Il suo parere, infatti, non conviene intraprendere alcuna terapia finché le transaminasi non

Gent.mi medici, grazie innanzitutto per il Vs servizio! Volevo un Vs consiglio. Mia madre, 61 anni, è affetta da epatite C, scoperta nel 2003 e probabilmente contratta tramite trasfusione nel 1991. Finora non ha effettuato alcun controllo specifico, se non analisi di routine annuali, in cui le transaminasi sono sempre risultate nella norma, ed una visita da un epatologo il quale le disse, semplicemente, di sottoporsi agli esami annuali del sangue. Secondo, il suo parere, infatti, non conviene intraprendere alcuna terapia finché le transaminasi non risultino alterate. Poche giorni fa mia madre,dietro consiglio del medico curante ha effettuato hcv rna qualitativo e quantitativo. Speravamo si fosse immunizzata, invece, purtroppo, il qualitativo è risultato positivo e il quantitativo molto elevato: 4.460.060 Ul/ml. Che cosa indica un valore così alto? Secondo la Vs opinione, è il caso di fare altri esami o consultare un epatologo? Grazie infinite.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
sono esterefatto che un Epatologo tenga conto dei valori delle transaminasi per decidere se intraprendere o meno la terapia.
L'HCV spesso provoca un innalzamento insignificante delle transaminasi a fronte di una replicazione virale nolto consistente.
E' il caso di sua Madre che ha una carica virale di oltre 4milioni e mezzo di copie di RNA virale.
E' necessario che la Signora venga valutata immediatamente presso un centro di Epatologia qualificato, per vedere se nel frattempo ha sviluppato fibrosi, che è l'indurimento del fegato che precede la cirrosi, e per valutare l'entità istologica del danno epatico.
Ciò richiede, oltre ad una ecografia fatta da personale esperto, anche una valutazione al Fibroscan ed una agobiopsia epatica.
E' inutile tergiversare oltre perchè sua madre è giovane ed è in questa situazione da 14 anni!
Inoltre potrebbe beneficiare delle nuove terapie efficaci e molto meglio tollerate della precedente associazione interferone - rivabirina.
Cordialità,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Grazie dottore, grazie di cuore per la risposta!
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla.
Buona domenica,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Gent.mo Dr. Caldarola, Vi riscrivo per aggiornamento sul mio quesito e per chiederVi, gentilmente, qualche chiarimento.
Ho portato mia madre in un centro qualificato. Abbiamo affettuato le analisi per genotipo, carica virale e fibroscan. Grazie a Dio risultano tutte buone. Fibroscan ha dato valore mediano 4,3, ci hanno detto che è perfetto ed il fegato non presenta segni di fibrosi patologica. La carica virale è sempre altissima, più di 3 milioni ed il genotipo è il 4. Non è specificato però il sottotipo, ha importanza ai fini della terapia? Ho capito che è un genotipo meno diffuso in Europa, le nuove terapie sono ugualmente efficaci su questo ceppo virale? Stiamo ora valutando l'ipotesi di acquistare il farmaco all'estero perché abbiamo appreso della circolare ministeriale e ci stiamo informando meglio. Grazie per il Vs tempo! Cordiali saluti.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il Genotipo 4 è sensibile ai farmaci di ultima generazione e già dal 2014 si è dimostrato molto sensibile all'associazione di Sofosbuvir con Rivabirina.
Dati recentissimi indicano una sensibilità eccezionale di questo genotipo al Simeprevir della Janssen R&D. Il suo nome commerciale è OLYSIO e i dati derivano da uno studio multicentrico di fase III chiamato RESTORE.
Non conosco che indirizzi terapeutici o che protocollo vi abbiano consigliato: se lei parla di acquistare i farmaci dall'estero evidentemente si tratta di un farmaco non ancora in commercio in Italia.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Gent.mo dr Caldarola, innanzitutto grazie per la risposta e per la grande disponibilità. Dunque, Vi spiego ciò che ci è stato detto. Al momento, non avendo mia madre i requisiti di "gravità"idonei alle nuove terapie che qui sono molto costose, al centro ci hanno proposto la vecchia terapia con interferone che, ovviamente, non vogliamo fare anche perchè mia mamma ha un principio di diabete, glaucoma e altri piccoli disturbi, per cui non vorrei farle intraprendere terapie da noti e forti effetti collaterali. Vogliamo le nuove terapie, ma essendo come dicevo, molto costose, al momento avremmo dovuto attendere, ma Vi dirò, dottore, in tutta onestà, si parla di tempi lunghi, non voglio che mia mamma debba riportare danni epatici, voglio agire prima! Vedendo un servizio in tv durante un programma di tipo medico, ho appreso della presenza di una associazione che si occupa di turismo medico e che, con una cifra molto contenuta, organizza viaggi in India in cui acquistare i farmaci di nuova generazione, proprio quelli da Voi citati. Stavamo preparando tutto per questo scopo, quando a fine marzo, il ministro della Salute ha emanato una circolare con cui autorizza l'acquisto dei nuovi farmaci all'estero, principalmente appunto, in India dove il prezzo è decisamente inferiore in quanto le case farmaceutiche indiane hanno avuto un potere di acquisto più alto del nostro! Ora sto mantenendo il contatto con suddetta associazione perchè farà da intermediario per acquistare tutto in sicurezza, semplicemente facendo compilare dal medico curante o l'epatologo un modulo in cui si specificano gli esami, genotipo ecc.e, ovviamente, allegando la documentazione e regolare ricetta medica. È una grande speranza, caro dottore. Stiamo tentano questa strada anche perchè si tratta di una cifra davvero irrisoria. Sono felice di sapere che la terapia nuova funziona su questo ceppo, non sapete quanto mi avete tranquillizzata. Vi aggiorno se Vi fa piacere!
Grazie, grazie, GRAZIE!
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Certo che mi farà piacere essere aggiornato.
Intanto Buona Pasqua a lei e ai suoi Cari, specie alla mamma.
Saluti,
Dott. Caldarola.
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Utente
Utente
Buona Pasqua anche a voi gentile dottore e mia mamma Vi ringrazia per l'aiuto, l'incoraggiamento e la grande dispnibilità. A presto per nuovi aggiornamenti!
Un abbraccio virtuale con stima. Auguri ancora!
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Utente
Utente
Gentilissimo dr. Caldarola, Vi scrivo nuovamente per aggiornarVi, come promesso. Nel frattempo, con il nuovo decreto del ministero della salute, è stata introdotta la possibilità di acquistare i nuovi super farmaci per trattare l'epatite C all'estero. Mi sono rivolta allora all'associazione Arimedio, molto seria ed affidabile, la quale, presentando tutta la documentazione necessaria, analisi, ricetta medica ecc..ha fatto da tramite per l'acquisto del farmaco. Ieri è arrivato ed ora la mia mamma dovrebbe iniziare la terapia (che consiste in Ledipasvir 90 mg e Sofosbuvir 400 mg alias detto harvoni).
Abbiamo solo preso appuntamento con il medico curante per accertarci che non ci siano interazioni con i farmaci che già mia mamma assume per problemini vari. Siamo felicissime, è una grande opportunità, considerato che qui in Italia le cure sono costosissime e non riservate a tutti, purtroppo. Con Arimedio, con una cifra davvero irrisoria, abbiamo acquistato il farmaco in tutta sicurezza e tranquillità!
Ora abbiamo questo "cammino"di12 settimane di terapia e poi, dopo altre 12 settimane, il test hcv rna quantitativo e qualitativo per verificare l'avvenuta guarigione. Siamo piene di speranza. Inoltre mi hanno fatto sapere che sono disponibili anche i farmaci di ultimissima generazione, ancora più efficaci sul ceppo 4. Sperando che già questi funzionino, male che vada, con parere dell'epatologo, vedremo anche questa strada, ma speriamo e preghiamo che già questa terapia faccia il suo dovere!
Grazie caro dottore, grazie davvero di tutto.
Un caro saluto, con stima e gratitudine.
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Di nulla!
Ho solo fornito un supporto come ogni Medico deve fare.
Spero davvero che tutto vada bene già con questa terapia.
Se vorrete tenermi aggiornato ne sarò felice.
Carissimi saluti a Loro e alla Mamma.
Dott. Caldarola.