Sospetto hiv contagio
Buongiorno, desideravo un informazione.
il 7 agosto ho avuto un rapporto non protetto anale, con eiaculazione interna. al termine del rapporto ho notato sulle lenzuola delle gocce di sangue misto a liquido spermatico. ho chiesto al tipo se era sicura di se. lui mi ha detto che avrebbe fatto test per sicurezza. alla fine lui è risultato positivo con una viremia intorno a 23,000 copie. dramma. scioccamente feci un test il 10 agosto con esito negativo. a distanza di 15 gg ho avuto una brutta laringite, passata da se. poi tanta sudorazione notturna e soprattutto vado a evacuare dopo circa 30-40 minuti dai pasti.
cosa devo fare? non è detto che sia avvenuto il contagio vero? esiste una correlazione tra la viremia e la trasmissione del virus?ripeto il test l8 settembre. nel mentre ho fatto solo un emocromo. Globuli bianchi 9.98 ( limite 10.5) ves e pcr leggeremente fuori.. saluti
il 7 agosto ho avuto un rapporto non protetto anale, con eiaculazione interna. al termine del rapporto ho notato sulle lenzuola delle gocce di sangue misto a liquido spermatico. ho chiesto al tipo se era sicura di se. lui mi ha detto che avrebbe fatto test per sicurezza. alla fine lui è risultato positivo con una viremia intorno a 23,000 copie. dramma. scioccamente feci un test il 10 agosto con esito negativo. a distanza di 15 gg ho avuto una brutta laringite, passata da se. poi tanta sudorazione notturna e soprattutto vado a evacuare dopo circa 30-40 minuti dai pasti.
cosa devo fare? non è detto che sia avvenuto il contagio vero? esiste una correlazione tra la viremia e la trasmissione del virus?ripeto il test l8 settembre. nel mentre ho fatto solo un emocromo. Globuli bianchi 9.98 ( limite 10.5) ves e pcr leggeremente fuori.. saluti
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Gentile signore se c'è stata eiaculazione e sanguinamento a livello anale e il suo partner è HIV positivo il rischio c'è anche con solo 23000 di viremia. quindi deve fare controlli mensilmente fino almeno a tre e sei mesi per valutare se vi è stato contagio. in ogni modo si faccia vedere in ospedale da un medico delle malattie infettive, in modo che possa consigliarlo e seguirlo al meglio. stia ragionevolmente tranquillo, ma non sottovaluti assolutamente la cosa. nel frattempo non abbia rapporti non protetti con altri partner. cordialmente
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
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Utente
grazie dottore. ora mi chiedo. un infezione cosi pericolosa come puo essere l'HIV è davvero cosi asintomatica? se il sistema immunitario viene attaccato cosi selvaggiamente può essere tutto tranquillo ? ad esempio io ho fatto un emocromo banale e a parte i globuli bianche a limite superiore e ves e pcr fuori di poco non avevo nulla. inoltre quali sono i centri di eccellenza per farsi curare e seguire? anni fa chiesi al mio medico curante di poter fare il test: da allora la dottoressa neppure mi tocca per visitarmi. eppure molti medici credo tutti hanno giurato ...e molti ti gurdano come se fossi l'appestato della società. i quesiti sono molteplici: c'è qualcosa che incute sospetto di contagio?quali centri sono considerati all'avanguardia?
una sieroconversione può mostrarsi dopo mesi e restare asintomatica? saluti
una sieroconversione può mostrarsi dopo mesi e restare asintomatica? saluti
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Gentile signore se il suo medico ha paura di toccarlo è uno stupido ed un ignorante e non fa il suo mestiere come dovrebbe. se ha così, paura può mettersi dei guanti e visitarla lo stesso. in ogni modo a Pordenone può andare al reparto di malattie infettive ed essere seguito nel più completo anonimato.
l'HIV può rimanere asintomatico per tanto tempo, ma se c'è stata una infezione si può vedere a partire da circa due mesi dal momento del contagio. E' evidente che per precauzione è più ragionevole eseguire più prelievi.
L’infezione da HIV passa essenzialmente attraverso 4 stadi principali:
incubazione,
infezione acuta,
periodo di latenza,
AIDS.
L’iniziale periodo di incubazione, totalmente asintomatico (privo cioè di sintomi) dura mediamente da 2 a 4 settimane dal momento del contagio.
Il secondo stadio, l’infezione acuta, dura in media 28 giorni (ma in genere meno) e si manifesta in alcuni casi attraverso sintomi di tipo influenzale:
febbre,
linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi),
faringite (mal di gola),
rash (manifestazioni cutanee),
mialgia (dolore muscolare),
malessere,
piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.
Più raramente compaiono anche:
mal di testa,
nausea e vomito,
ingrossamento del fegato/milza,
perdita di peso,
mughetto,
sintomi neurologici.
Pochissimi casi al mondo sono stati connessi con lo sviluppo di una paralisi facciale.
La terza fase diventa nuovamente priva di sintomi e può durare da qualche anno a oltre 15, fin quando sopraggiunge la fase dell’AIDS con sviluppo di infezioni e tumori di varia natura (polmonite, micosi, …)
Gli adolescenti e gli adulti che contraggono l’HIV spesso non mostrano alcun sintomo al momento in cui contraggono l’infezione.
Spero di esserle stato utile. cari saluti
l'HIV può rimanere asintomatico per tanto tempo, ma se c'è stata una infezione si può vedere a partire da circa due mesi dal momento del contagio. E' evidente che per precauzione è più ragionevole eseguire più prelievi.
L’infezione da HIV passa essenzialmente attraverso 4 stadi principali:
incubazione,
infezione acuta,
periodo di latenza,
AIDS.
L’iniziale periodo di incubazione, totalmente asintomatico (privo cioè di sintomi) dura mediamente da 2 a 4 settimane dal momento del contagio.
Il secondo stadio, l’infezione acuta, dura in media 28 giorni (ma in genere meno) e si manifesta in alcuni casi attraverso sintomi di tipo influenzale:
febbre,
linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi),
faringite (mal di gola),
rash (manifestazioni cutanee),
mialgia (dolore muscolare),
malessere,
piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.
Più raramente compaiono anche:
mal di testa,
nausea e vomito,
ingrossamento del fegato/milza,
perdita di peso,
mughetto,
sintomi neurologici.
Pochissimi casi al mondo sono stati connessi con lo sviluppo di una paralisi facciale.
La terza fase diventa nuovamente priva di sintomi e può durare da qualche anno a oltre 15, fin quando sopraggiunge la fase dell’AIDS con sviluppo di infezioni e tumori di varia natura (polmonite, micosi, …)
Gli adolescenti e gli adulti che contraggono l’HIV spesso non mostrano alcun sintomo al momento in cui contraggono l’infezione.
Spero di esserle stato utile. cari saluti
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Gentile signore, se l'infezione c'è si vede al test. se c'è infezione bisogna curarla, se non c'è no ovviamente. l'importante è che i test vengano fatti ai tempi giusti per evitare di non vedere quello che si sarebbe visto un mese dopo. per questo le dico di fare più controlli seriati nel tempo. cari saluti
[#11]
Gentile signore ci vogliono almeno tre mesi per una ragionevole sicurezza. I test comunemente utilizzati, attraverso un semplice prelievo di sangue, sono Elisa e ComboTest.
Il test Elisa non ricerca direttamente il virus nel sangue, ma rileva gli anticorpi anti-Hiv, che si sviluppano solo a seguito dell’infezione. Poiché l’organismo non produce immediatamente gli anticorpi, vi è dunque un periodo in cui il test non è in grado di diagnosticare l’infezione (Periodo Finestra). A seguito di un comportamento a rischio, l’indicazione è quella di effettuare il test ad un mese di distanza, periodo sufficiente a riscontrare il contagio nella quasi totalità dei casi. Se l’esito del test è negativo, l’indicazione è quella di ripetere il test a 3 mesi dal comportamento a rischio per ottenere un risultato definitivo.
Il ComboTest, oltre ad individuare gli anticorpi anti-Hiv, è in grado di rilevare la presenza di una particolare proteina (l’antigene P24) che compare e aumenta significativamente dopo pochi giorni dal contagio. Il Periodo Finestra è in questo caso ridotto a un mese.
Quindi conviene che per sicurezza rifaccia il test a tre mesi di distanza, ovvero tra due mesi da oggi. cari saluti
Il test Elisa non ricerca direttamente il virus nel sangue, ma rileva gli anticorpi anti-Hiv, che si sviluppano solo a seguito dell’infezione. Poiché l’organismo non produce immediatamente gli anticorpi, vi è dunque un periodo in cui il test non è in grado di diagnosticare l’infezione (Periodo Finestra). A seguito di un comportamento a rischio, l’indicazione è quella di effettuare il test ad un mese di distanza, periodo sufficiente a riscontrare il contagio nella quasi totalità dei casi. Se l’esito del test è negativo, l’indicazione è quella di ripetere il test a 3 mesi dal comportamento a rischio per ottenere un risultato definitivo.
Il ComboTest, oltre ad individuare gli anticorpi anti-Hiv, è in grado di rilevare la presenza di una particolare proteina (l’antigene P24) che compare e aumenta significativamente dopo pochi giorni dal contagio. Il Periodo Finestra è in questo caso ridotto a un mese.
Quindi conviene che per sicurezza rifaccia il test a tre mesi di distanza, ovvero tra due mesi da oggi. cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 13.6k visite dal 05/09/2016.
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