Immunosoppressori e gatto in casa

Buongirono,
il mio compagno, anni 44, soffre di sarcoidosi da 9 anni.
Negli ultimi 2 anni è stato in terapia con cortisone da 25mg per un ispessimento polmonare,
adesso visto che il cortisone sembra non fare più effetto, i pneumologi che lo tengono in cura,
hanno deciso di prescrivergli gli immunosoppressori (AZATIOPRINA).
In casa abbiamo un gattino di circa un anno, volevo sapere se ciò comporta qualche rischio.
Il gattino è sano e vaccinato ovviamente.
Buona giornata e grazie
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Non comporta alcun rischio.
Specialmente se il gattino è sempre in casa e mangia scatolette o carne cotta. O pesce lesso.
Può invece essere di grande aiuto a livello psicologico.
Alla pulizia della lettiera provveda lei.
Non c'è tranquillante più efficace di un gattino che fuseggia.... <3

Cari saluti, anche al micio.

Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Utente
La ringrazio! La sua risposta mi/ci rende molto felici, perchè coem dice lei, il gattino gli è di grande aiuto a livello psicologico.
Volevo chiederle un'ultima cosa, il gattino avendo un anno è vivace, corre qualche rischio per i graffi? non succede spesso, ma a volte per giocare tira le unghiette di fuori...

la ringrazio ancora!
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Ma no.
Ci passi sopra un disinfettante. e basta.
se vedesse le mie mani capirebbe a prima vista che sono un gattofilo!! Ho avuto i primi graffi da bambino e ora ne ho 50....
:-)
Piuttosto non tagliategli le unghie: per istinto tenderà a rifarsi la punta e se non ha un grattatoio che gli piace si eserciterà su poltrone e divani. I gatti son così!
Alcuni le fanno estirpare: è una crudeltà indescrivibile. meglio non avere un gatto.

Buona domenica e cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta!
La Nostra paura era quella che assumendo l'immunosoppressore e avendo un "calo" del sistema immunitario, il mio compagno potesse essere esposto maggiormente a infezioni, o peggio ancora che queste infezioni si potessero evolvere in qualcosa di peggio.

La ringrazio di cuore
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Vede signora,
l'azatioprina che il suo compagno assume non è a dosi mieloablative ma a dosi immunomudulatrici.
Significa che serve a tenere a bada un sistema immunitario esuberante ma non a sopprimerne la funzione.
Quindi il suo compagno deve fare una vita normale, con gli opportuni controlli, ma senza che nè lei nè lui viviate una vita angosciante e qualitativamente scadente.
Diversamente la terapia non centra il bersaglio di farlo star bene, nel corpo e nella psiche.

Buona domenica,
Dott. Caldarola.
[#6]
Utente
Utente
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Buona domenica anche a lei!