni e sono tuttora molto preoccupato nonostante quanto segue. Ho letto dalle linee guida OMS 205 che la probabilità di contrarre l'HIV da un singolo rapporto si attesta attorno allo 0.002% (1-2500) con soggetto "passivo" sicuramente sieropositivo, tuttavia non mi sento tranquillo. Ci tengo a specificare che non avevo ulcere, né problemi alle gengive né sanguinamento di nessun tipo né condizioni patologiche pregresse come altre MST. A circa 3 settimane ho contratto (almeno credo) una forma di influenza tipica, con febbre a 38, e mal di gola (senza ulteriori sintomi) curata in 5 giorni con antibiotico. Nonostante la stessa (spero) influenza sia stata contratta anche da alcuni membri della mia famiglia ciò ha comunque aumentato enormemente la mia paura. Dopo circa un mese ho effettuato normali analisi del sangue per controllo e la citofluorometria WBC è completamente nella norma, PCR a 5 e VES normale. A 85 giorni ho effettuato un autotest VIH (commercializzato dalla Mylan) ed acquistato in farmacia che ha dato esito negativo (banda colorata al controllo e bianca sulla parte reattiva). Avevo fatto male i conti ed ero convinto di avere superato i 90 giorni dall'accaduto... La domanda è: con che percentuale sono "tranquillo" di non aver contratto l'HIV con questi dati? mi scuso per la lunghezza della domanda ma ritenevo importante dare quante più informazioni possibile
ringrazio in anticipo
[#1]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
la pratica della fellatio praticata con eiaculazione in bocca è ad altissimo rischio. Ovviamente con un partner di cui non conosce lo status sierologico.
La attendibilità del test Mylan a poco meno di 90 gg è molto alta.
Io continuo a raccomandare di effettuare il test in Laboratorio, HIV I-II di quarta generazione (il "Combo).
Dei test fatti in casa ne parleremo quando ci saranno test immunoenzimatici più evoluti che non tarderanno a essere approntati.
E' il mio pensiero e non è il Vangelo.
Quindi si regoli di conseguenza.
Cari Saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Dunque alla luce di ciò lei crede che io possa stare tranquillo perché un altro eventuale test sarebbe quasi superfluo (mi rendo conto che lei non può dare certezze per evitare che il pubblico sottovaluti una cosa serissima come l'HIV ma la prego, se è il caso, di tranquillizzarmi) o sarebbe necessario perché i dati non permettono di escludere niente?
[#3]
Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
io le ho scritto testualmente:
"La attendibilità del test Mylan a poco meno di 90 gg è molto alta. (Tuttavia) Io continuo a raccomandare di effettuare il test in Laboratorio, HIV I-II di quarta generazione (il "Combo).
Dei test fatti in casa ne parleremo quando ci saranno test immunoenzimatici più evoluti che non tarderanno a essere approntati."
Significa che ritengo che sia opportuno validare il test della Mylan con un test eseguito in laboratorio. Che sarebbe definitivo.
Lasci stare i dati e le statistiche: lei si è esposto a un rapporto ad alto rischio. Tutto quello che dice vuole scotomizzare il problema.
Mi pareva di essermi spiegato.
Vada in laboratorio e rifaccia il test è più chiaro?
Cordialità,
Dott. Caldarola.
[#4]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
La ringrazio
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