Mononucleosi e allenamento in palestra
Salve, lunedì 12 settembre mi sono svegliato con mal di testa e dolore all'orecchio sinistro che risultava tappato, pensavo avessi preso solo un colpo d'aria, ma la febbre iniziava a salire e insieme a questi sintomi, nei giorni successivi, ho avuto anche mal di gola e le linfoghiandole del collo ingrossate, così sono andato dal mio medico per farmi visitare, il quale notando linfonodi gonfi e in gran numero e toccando anche quelli sotto le ascelle, mi ha prescritto delle analisi del sangue, ipotizzando un possibile caso di mononucleosi, anche perché mi ha informato che ultimamente molte persone l'hanno avuta. Ho fatto le analisi mercoledì, ma era troppo presto, perché i risultati di qualche giorno dopo erano discordanti, nel frattempo per tutta la settimana ho avuto tipici sintomi dell'influenza, con la temperatura che saliva e scendeva continuamente. Passando questa settimana con la cura prescritta dal medico, i sintomi influenzali sono quasi spariti, le febbre è passata e lunedì stavo già meglio, pur continuando ad avere i linfonodi gonfi e due sotto l'orecchio destro particolarmente accentuati. Ho ripetuto le analisi martedì 20 e il giorno dopo la mononucleosi è stata finalmente confermata, a questa si accompagna anche l'ingrossamento della milza ed epatite, stavo già assumendo, nei giorni precedenti i risultati, RealSIL e Vitafolin, in più adesso il medico mi ha prescritto delle punture per il fegato e devo ripetere le analisi ogni 10 giorni, fin quando non guarisco e so già come comportarmi. Nel frattempo, mi ha consigliato di recarmi ugualmente da uno specialista infettivologo.
Adesso vorrei sapere, visto che come attività fisica faccio palestra, quando potrò tornare ad allenarmi? Il mio medico dice di astenermi per almeno due mesi dopo la guarigione, ma non ho ben capito la correlazione con la milza ingrossata: se torna allo stato normale non appena guarisco, è necessario attendere così tanto o è un periodo standard (anche in assenza di splenomegalia) dettato dal fatto che i valori del sangue rimangono alterati per un po'?
Adesso vorrei sapere, visto che come attività fisica faccio palestra, quando potrò tornare ad allenarmi? Il mio medico dice di astenermi per almeno due mesi dopo la guarigione, ma non ho ben capito la correlazione con la milza ingrossata: se torna allo stato normale non appena guarisco, è necessario attendere così tanto o è un periodo standard (anche in assenza di splenomegalia) dettato dal fatto che i valori del sangue rimangono alterati per un po'?
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Medico Chirurgo
La mononucleosi è una malattia che alle nostte latitudini e in soggetti sani come lei guarisce sempre.
Quindi, prima che scorazzando su internet trovi la presunta correlazione tra nononucleosi e linfoma le anticipo che la stessa nel suo caso non sussiste.
Non servono neppure le vitamine e tanto meno l'acido folico .
Questo è un mio pensiero e non deve interferire con la terapia data dal suo curante.
La milza, va misurata ecograficamente: in genere è megalica e praticare attività fisica comporta il rischio di rottura o di ematomi intrasplenici.
Inoltre è probabile che lei comincerà a sentirsi astenico per qualche tempo.
Dia al suo organismo il tempo di rimettersi in sesto.
Per almeno un mese perciò è essenziale che non faccia sport e conduca una vita tranquilla.
Poi rifarà l'eco addome per verificare la regressione della splenomegalia.
In quanto all'epatite da EBV è tipica, autolimitantesi, non cronicizza mai e non abbisogna di alcuna terapia.
Anche per questa la terapia è il riposo.
Cari saluti,
Dott. caldarola.
Quindi, prima che scorazzando su internet trovi la presunta correlazione tra nononucleosi e linfoma le anticipo che la stessa nel suo caso non sussiste.
Non servono neppure le vitamine e tanto meno l'acido folico .
Questo è un mio pensiero e non deve interferire con la terapia data dal suo curante.
La milza, va misurata ecograficamente: in genere è megalica e praticare attività fisica comporta il rischio di rottura o di ematomi intrasplenici.
Inoltre è probabile che lei comincerà a sentirsi astenico per qualche tempo.
Dia al suo organismo il tempo di rimettersi in sesto.
Per almeno un mese perciò è essenziale che non faccia sport e conduca una vita tranquilla.
Poi rifarà l'eco addome per verificare la regressione della splenomegalia.
In quanto all'epatite da EBV è tipica, autolimitantesi, non cronicizza mai e non abbisogna di alcuna terapia.
Anche per questa la terapia è il riposo.
Cari saluti,
Dott. caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 17.8k visite dal 22/09/2016.
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