Infezione vie urinarie
questo avvicendarsi di germi nelle sue urine, tutti entrobatteri, mi pare sospetto.
Tenga conto che oggi la identificazione del germe la esegue una macchina sulla base di alcune caratteristiche metaboliche e non è raro che vengano fuori germi che in realtà non ci sono.
Idem per l'antibiogramma.
Nessuno più è capace, se non in laboratori di infettivologia, di esaminare al microscopio il piastrato e fare diagnosi microscopica.
Tenga pure conto che il comportamento della sua ginecologa non è stato corretto terapeuticamente: prima va fatta l'urinocoltura e sulla base dei risultati va dato il Neofuradantin o quello che serva.
A me pare che la sua IVU sia stata gestita in modo molto caotico: spero che i prossimi Colleghi che la seguiranno abbiano maggiore esperienza infettivologica.
Faccia anche controllare che non vi sia prolasso uterino e cistocele anche di grado lieve.
E che ecograficamente la vescica non mostri alterazioni degli echi di parete, specie nella zona trigonale.
Faccia sapere se vuole.
Cordialità,
Dott. Caldarola.
Mi sono dimenticata di dire che ho fatto sia un eco addome, concentrata sulle vie urinarie, che un'ecografia transvaginale da cui non risulta nessuna anomalia, se non un utero fibromatoso (nel 2006 mi hanno tolto diversi fibromi) e, in particolare 2 fibromi, di cui uno di circa 3,5 cm in prossimità della vescica. Non so più cosa pensare....la ginecologa da cui andrò lunedì è un'esperta nel pavimento pelvico. Ma un eventuale prolasso non dovrei avvertirlo a livello fisico? Non so cosa sia il cistocele, ma mi informo...
Per il momento la ringrazio tantissimo e le auguro una buona giornata.
I gradi I e II possono essere responsabili di disturbi urinari in assenza di infezione.
Ha fatto un'ottima scelta a scegliere una ginecologa che si occupi del pavimento pelvico.
Mi faccia sapere, se vuole.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
La ringrazio moltissimo del suo sostegno e gentilezza. La aggiornerò a breve. Buona giornata.
Carissimo dottore, a distanza di circa 7 mesi voglio aggiornarla sulla mia situazione, anche perchè spero possa essere d'aiuto ad altri utenti. La cura dell'uroginecologa non solo mi ha fatto stare decisamente meglio, ma ha anche ricreato la protezione vescicale necessaria x evitare di ricadere in continue infezioni. Infatti, è da Settembre che sia il tampone che l'urinocoltura risultano negativi. Anche a livello di stimolo urinario , già 20 giorni dopo la cura mi sentivo molto meglio: non potevo dire di essere tornata come prima ma ero fiduciosa. Gli infettivologi, che contemporaneamente mi hanno seguito, mi incitavano ad essere speranzosa, spiegandomi che la vescica impiega molto tempo prima di ristabilire un equilibrio. Lo stimolo a far pipì era diminuito parecchio, fino a quando a Gennaio si ripresenta fastidioso, insieme a diversi episodi di urgenza. Mi sono così nuovamente recata dalla mia uroginecologa, la quale mi ha visitato. Dato che non risultava nulla e sia l'ultimo tampone e l'ultima urinocoltura era negativa, mi ha detto che prima di fare qualunque esame invasivo (tipo cistoscopia) era secondo lei opportuno fare una cura con Kistinox forte, ovvero un integratore a base di mirtillo rosso, D-Mannosio e Noxamicina, che aveva lo scopo di disinfiammare. Secondo la dottoressa, infatti, ero ancora tanto infiammata. Dopo 1 mese la situazione è migliorata. Ora sono più di 2 mesi che seguo questa cura e mi sento rinata. Adesso posso dire di sentirmi come nuova e consiglio a tutti questa bravissima uroginecologa che riceve in Liguria, la dottoressa è molto aggiornata ed è stata l'unica ad aver trovato la cura giusta. Colgo l'occasione per ringraziare anche lei che è stato così gentile a rispondermi in un periodo in cui ero davvero disperata!
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.