Preservativo Rotto Durante Rapporto Anale

Gentili Dottori buongiorno,

senza perdermi in dettagli, avrei bisogno di un vostro consiglio su un fatto che mi è successo l'altra notte.
In una festa privata, causa alcool e varie situazioni, mi è capitato di avere un rapporto anale attivo con un transessuale.
Ritengo che il rapporto sia stato generalmente protetto da MST (nessun rapporto orale scoperto), tuttavia nell'atto penetrativo il preservativo si è rotto.
La rottura è stata pressochè immediata all'atto così come immediatamente mi sono fermato, non ho trovato tracce di sangue o altro e personalmente non presento nessuna lesione sul pene. Inoltre istintivamente, ho cercato subito di "disinfettarmi" con dell'amuchina gel che avevo a disposizione, se potesse essere in qualche modo essere utile. Ho cercato anche di urinare il prima possibile in quanto -credo- possa essere stato un aiuto in più.

So che da "manuale" e giustamente siete tenuti a riconoscere che questo tipo di contatto, seppur minimo, è considerato a rischio e come tale è consigliabile un test. Ma se posso permettermi di chiedere in modo informale, quanto è concreta la possibilità di una trasmissione da HIV, in una ipotesi di soggetto a rischio? Ritenete che un esame sia necessario, così come eventualmente deva recarmi in un PS entro le 72 ore?

Vi ringrazio anticipatamente
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
il rischio per HIV è basso, non nullo.
Personalmente le consiglio il test a 30gg e poi a 90gg.
Il rischio è nella media per tutte le MST, sifilide e gonorrea comprese:
della gonorrea e delle uretritri da patogeni uro - genitali non mancherà di accorgersi, se compariranno.
La Sifilide teoricamente dovrebbe manifestarsi con il sifiloma primario, ma spesso per molti motivi questo non si manifesta come "da manuale" e può sfuggire alla sua attenzione.
Per cui a 60 gg le consiglio di eseguire la sierologia per la Lue (VDRL/TPHA).
In alternativa può adire un centro per le MST della sua città, dove ce ne sono di molto qualificati, che la guideranno nell'iter diagnostico, rispettando la sua privacy.

Cordialità,
Dott. Caldarola.