Parlandoci poi mi ha confessato di avere l'epatite c e quindi a quel punto sono andata a lavarmi
Buona sera , vi ringrazio anticipatamente per il servizio che offrite. Grazie davvero.
Mi rivolgo a voi perché ho una preoccupazione dovuta a un episodio accadutomi qualche giorno fa. Io sono una volontaria ospedaliera , una volta a settimana svolgo volontariato in medicina generale. L'altro giorno ho avuto modo di entrare in una stanza e di incontrare un paziente che poi ho scoperto essere affetto da epatite c. Il problema è che appena entrata ho osservato che sulle mani presentava alcune piccole ferite ,suppongo già coagulate, dal momento che la persona in questione si trovava già da qualche ora in ospedale. Poiché la persona suddetta era molto giù , per tranquillizzarla le ho accarezzato l'avambraccio ( su cui non presentava ferite da quel che ricordo ) e la spalla coperta dalla maglietta. Parlandoci poi mi ha confessato di avere l'epatite c e quindi a quel punto sono andata a lavarmi le mani per sicurezza. Ora , il problema è che ho paura che per sbaglio io gli abbia toccato anche la mano con le piccole ferite( non ricordo proprio di averle toccato le mani ma non ne sono sicura al 100%) Inoltre ho paura che prima che io mi sia lavata le mani inavvertitamente mi sia toccata il viso e che quindi abbia trasportato l'eventuale virus sul mio viso. Premetto che non ho ferite evidenti sulle mani né sul viso e che li per li non mi sembra di aver aver visto sangue né sul viso né sulle mani. Crede sia possibile un contagio di questo tipo? Mi preoccupa il fatto che poi fino alla sera il viso non l'ho lavato . Anche se eventualmente ci fossero state delle tracce di sangue è possibile che non essendomi lavata il viso queste siano penetrate attraverso la pelle contagiandomi ? Vi ringrazio molto e mi scuso per essermi tanto dilungata.
Mi rivolgo a voi perché ho una preoccupazione dovuta a un episodio accadutomi qualche giorno fa. Io sono una volontaria ospedaliera , una volta a settimana svolgo volontariato in medicina generale. L'altro giorno ho avuto modo di entrare in una stanza e di incontrare un paziente che poi ho scoperto essere affetto da epatite c. Il problema è che appena entrata ho osservato che sulle mani presentava alcune piccole ferite ,suppongo già coagulate, dal momento che la persona in questione si trovava già da qualche ora in ospedale. Poiché la persona suddetta era molto giù , per tranquillizzarla le ho accarezzato l'avambraccio ( su cui non presentava ferite da quel che ricordo ) e la spalla coperta dalla maglietta. Parlandoci poi mi ha confessato di avere l'epatite c e quindi a quel punto sono andata a lavarmi le mani per sicurezza. Ora , il problema è che ho paura che per sbaglio io gli abbia toccato anche la mano con le piccole ferite( non ricordo proprio di averle toccato le mani ma non ne sono sicura al 100%) Inoltre ho paura che prima che io mi sia lavata le mani inavvertitamente mi sia toccata il viso e che quindi abbia trasportato l'eventuale virus sul mio viso. Premetto che non ho ferite evidenti sulle mani né sul viso e che li per li non mi sembra di aver aver visto sangue né sul viso né sulle mani. Crede sia possibile un contagio di questo tipo? Mi preoccupa il fatto che poi fino alla sera il viso non l'ho lavato . Anche se eventualmente ci fossero state delle tracce di sangue è possibile che non essendomi lavata il viso queste siano penetrate attraverso la pelle contagiandomi ? Vi ringrazio molto e mi scuso per essermi tanto dilungata.
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signora,
questo è delirio paranoide.
Le sconsiglio vivamente di svolgere attività di volontariato finchè non abbia risolto le sue problematiche psichiatriche.
Lo dico nel suo interesse.
E aggiungo che ASSOLUTAMENTE non c'è NESSUN pericolo di contagio con le modalità che ha descritte.
Cordialità,
Dott. Caldarola.
questo è delirio paranoide.
Le sconsiglio vivamente di svolgere attività di volontariato finchè non abbia risolto le sue problematiche psichiatriche.
Lo dico nel suo interesse.
E aggiungo che ASSOLUTAMENTE non c'è NESSUN pericolo di contagio con le modalità che ha descritte.
Cordialità,
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 01/12/2016.
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